Archivi autore: Maurizio Cuomo

Informazioni su Maurizio Cuomo

Fondatore e Direttore Responsabile di liberoricercatore.it Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera n° 146480. Appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali. E' anche autore di NonSoloRisparmio.it (guida pratica on-line su come risparmiare e fare economia).

Castellammare incidente ferroviario

Un incidente ferroviario sette morti e sei feriti

a cura di Giuseppe Mollo

Salve, faccio seguito alla mia precedente mail (rif.: “Lettere alla Redazione – anno 2011”, post del 5 dicembre 20111, per comunicarLe che in data 15 febbraio 2013, presso l’emeroteca Tucci, sita nel palazzo delle Poste Centrali in Napoli, ho rinvenuto sul giornale IL RISORGIMENTO (di mercoledì 25.10.1944) l’articolo che, in allegato Le invio.

Cordiali saluti. Giuseppe Mollo.


IL RISORGIMENTO (di mercoledì 25.10.1944)

IL RISORGIMENTO (di mercoledì 25.10.1944)

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  1. “Buonasera, mi chiamo Giuseppe Mollo e sono nato a Castellammare di Stabia il 24 10 1938 e ricordo piuttosto confusamente la tragedia che si abbatté su Castellammare e la mia famiglia nella notte fra il 22-23 ottobre 1944.
    Mio padre Mollo Luigi era il gestore del buffet della stazione delle ferrovie dello stato sito in detta città. Nella notte suddetta, che io sappia e confusamente ricordi due soldati (forse inglesi) misero in moto in Gragnano una locomotiva alimentata a carbone che, a velocità sempre crescente, raggiunse la stazione FS di Castellammare; scalò i gradini posti in testa ai binari sfondando i locali biglietteria, sala di attesa, bar-buffet, e retrobottega dove avevano trovato temporaneo alloggio alcuni soldati, forse 12, originari dell’Italia del nord in attesa di rientrare alle loro città compatibilmente con lo sviluppo degli eventi bellici.
    Di quella sciagura, che condizionò l’esistenza della mia famiglia, mio padre si ammalò quasi subito, decedendo esattamente tre anni dopo, il 22-10-1947, conservo un ricordo molto labile e nebuloso e nessuna documentazione fotografica/articoli di giornale. Gradirei avere ulteriori notizie al riguardo se disponibili. Cordialmente, Giuseppe Mollo”.
Lapide Pius IX - Cattedrale di Castellammare di Stabia (foto Maurizio Cuomo)

Il Pontefice Pio IX visita Castellammare di Stabia

a cura di Maurizio Cuomo

Da una trascrizione del dott. Giovanni Celoro Parascandolo, apprendiamo che in data 22 ottobre 1849, il Pontefice Pio IX onorò con una Sua visita Castellammare di Stabia e la Penisola Sorrentina.

Lapide Pius IX - Cattedrale di Castellammare di Stabia (foto Maurizio Cuomo)

Lapide Pius IX – Cattedrale di Castellammare di Stabia (foto Maurizio Cuomo)

A seguire rimettiamo l’avviso1 diramato (tre giorni prima) in data 19 ottobre 1849, dall’allora Vicario Capitolare in vista della Santa visita del Pontefice:

Curia Capitolare della Diocesi di Castellammare

Signori, Essendo stato assicurato che lunedì prossimo 22 del corrente anno sarà onorata questa città di Castellammare nelle ore p.m. dall’Augusta Persona del Comune Padre della Chiesa Sommo Pontefice Pio IX, il quale dopo ricevuta in questa Cattedrale la Benedizione del Santissimo ed ammessi al bacio del suo piede gli Ecclesiastici ed il Corpo Diplomatico, darà sull’atrio della Chiesa a tutto il Popolo che sarà presente la Pontificia Benedizione. Continua a leggere

  1. nota 55 (A.S.D.C.,  Busta del Vicario Capitolare Raffone) tratta da “I Vescovi e la Chiesa Stabiana dal 1800 al 1997”, Giovanni Celoro Parascandolo, anno 1997. Pag. 53.
Alleati a Castellammare (Anno 1943)

Castellammare di Stabia nei giorni della Resistenza e dell’orrore nazifascista

articolo del dott. Raffaele Scala

Castellammare di Stabia nei giorni della Resistenza e dell’orrore nazifascista

 1 – settembre – 1 ottobre 1943

Alleati a Castellammare (Anno 1943)

Alleati a Castellammare (Anno 1943)

Premessa – Napoli si appresta a festeggiare gli 80 anni dalle gloriose Quattro Giornate che consentirono al capoluogo campano di essere la prima città europea a liberarsi dall’occupazione nazifascista senza l’intervento delle Forze Armate Alleate. Un fatto ancora più incredibile se si pensa che a farlo, a prendere le armi furono soltanto alcune centinaia di semplici cittadini, civili, uomini, donne, addirittura ragazzi, alcuni poco più che bambini, senza nessuna regia, nessuna organizzazione alle spalle. Tra loro molti militanti antifascisti, alcuni dei quali avevano pagato con il confino politico e il carcere la loro dissidenza durante il regime. Tra i partecipanti agli scontri armati non mancheranno alcuni stabiesi, come Ciro Verbale (1898 – 1960), Catello Bruno (1899 – 1971), riconosciuti Partigiani Combattenti e Catello D’Auria (1902 – ?), anche se la sua domanda sarà respinta dalla Commissione.  Caduto per la Liberazione sarà invece Alfredo Mauriello (1903 – 1943), figlio di Angelo e di Luisa Violetta, gravemente ferito il 28 settembre e successivamente deceduto in ospedale. Altri, pur partecipando non  furono riconosciuti per carenza di documentazione.

Quanto accaduto fu un fatto senza precedenti, o forse si, ma bisognerebbe andare indietro nel tempo di diversi secoli,  ad altre gloriose giornate, quelle di Masaniello del luglio 1647, ai dieci giorni che fecero tremare un Regno intero, o se vogliamo, forse più attinente, ai giorni della Repubblica Napoletana del gennaio 1799. Certo, scenari storici e motivazioni completamente diverse e sicuramente paragoni azzardati, ma serviva giusto per dare un idea di cosa è capace il popolo napoletano, forse uno dei più tolleranti del pianeta, quando viene portato alla esasperazione.

Ma non è di questo che vogliamo parlare. Noi vogliamo soffermarci su altre giornate che vennero ancora prima di quelle, ormai leggendarie, vissute a Napoli tra il 27 e il 30 settembre 1943. Intendiamo quelle meno famose, meno clamorose e sicuramente più sfortunate che interessarono Castellammare di Stabia, dove un manipolo di operai e pochi altri militari dell’Esercito e della Marina italiana provarono a salvare l’onore del Paese e a difendere la Città delle Acque e le sue industrie dalla furia nazista e dal suo complice, un fascismo locale ormai in disarmo e per questo ancora più pericoloso. Dal primo al 29 settembre 1943, Castellammare di Stabia, la futura Stalingrado del Sud, fu teatro di manifestazioni contro la guerra, di frenetici assalti a mulini e pastifici, incuranti del pericolo, di scontri armati, di una vera e propria guerriglia urbana che provocò morti, feriti, feroci rappresaglie, deportazioni di massa, fucilazioni, veri e propri assassinii, atti di puro eroismo, fino al sacrificio supremo della propria vita.

Questa è la storia di quei giorni della Città Medaglia d’Oro al Valor Civile. Continua a leggere

biblioteca stabiana del liberoricercatore

La biblioteca del “Libero Ricercatore”

biblioteca stabiana del liberoricercatore

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In questa pagina si è pensato di tenere a raccolta e di rendere pubblico l’elenco di tutti i libri di cui “liberoricercatore” dispone e che utilizza per le proprie ricerche territoriali. Chiaramente qualora lo vogliate, questo piccolo archivio accoglierà, anche i libri non ancora presenti in elenco, che giacciono inutilizzati o a doppione sulle mensole della vostra libreria di casa (sono ben gradite anche le tesi ed eventuali lavori cartacei di cui siete autori, ed in tutti i casi la donazione recherà sempre il nominativo del donatore).
Va da sé, che verranno presi in considerazione solo i libri e gli scritti trattanti argomentazioni d’ispirazione “stabiana”. L’invito al contributo è rivolto a tutti indistintamente ed ha lo scopo di migliorare qualitativamente l’archivio di questo fondo librario che con ogni probabilità (in un prossimo futuro) sarà messo a disposizione di “affezionati visitatori”, studenti e studiosi che ne faranno eventuale richiesta.
Nella certezza che l’iniziativa possa risultare anche a voi utile e gradita, si ringrazia con anticipo per le eventuali donazioni.

Cordialmente. Lo staff di liberoricercatore.it

 – 467 tra volumi, libri ed opuscoli archiviati a scaffale (censimento: 27 settembre 2023) –


 Ultimo volume inserito:

Le chiese stabiesi - Adelaide Maresca

Le chiese stabiesi – Adelaide Maresca

Titolo: Le chiese stabiesi del Viceregno spagnolo e il Filosa dalla 1ª alla 2ª riforma cattolica
Autore: Adelaide Maresca
Editore: Eidos – 2021


Biblioteca completa:

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Giuseppe Bonito (foto Maurizio Cuomo)

Il busto di Giuseppe Bonito

a cura di Maurizio Cuomo

Morto nel 1789, all’età di 82 anni, il pittore stabiese Giuseppe Bonito, fu onorato dai titoli di: Primo Pittore di Corte, Accademico di San Luca, Professore (dalla fondazione) e di Direttore “a vita” della Reale Accademia del disegno di Napoli e Cavaliere di Grazia del Reale Ordine Costantiniano di San Giorgio (conferito da Ferdinando IV di Borbone in persona).

Giuseppe Bonito (foto Maurizio Cuomo)

Giuseppe Bonito (foto Maurizio Cuomo)

Nella sua città natale, Castellammare di Stabia, gli fu dedicato un busto di bronzo, opera dello scultore prof. Antonio Mennella. Commissionato su iniziativa della locale Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo, il busto all’illustre pittore, fu scoperto il 25 settembre 1960, con l’intervento dell’On. Alberto Folchi, Ministro per il Turismo e lo Spettacolo, e delle maggiori Autorità provinciali e cittadine. Continua a leggere