Archivi autore: Maurizio Cuomo

Informazioni su Maurizio Cuomo

Fondatore e Direttore Responsabile di liberoricercatore.it Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera n° 146480. Appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali. E' anche autore di NonSoloRisparmio.it (guida pratica on-line su come risparmiare e fare economia).

Sant'Antonio

Preghiera a Sant’Antonio

Caro Maurizio ricorderai certamente DONNA FIORELLA, quella del culto del pane di Sant’Antonio in via Gesù, ebbene saprai che tra le sue prerogative oltre alla dispensa del pane c’era l’unzione in fronte per la soluzione dei vari problemi di chi faceva ricorso alla sua intercessione privilegiata con Sant’Antonio. 

Sant'Antonio

Sant’Antonio

Ricordo che sopratutto in procinto degli esami passavano da lei centinaia di ragazzi per farsi ungere la fronte con l’olio benedetto del santo. La preghiera che donna Fiorella recitava mentre segnava la fronte con l’olio era questa:


PREGHIERA DI DONNA SCIURELLA
(dai ricordi del dr. Angelo Del Gaudio)

SPIRITO SANTO DOMINO
Spirito Santo

CHE GRAN POTENTO SIETE
che grande e potente siete

APRITE IL CUORE AL PROFESSORE
aprite il cuore al professore Continua a leggere

Colonia dei Ferrovieri - Pozzano (archivio liberoricercatore.it)

L’ex collegio orfani dei ferrovieri di Pozzano

a cura di Maurizio Cuomo

L’imponente edificio da anni abbandonato, che insiste su di un tratto della costa di Pozzano che gli stabiesi identificano con il nome di “Colonia dei Ferrovieri”, un tempo a noi non molto lontano era un collegio per i giovani orfani dei ferrovieri.

Colonia dei Ferrovieri - Pozzano (archivio liberoricercatore.it)

Colonia dei Ferrovieri – Pozzano (archivio liberoricercatore.it)

Per il piacere di sapere e soprattutto per lasciarne traccia alle future generazioni, rimettiamo in pubblicazione una interessante ricerca, tratta dall’antologia storica: “Stabiae e Castellammare di Stabia” di Michele Palumbo. Nella fattispecie con l’articolo a seguire, a firma di Giuseppe Gullo, l’autore descrive il Collegio di Pozzano dalle origini fino agli anni del suo massimo splendore (primissimi anni ’70 del ‘900).


Il collegio orfani ferrovieri a Pozzano1

Ad iniziativa dell’Opera di Previdenza del personale delle Ferrovie dello Stato, nel 1946 sorse a Castellammare di Stabia un Collegio per accogliervi gli orfani, di ambo i sessi, dei ferrovieri. Allo scopo fu adibito il fabbricato alla via Sorrentina, originariamente costruito per gli uffici del Cantiere mercantile Calabretta, opportunamente trasformato e dotato di ogni conforto, giacché già da diversi anni veniva utilizzato, dalla detta Opera di Previdenza, per ospitare la Colonia estiva per gli stessi figli di ferrovieri. Il Collegio cominciò a funzionare il 9 ottobre del 1946, mentre era Capo del Compartimento F.S. di Napoli il dott. ing. Morando Morandi. Continua a leggere

  1.  da: Antologia storica: “Stabiae e Castellammare di Stabia” di Michele Palumbo, Aldo Fiory Editore – Napoli. Anno 1972. Pagg. 384 – 385. Brano n. 276 di Giuseppe Gullo.

Lo stemma civico

Premessa di Maurizio Cuomo

Nel 1906 il Ministro degli Interni, riconosce alla Città di Castellammare di Stabia, l’attuale stemma cittadino. Volendo fare un po’ di chiarezza sull’intricata storia che ha visto protagonista il nostro stemma, nel dicembre 2011, pubblicammo un libricino nel quale mettemmo in ordine un po’ le idee ed i fatti accaduti.

Lo stemma civico

Lo stemma civico

Nella sua semplicità, la pubblicazione riordina e traccia in sintesi l’excursus iconografico che ha interessato negli ultimi 150 anni lo stemma della Città di Castellammare di Stabia. Un iter “bizzarro” (quello proposto a tergo in appendice illustrata), che reca in maniera chiara ed esplicita, gli aspetti ambigui e controversi; nonché le numerose trasformazioni grafiche subite dall’emblema stabiese che a rigor di logica dovrebbe, invece, essere univoco e indiscusso. Continua a leggere

Guglielmo Cirillo (le pitture)

Guglielmo Cirillo (archivio liberoricercatore.it)

Guglielmo Cirillo (archivio liberoricercatore.it)

Guglielmo Cirillo nato a Castellammare di Stabia il 16 maggio 1901 da Vincenzo e Leonilde De Martino. Fin dall’infanzia il suo gioco preferito era disegnare con la carbonella, nascosto per delle ore sui tetti del suo cortile, a privati (frazione di Castellammare di Stabia). Nella gioventù si adopera per far fronte alle necessità della famiglia numerosa (nove fratelli – sei femmine e tre maschi), svolgendo molti mestieri: operaio ai Cantieri Navali, ai Cantieri Metallurgici, all’Avis e per ultimo si arruala nella Guardia di Finanza – partecipa durante la guerra alla Campagna d’Africa. Ma il suo amore per la pittura lo porta ad abbandonare ogni attività lavorativa per dedicarsi esclusivamente all’arte. Cirillo un autodidatta di non comune talento (così lo definisce il critico d’arte barone Piero Girace).
Viene definito il pittore “ vagabondo ” – il pittore “ solitario ” – il pittore delle “albe ” e dei “ tramonti ”.Negli anni Sessanta, viene chiamato a Torino dallo zio, il celebre Maestro, Direttore d’Orchestra, Rodolfo De Martino, autore e compositore di molte opere e canzoni tra cui “ Chiesetta alpina ”, per collaborare all’attività imprenditoriale del Maestro ed è a Torino che riscuote il successo ed il riconoscimento alla sua vena pittorica e alla sua freschezza artistica. Il critico d’arte, Napolitano, così si espresse nel suo articolo, visitando la mostra personale alle Terme Stabiane: “…bravo Cirillo, continua, con la medesima fede il viatico dell’arte, che è sempre cosparso di spine; e fra non molto il tuo nome sconosciuto sarà collocato – come una rivelazione – a quelli dei migliori pittori del nostro tempo”. Non è un presagio, ma una certezza. Il grande critico fu buon profeta. Guglielmo Cirillo muore a Castellammare di Stabia il giorno 11 novembre 1987. Continua a leggere

Anno 1951: Castellammare di Stabia, gara ciclistica in transito al corso Garibaldi

Il Ciclismo a Castellammare ( le immagini d’epoca del ciclismo stabiese )

 

Anno 1951: S.C. Brin di Castellammare di Stabia (Salvatore De Rosa e figli)

Anno 1951: S.C. Brin di Castellammare di Stabia. In foto Salvatore De Rosa e figli (immagine gentilmente concessa dal sig. Mimmo Donnarumma).


Anno 1951: Castellammare di Stabia, gara ciclistica in transito al corso Garibaldi

Anno 1951: Castellammare di Stabia, gara ciclistica in transito al corso Garibaldi (immagine gentilmente concessa dal sig. Mimmo Donnarumma).


Anno 1951: foto di gruppo