Archivi autore: Maurizio Cuomo

Informazioni su Maurizio Cuomo

Fondatore e Direttore Responsabile di liberoricercatore.it Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera n° 146480. Appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali. E' anche autore di NonSoloRisparmio.it (guida pratica on-line su come risparmiare e fare economia).

Cucchiere (antichi mestieri)

Antichi mestieri stabiesi

Conoscere il micro-passato (il normale quotidiano soggettivo) può essere utile a capire la crescita economica e culturale di una intera popolazione. Questa modesta ricerca degli antichi mestieri (estinti e sopravvissuti), potrebbe aiutare a delineare con più chiarezza una parte dimenticata di vita stabiese vissuta.

Maurizio Cuomo


Cucchiere
( a cura di Maurizio Cuomo )

Nella rubrica antichi mestieri di liberoricercatore.it non poteva mancare ‘o cucchiere, il mestierante che molto più romanticamente veniva identificato come guidatore di carrozzelle.

Castellammare: "cucchiere" con carrozzella in sosta a Piazza "Ferrovia".

Castellammare: “cucchiere” con carrozzella in sosta a Piazza “Ferrovia”.

Nella fattispecie il vetturino di piazza era detto cucchiere d’affitto; quello che invece svolgeva servizio privato veniva identificato come cucchiere appatrunato, differenza che il più delle volte si rifletteva sull’abbigliamento: informale il primo, con l’inseparabile coppola in testa, elegante e più pretenzioso l’altro. A Castellammare di Stabia (città in cui fu ideata e inventata la carrozzella), per lunghi anni, in tutte le maggiori piazze erano presenti numerose carrozzelle in sosta, tutte pronte per essere noleggiate e per allietare, nel dolce dondolio, il tragitto di una dama, di una coppia di sposi, o anche dell’immancabile forestiero appena giunto in città. Continua a leggere

Parco Imperiale

Quartiere “PARCO IMPERIALE” anni ’80

Quartiere “PARCO IMPERIALE” anni ’80

( nei ricordi del sig. Vincenzo Cesarano )

Tra il 1960 e il 1970, in una zona collinare tra C/MMARE DI STABIA e GRAGNANO, ci fu un notevole sviluppo edilizio. Una delle prime costruzioni fu un PARCO, opera del costruttore Imperiale da cui il nome a tutto il circondariale.

Parco Imperiale

Parco Imperiale

Formato da cinque edifici separati e situato alla fine della salita, oggi Via Dante Alighieri, adiacente al Ponte ferroviario (percorrendo l’inizio di Via Madonna delle Grazie da Via Cosenza).
Le strade di oggi: via Dante Alighieri, via G. Leopardi, via R. Viviani, via U. Foscolo, che tracciano questo territorio, prima del 1988/89 erano raggruppate nell’unica Via Madonna delle Grazie.

Parco Imperiale

Parco Imperiale

Inizialmente il fiorente popolamento della zona portò all’apertura (anni ’60) di una fermata ferroviaria “la stazione Madonna delle Grazie” (oggi purtroppo soppressa) sul percorso Napoli-Torre Ann.-C/mmare di Stabia-Gragnano, poi una fermata autobus e altri servizi (oggi anche una Farmacia).

EX FERMATA stazione ferroviaria

EX FERMATA stazione ferroviaria

Tutto il “Parco Imperiale” era come un grande CIRCUITO che rappresentava il nostro piccolo mondo. Anche la scuola ne faceva parte. Infatti, la” IV scuola media statale di Gragnano “oggi ISTITUTO SCOLASTICO “G. SIANI”, era la NOSTRA SCUOLA MEDIA. Caratterizzata dal fatto che le aule erano ubicate nei locali (adibiti anche a negozi) sui marciapiedi dei palazzi sopraelencati. Queste erano molto piccole, infatti la porta d’ingresso era lasciata spesse volte aperta o socchiusa per far circolare aria. Addirittura era possibile salutare, dal proprio banco, la propria mamma che andava a fare la spesa o qualche altro conoscente per strada. Continua a leggere

La Cappella di San Catello

La Cappella di San Catello fondata nel 1879 per volontà del venerabile mons. Francesco Saverio Petagna nell’ambito dei lavori di ampliamento del duomo e compiuta nel 1883 per zelo del Servo di Dio mons. Vincenzo Maria Sarnelli, è stata interamente restaurata negli anni 2016 e 2017 dalla COO.BE.C. di Spoleto (con la direzione degli architetti Flavio Morvillo e Gerarda Cimmino), con il contributo statale ed il concorso dei fedeli stabiesi. Inaugurata il 18 gennaio 2018 nei primi vespri della festa del Santo Patrono.


L’inaugurazione della Cappella

a seguire esponiamo una carrellata di bellissime fotografie riprese dal dott. Andrea De Martino all’indomani della fine del restauro (nel giorno dell’inaugurazione). Buona visione. Continua a leggere

Carciofi di Schito (foto M. Cuomo)

Carciofo di Schito

a cura di Maurizio Cuomo

Pietanze, bevande e dolciumi quali: pizza napoletana, gnocchi alla sorrentina, torta caprese, vini vesuviani, pomodori San Marzano, pasta e vino di Gragnano; sono solo alcune delle decine di specialità campane conosciute in Italia ed all’estero per l’eccellente qualità. Castellammare di Stabia contribuisce notevolmente ad arricchire questa lista con diversi prodotti locali tra i quali vanno ricordati: l’acqua della Madonna, il carciofo degli orti di Schito, la galletta stabiese ed i tipici biscotti di Castellammare.


 

Il carciofo di Schito

Carciofo di Schito (foto M. Cuomo)

Carciofo di Schito (foto M. Cuomo)

Coltivati nelle campagne della periferia nord di Castellammare di Stabia (Orti di Schito), questi carciofi, di cui un tempo abbondava la produzione, sono ancor oggi, rinomati per l’eccellente qualità. Il segreto di tale successo è senza dubbio da ricercarsi nel terreno bonificato (in origine paludoso) rimasto oggi estremamente fertile.

Il “Carciofo degli Orti di Schito”, commemorato nel periodo della sua raccolta con la “Sagra del Carciofo” è legato per tradizione, alla secolare ricorrenza della Festa religiosa di “Maria Santissima Annunziata”, celebrata la seconda domenica dopo la Pasqua, nell’omonima parrocchia (situata al bivio che da via Annunziatella, conduce a via Schito e a via Pioppaino).

La "Madonna delle Grazie" del Botticelli (Archivio Ziino)

Una Madonna del Botticelli

Una stupenda Madonna del Botticelli in un casolare dell’Agro Stabiese

a cura di Antonio Ziino

La "Madonna delle Grazie" del Botticelli (Archivio Ziino)

La Madonna del Botticelli (Archivio Ziino)

L’importante quadro, riprodotto in foto, raffigurante la “Madonna delle Grazie”, è stato eseguito 540 anni or sono, da Sandro Botticelli e si trova ben custodito in un fabbricato alla periferia di Castellammare di Stabia. La “Madonna delle Grazie” attribuita dagli esperti, appunto, al Botticelli è custodito in una masseria che si trova lungo l’antica via Nocera, alla periferia della città. Il quadro apparteneva ad una cappella gentilizia già proprietà Bisaccia. Col passare del tempo il tutto è diventato di proprietà della famiglia Somma. Si tratta di una tavola di circa 58×80 centimetri compresa la bordatura, corrosa dal tempo, su cui è dipinta la Madonna, assisa su un grande trono, con sulle ginocchia l’augusto Figliolo. I colori, ovviamente, non sono più così vividi: la Vergine, con i capelli biondi coperti da un velo, indossa una veste a pieghe, color cinabro. Il Bambino è avvolto in un leggero panno viola. L’opera è collocabile verso il 1470. Continua a leggere