Archivi autore: Maurizio Cuomo

Informazioni su Maurizio Cuomo

Fondatore e Direttore Responsabile di liberoricercatore.it Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera n° 146480. Appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali. E' anche autore di NonSoloRisparmio.it (guida pratica on-line su come risparmiare e fare economia).

'o Muzzunaro

Muzzunaro (antichi mestieri)

Antichi mestieri stabiesi

Conoscere il micro-passato (il normale quotidiano soggettivo) può essere utile a capire la crescita economica e culturale di una intera popolazione. Questa modesta ricerca degli antichi mestieri (estinti e sopravvissuti), potrebbe aiutare a delineare con più chiarezza una parte dimenticata di vita stabiese vissuta.

Maurizio Cuomo


‘o Muzzunaro
( a cura di Maurizio Cuomo )

Quello del “Muzzunaro”, figura molto povera, operante nel recupero di tabacco (ricavato dalla raccolta di cicche di sigarette) da rivendere a basso costo, è oggi un mestiere poco ricordato ed in taluni casi addirittura dimenticato. Questa attività, effettuata essenzialmente per il bisogno di sopravvivere alla povertà, veniva svolta perlopiù da anziani e da scugnizzi di strada.

'o Muzzunaro

‘o Muzzunaro

Il recupero dei mozziconi di sigaretta, avveniva sia “a mano” (costringendo l’operatore di sorta a chinarsi in continuazione), o molto più agevolmente mediante un apposito bastone dalla punta acuminata. L’insolito raccolto fatto in strade, piazze, punti di ritrovo, bar, cinema e locali cittadini, veniva accumulato e conservato in barattoli di latta. La raccolta veniva valutata al termine della giornata lavorativa, quando il “Muzzunaro”, scartocciando i mozziconi (in tale epoca essendo le sigarette prive di filtro, era possibile il recupero di una maggiore quantità di tabacco), selezionava, separando con cura il tabacco bruciacchiato (destinato al confezionamento e alla rivendita di nuove sigarette di bassa qualità), da quello biondo (più raro e pregiato, solitamente consumato per uso personale). Continua a leggere

Storia religiosa al Monte Faito

Frammenti stabiesi

( a cura di Maurizio Cuomo )

A tutti gli appassionati di “cose” stabiesi: storia, natura, cultura e tradizioni, propongo questo sfizioso articoletto, risalente al 1951, che, in compagnia del mio caro amico Ferdinando Fontanella, ritrovammo per puro caso, recuperandolo da un vecchio libro1, in cui era ripiegato a mo’ di semplice segnapagina. L’articolo, che vivamente vi esorto a leggere, propone un’atavica disputa: la contesa tra stabiesi e vicani del Faito. Non aggiungo altro per non togliervi lo sfizio della lettura.

Maurizio Cuomo

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  1.  L’articolo è tratto da un giornale d’epoca (11 agosto 1951). Si ringrazia il sig. Guglielmo di “Ricordi Perduti” per la gentile concessione.
Biscotto di Castellammare prodotto dalla "Casa del Pane Maresca"

Biscotto di Castellammare

a cura di Maurizio Cuomo

Pietanze, bevande e dolciumi quali: pizza napoletana, gnocchi alla sorrentina, torta caprese, vini vesuviani, pomodori San Marzano, pasta e vino di Gragnano; sono solo alcune delle decine di specialità campane conosciute in Italia ed all’estero per l’eccellente qualità. Castellammare di Stabia contribuisce notevolmente ad arricchire questa lista con diversi prodotti locali tra i quali vanno ricordati: l’acqua della Madonna, i carciofi degli orti di Schito, la galletta stabiese ed i tipici biscotti di Castellammare.


Biscotto di Castellammare

Biscotto di Castellammare prodotto dalla "Casa del Pane Maresca"

Biscotto di Castellammare prodotto dalla “Casa del Pane Maresca”

Caratteristico biscotto a forma di sigaro, inventato nel 1848 dalla “Casa produttrice Riccardi”, apprezzato per fragranza ed inconfondibile sapore, questo caratteristico biscotto, ebbe come ultima ufficiale rappresentante la signora Concetta, morta nel 1941, in tragiche circostanze, a detta di molti, per non aver voluto rivelare la vera ricetta originale. Alla morte di Concetta la produzione del “Biscotto di Castellammare”, fu dapprima continuata da Mariano Carrese (nipote di Concetta) per poi essere ceduta in licenza d’uso all’erede Gianluca Terracciano (gli attuali detentori del marchio “Premiata fabbrica di biscotti A. Riccardi di Mariano Carrese”, sono i nove figli di Mariano).

Ingredienti: Farina 00, Zucchero, “Criscito”, Burro, Acqua, Vanillina.


P.S.: A completare la breve descrizione del biscotto stabiese, riportiamo uno scritto tratto da: “Stabiae e Castellammare di Stabia” di Michele Palumbo pubblicato da Aldo Fiory Editore Napoli nel 1972. Continua a leggere

Invito varo Vespucci (fronte)

Il Varo della Vespucci (biglietto d’invito)

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo

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Biglietto d’invito (fronte/retro) al varo della R.N. “Amerigo Vespucci”

per gent.ssima concessione del sig. Giuseppe Ghidella da Zagarolo (Roma)

Invito varo Vespucci (fronte)

Invito varo Vespucci (fronte)

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Avvisi ai lettori

di Maurizio Cuomo

Ciro Alminni più non è… Castellammare perde un figlio che amava all’inverosimile la sua città!

Memoria storica di vita vissuta, “Geretiello” (così lo chiamavano affettuosamente parenti e amici del centro antico) seppur verace e sanguigno, era uomo pregno di modestia e umiltà.

Ciro Alminni

Ciro Alminni

Pittore, scultore, scrittore e poeta era artista a tutto tondo…

Onnipresente nella sua piccola bottega alla salita del carcere, don Ciro, aveva per tutti un consiglio o un aneddoto da raccontare.

Addolorati per l’incolmabile perdita, lo staff di Libero Ricercatore, si stringe in cordoglio con la famiglia dell’amico fraterno Ciro.