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Informazioni su Maurizio Cuomo

Fondatore e Direttore Responsabile di liberoricercatore.it Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera n° 146480. Appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali. E' anche autore di NonSoloRisparmio.it (guida pratica on-line su come risparmiare e fare economia).

Il Castello

articolo di Maurizio Cuomo

In uno degli scorci più suggestivi offerti dal territorio stabiese, incastonato ai piedi del Faito a circa 100 metri di altitudine dal livello del mare, nel tratto di strada Panoramica ove confluiscono l’antica salita Visanola e strada Fratte, giganteggia, in posizione dominante sull’intera città il celeberrimo castello medioevale.

Il Castello (27)

Il Castello visto dalle Fratte (cartolina)

Di antichissima e nobile origine, questo castello ha subito nei secoli diverse trasformazioni strutturali (messe in opera per soddisfare le esigenze difensive del territorio), per cui oggi resta ben poco del suo aspetto originario.
Per le suddette motivazioni, dalla sola documentazione storica (vecchi manoscritti d’epoca) riesce difficile definire con certezza il periodo della sua fondazione.

Nel corso dei secoli, diversi illustri storici, nell’intento di arricchire l’oggettiva penuria di informazioni, hanno formulato le proprie teorie (frutto di anni di studio), nelle quali, alla luce delle più recenti scoperte storiche, è possibile riscontrare varie inesattezze.
Tra le diverse teorie fino ad oggi avanzate, vanno menzionate le ricostruzioni storiche del Parisi e del Milante, nelle quali entrambi gli autori, asseriscono che il castello fu fatto costruire per volere di Carlo I d’Angiò (1266-1285), da ciò si spiega l’erronea definizione “Castello angioino”, ormai di uso comune. Continua a leggere

Croce al Monte Pendolo

Monte Pendolo e le sue Croci

articolo a cura di Maurizio Cuomo

Il Sovrintendete Michele Palumbo, nella sua antologia storica “Stabiae e Castellammare di Stabia”, edita nel 1972, in un suo articolo descrive in maniera encomiabile il monte Pendolo e le vicende inerenti alle sue due Croci, eccone i particolari:

Croce al Monte Pendolo

Croce al Monte Pendolo

Dalla catena dei Monti Lattari, al cui cui centro si erge il Faito con le sue cime del Canino e del Molare, si distacca, come sentinella avanzata a protezione della pianura stabiese, il monte Pendolo, alto 618 metri e ricco di lussureggiante vegetazione, con viti speciali che producono un vino poderoso. Superato il territorio del comune di Pimonte, che forse prese tal nome proprio per essere al piè del monte, e a cui oggi si accede comodamente a mezzo di strada asfaltata, comincia l’erta vera e propria, che va affrontata per vie mulattiere per giungere sulla spianata dove sorge la Croce. Continua a leggere

Ricordo d’infanzia (da Santa Caterina alla Fontana Grande)

( articolo di Andrea Barbero )

Fontana Grande (foto M. Cuomo).

Fontana Grande (foto M. Cuomo).

La stradina che dal vicolo Santa Caterina, dove io ho abitavo fino all’età di sei anni, conduce “fore ‘a funtana”, era da me percorsa più di una volta al giorno sia all’andata che al ritorno. Si era nei primi anni cinquanta (io sono nato nel 1949). Ogni angolo di quella via rappresenta un dolce ricordo della mia infanzia. Abitavo precisamente al primo piano del portone che si trova subito dopo il forno che s’incontra sulla destra entrando nel vicolo proprio dove c’è quel lungo balcone con tre camere. Il percorso di cui vi parlavo mi conduceva al negozio di barbiere di mio padre che inizialmente si trovava di fronte alla fontane grande e successivamente fu trasferito di fronte all’acqua acidula. I miei ricordi sono fatti di luoghi e di odori che incontravo strada facendo. All’uscita dal portone sentivo subito il profumo del pane cotto con le fascine e appena sfornato. Giravo l’angolo ed altri profumi mi avvolgevano questa volta di sfogliatelle e torte varie provenienti dalla pasticceria Acanfora. Facevo qualche passo ed ecco Continua a leggere

Le Fonti di Plinio

La mostra illustrata sulle acque di Castellammare attualmente in esposizione (libera) nell’area mescita del parco idropinico delle Nuove Terme di Stabia nasce da un’idea della locale A.C.S.T. e di ProNatura Onlus. L’allestimento dei pannelli (120×120 cm) è stato interamente curato da liberoricercatore.it con testi e contenuti fotografici gentilmente concessi dall’Ass. Onlus Ex Diversis Unum di Castellammare e con il contributo del prof. Bonuccio Gatti.

( Per visualizzare un maggiore ingrandimento è necessario cliccare sulle immagini )

A Castellammare tutti contro Cento

A Castellammare tutti contro Cento

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo

A Castellammare tutti contro Cento

A Castellammare tutti contro Cento

A Castellammare tutti contro Cento

“Campanile – sera” torna nel Sud, articolo tratto dal Corriere di Napoli – 11 dicembre 1960
( collezione privata Gaetano Fontana )