Archivi autore: Maurizio Cuomo

Informazioni su Maurizio Cuomo

Fondatore e Direttore Responsabile di liberoricercatore.it Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera n° 146480. Appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali. E' anche autore di NonSoloRisparmio.it (guida pratica on-line su come risparmiare e fare economia).

Il Monarca

Piano d’assalto al Monarca

Piano d’assalto al Monarca

di Maurizio Mannoni

Ho condotto una ricerca sull’assalto al vascello borbonico Monarca, ancorato a Castellammare nel 1860. A seguire la mia interpretazione sui fatti (già narrati in modo dettagliato da Gaetano Fontana e da Antonio Cimmino).

Cordiali saluti. Dr Maurizio Mannoni.

Il Monarca

Il Monarca

Cenni sull’origine del progetto

Il Monarca, con i suoi settanta cannoni, era il vascello più potente della Real Marina del Regno delle Due Sicilie. Garibaldi, nei giorni conclusivi della battaglia di Milazzo (fine luglio 1860), aveva appreso da alcuni informatori che la nave era stata trasportata nel porto di Castellammare di Stabia per un intervento di sistemazione dell’impianto a vapore con propulsione a elica1. Il luogo periferico rispetto a Napoli aveva suggerito che vi fossero le condizioni ideali per un assalto.

Il piano prevedeva l’intervento notturno di due fregate: mentre una avrebbe proceduto all’arrembaggio, l’altra sarebbe restata a copertura, per difendere le operazioni di rimorchio2. La cattura della grande nave napoletana avrebbe dotato la flotta siciliana di una potentissima macchina da guerra. I vantaggi potevano essere molteplici: a partire dal passaggio nello Stretto con le navi mercantili, reso più sicuro grazie al suo vigile presidio; ma anche l’arrivo a Napoli e la conquista della città sarebbero potuti avvenire con maggiore rapidità; infine, il Monarca avrebbe potuto fungere da sostegno alle spedizioni che Agostino Bertani e il comitato di Genova preparavano sui territori dello Stato Pontificio. Continua a leggere

  1. Attacco al Monarca di Gaetano Fontana su https://www.liberoricercatore.it/attacco-al-monarca/
  2. c. piola caselli, CRONACHE MARINARE di Giuseppe Alessandro PIOLA CASELLI Aneddoti della Marina Militare Sarda, Garibaldina ed Italiana (1843-1883), pag. 86: Piola nella lettera del 20 luglio a Cavour aveva spiegato la necessità di reperire la seconda nave al fine di poter rimorchiare il Monarca fino a Palermo senza incorrere nel fuoco delle altre Fregate napoletane.
Piastrella 45 c (foto Enzo Cesarano)

Le piastrelle artistiche stabiesi

LE PIASTRELLE NON VENGONO RIMOSSE!

28 luglio 2019 (ore 14.00): Con un nuovo comunicato, l’ufficio stampa del Comune di Castellammare di Stabia, chiarisce ed assicura che le piastrelle artistiche stabiesi (opera dell’artista napoletana Diana Franco1), non verranno rimosse…

Questo il messaggio: Le nuove piastrelle per la numerazione civica non andranno a rimpiazzare le piastrelle artistiche presenti in città, che resteranno intatte e affiancate a quelle che saranno presto installate su tutto il territorio cittadino“. 

IL NOSTRO APPELLO ALLA CITTADINANZA

28 luglio 2019 (ore 7.00): Proteggiamo quello che ancora resta dei meravigliosi numeri civici maiolicati di Castellammare!!!

Il Comune (il 27/07/2019) ha annunciato che in città a breve saranno rimpiazzati i vecchi numeri civici con un modello unificato.

Questo il messaggio: Tutte le targhe cittadine con i numeri civici saranno rimpiazzate e uniformate con un modello unificato per un miglior decoro urbano dal centro ai quartieri“.

Noi vi chiediamo un solo favore, una preghiera, quando toccherà al vostro portone, chiedete che la nuova numerazione sia affiancata alla vecchia… lasciate le antiche maiolichette in sito (rappresentano una peculiarità cittadina, memoria stabiese che altrimenti andrà perduta). Non commettiamo l’ennesima fesseria!!!

Piastrella 45 c (foto Enzo Cesarano)

Piastrella 45 c di Via Annunziatella (foto Enzo Cesarano)

13 marzo 2019: “Salve, allego immagine fotografica con il numero civico 45C di Via Annunziatella (non presente in galleria). Cari saluti. Enzo Cesarano.


a cura di: Maurizio Cuomo e di Ferdinando Fontanella

( articolo del 2004 )

La “stabianità” illustrata da una serie di piastrelle decorate.

Le piastrelle artistiche stabiesi sulle quali è apposta la numerazione civica degli edifici cittadini, da numerosi anni richiamano con garbo, semplicità e realismo, l’attenzione su scorci e simboli della città di Castellammare di Stabia.

Opere dell’artista partenopea Diana Franco, le piastrelle artistiche offrono un microracconto di facile fruizione per cittadini, turisti e passanti occasionali.

E’ quello che oggi rischiamo di perdere, a causa della progressiva sostituzione delle vecchie piastrelle dei numeri civici (presenti all’ingresso degli edifici stabiesi), con i freddi e stereotipati numeri moderni.

Una peculiarità che per numerosi anni ha caratterizzato la città delle acque, del castello, degli scavi archeologici, del cantiere navale, ecc. ecc.

Con la presente galleria di immagini, i curatori intendono salvaguardare ed omaggiare le piastrelle ancora presenti e che per anni ci hanno tenuto compagnia dando un tocco di colore artistico alle strade e ai vicoli cittadini, un patrimonio che giorno dopo giorno va riducendosi per la mancata lungimiranza e l’imponderata leggerezza di qualcuno.

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Galleria fotografica

(foto Ferdinando Fontanella, Maurizio Cuomo, Corrado Di Martino, Enzo Ceasarano & Salvatore Avella)

Va da sé che s’invita il lettore a prestare maggiore attenzione alle piastrelle ancora in uso, al fine di segnalare alla nostra Redazione l’indirizzo del civico, qualora il decoro di qualcuna di esse non risulti ancora censito nella presente galleria di immagini.


Nota:

  1. Molte opere di Diana Franco sono attualmente oggetto di restauro per la conservazione del patrimonio pubblico e fanno parte della tutela ministeriale dei Beni della Soprintendenza

Immagini itineranti – Escursionisti stabiesi

( L’impegno di vivere, salvaguardare e promuovere il nostro ambiente )

Escursionisti stabiesi

Escursionisti stabiesi

Escursionisti stabiesi

Ideata da un gruppo di appassionati ricercatori locali, questa rubrica propone studi storico naturalistici ed itinerari escursionistici, fruibili sul territorio stabiese. Il gruppo escursionisti stabiesi, annoterà in questo “diario aperto” le esperienze di ricerca e gli studi effettuati sul territorio locale (Faito e Monti Lattari), al fine di condividere con tutti voi le interessanti esperienze maturate.

Immagini itineranti


Acqua dei porci


Brindisi di Natale al Faito (2011)


Campo estivo alle neviere del Faito


Casèlla a ‘o monte


Chiese, vicoli e monumenti


Da Quisisana a Monte Coppola (2013)


I sentieri collinari stabiani


La “Terrazza del Dottore”


La Vena dei Briganti


La lamiera alla terza “passatora”


Monte Coppola


Monte Faito


Monte Pendolo


Riscoperta di Stabia


Vallone Scurorillo


La Reggia di Quisisana, cartolina, collezione privata Giuseppe Zingone

Palazzo Reale di Quisisana

Palazzo Reale di Quisisana* – breve storia e vicissitudini

( Giovanni Celoro Parascandolo )

Palazzo Reale di Quisisana

Palazzo Reale di Quisisana

Fu iniziato da re Carlo II d’angiò nell’anno 1285; in detto anno si ritrova come sopraintendente delle fabbriche lo stabiese Giovanni Vaccaro1. La costruzione si protraeva ancora nell’anno 1309 anno in cui il re Roberto d’Angiò ordinava di pagare grana 10 al giorno al suo familiare Ottone de Crispaco da parte della R. Curia, perchè il detto era preposto alla costruzione del suo reai palazzo2. Continua a leggere

  1. Parisi – Cenno storico su Castellammare di Stabia.
  2. Archivio Storico per le Province Napoletane anno 1886.
Piazza Municipio (autore anonimo)

Piazza Municipio

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo

Piazza Municipio (autore anonimo)

Piazza Municipio (autore anonimo)

Piazza Municipio (autore anonimo)

Fra gli anni dal 1803 al 1875-76, Piazza Municipio era delimitata dai fabbricati e dal mare. Da notare la cattedrale ancora senza la cupola e il convento di Santa Croce alle spalle; il palazzo Farnese a un sol piano; il palazzo del Seminario con la scarpata che toccava la banchina zi’ Catiello; lo stretto passaggio, divenuto, dopo la costruzione della villa Comunale, via Mazzini, col mare che lambiva il muro di contenimento, e con l’Ospedale San Leonardo che vi si affacciava.