Archivi autore: Maurizio Cuomo

Informazioni su Maurizio Cuomo

Fondatore e Direttore Responsabile di liberoricercatore.it Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera n° 146480. Appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali. E' anche autore di NonSoloRisparmio.it (guida pratica on-line su come risparmiare e fare economia).

Alla ricerca di Miracoli e Tesori

Santa Maria di Portosalvo

Santa Maria di Portosalvo

Fra le grandi soddisfazioni della vita, ci sono spesso quei piccoli momenti, in cui un incontro, fino a poco tempo prima, non previsto o non programmato, ti apre orizzonti nuovi. Si incontrano, spesso, persone speciali, persone fantastiche, che attraverso il loro spirito, il loro mettersi a disposizione degli altri, la loro fede, in Dio soprattutto e, negli uomini quando questi sono capaci di avvertirne la purezza d’animo, ti incantano per il grado di devozione espresso.

Suor Gabriella e Suor Lucia (foto Maurizio Cuomo)

Suor Gabriella e Suor Lucia (foto Maurizio Cuomo)

Suor Lucia, suor Gabriella e suor Michela Ester, custodi della chiesa di Santa Maria di Portosalvo, ci hanno accolto nel loro mondo fatto di umiltà, modestia e di carità, col sorriso di chi è pronto ad ascoltare e ad ospitare chiunque, anche dei “disturbatori” come i redattori di Libero Ricercatore, arrivati per realizzare un breve reportage sulla chiesa di Santa Maria di Portosalvo (documentario che nei prossimi giorni avremo il piacere e l’onore di sottoporre alla vostra attenzione).  Continua a leggere

Regolamento di Polizia Urbana

a cura di Maurizio Cuomo

Carissimi vi siete mai chiesti come si viveva nella nostra Castellammare, più di cento anni fa? Ebbene, spesso sentiamo dire: “Stevemo meglio, quanno stevemo peggio!“, ma è davvero così? Ecco che viene in nostro aiuto un brevissimo scritto, estratto da “Le Fonti bibliografiche per la Storia di Castellammare di Stabia” di Angelo Acampora e del compianto prof. Giuseppe D’Angelo, alla cui pagina 253, riporta in brevissima sintesi esplicativa ciò che era contemplato nel “Regolamento di Polizia Urbana della Città di Castellammare di Stabia“, un disciplinare di ben 52 pagine risalente al 1887.

Il regolamento, deliberato dal Consiglio Comunale nella seduta del 20 gennaio 1885 e approvato dalla deputazione Provinciale il 28 luglio 1887, fu omologato dal Ministero dell’Interno il 23 agosto 1887. Si componeva di 115 articoli.

Tra gli altri spiccano i seguenti articoli:

Art. 7 – Divieto di occupazione di suolo pubblico per vendita di generi alimentari;

Art. 17 – “Le case di nuova costruzione dovranno avere porte dei magazzini che spieghino nell’interno”;

Art. 20 – “E’ vietato di deporre sulla pubblica via animali morti come cani, gatti e ecc.”;

Art. 28 – “Nei luoghi abitati o frequentati è vietato di orinare fuori dei pubblici orinatoi, e di evacuare il ventre fuori delle pubbliche latrine.”;

Art. 69 – “I bagnanti, ove giunge la vista del pubblico o dei vicini, debbono sempre essere coperti con sottocalzoni, e le bagnanti con adatto costume.”; Continua a leggere

Lettere alla Redazione (anno 2017)

Lettere alla Redazione

Lettere alla Redazione


Lunedì, 16 ottobre 2017  (Giuseppe Mollo – Roma)

Caro Direttore, desidero vivamente complimentarmi con il Sig. Antonio Cimmino, per aver sciorinato dal prezioso “scrigno” dei suoi ricordi “Spigolature stabiesi” un’autentica rassegna storico-folcloristica su fatti, personaggi e accadimenti afferenti la nostra città. A proposito della stessa, mi preme apportare una piccola e, forse, insignificante precisazione. Laddove si afferma che in occasione della festa della Madonna dei Bagni (contrada del Comune di Scafati – SA), i ragazzi di Castellammare e paesi limitrofi colà si recavano facendo roteare un “chirchio” infiocchettato, non perpetravano un’usanza in onore di San Sandolo, ma in onore della Madonna dei Bagni in quanto ivi esistevano alle spalle del Santuario delle vasche ricolme di acque che la credenza popolare riteneva miracolose.

Quanto sopra, ripeto, non vuole essere un appunto, bensì una semplice precisazione, avendo titolo per affermarlo. Sta di fatto che Sandulillo ‘e Vagne corrispondeva al nome di Sandolo Desiderio, mio nonno materno, che genitore di una numerosissima prole, fra cui mia madre Clorinda, ha gestito in proprio e, poi, attraverso gli eredi un grande ristorante fino agli anni ’90. Con stima. Giuseppe Mollo (Roma).

Giuseppe Mollo da Roma


Continua a leggere

Bonuccio Gatti (il maestro)

Castellammare, perde un figliuol prodigo, Bonuccio Gatti, da sempre dispensatore di cultura e di sana divulgazione stabiana, pur combattendo, nulla ha potuto contro il male dei mali… quel mostro che spaventa tutti (ma non ha spaventato lui), l’orco subdolo che può rubarti la vita, ma non l’anima…

Bonuccio Gatti

Il prof. Bonuccio Gatti

Maestro di professione, ma soprattutto maestro di vita, credeva nella scuola e nei giovani stabiesi, in quanto fucina di un possibile futuro più roseo. I suoi alunni, tutti (nessuno escluso), lo ricorderanno per la bontà d’animo, l’allegria e la sua inimitabile esuberanza.

Sempre un passo più avanti rispetto a noialtri, schietto e sincero, era perfezionista e vero studioso della lingua napoletana (idioma dialettale) che sovente amava intrecciare per caratterizzare i versi, sapientemente ricamati nella sua inconfondibile poetica.

Oltre ad aver collaborato strettamente come redattore, è stato fido consigliere di liberoricercatore.it, ma soprattutto autore di innumerevoli componimenti poetici (molti dei quali raccolti e racchiusi nel suo Bogat.it).

bogat.it

bogat.it

La perdita di Bonuccio lascia un vuoto incolmabile… Ora siamo tutti più poveri, l’intera comunità stabiese piange la perdita di un vero riferimento. Bonuccio, nostro amico fraterno, amava la sua Stabia in maniera smisurata, ciò traspariva da ogni parola messa in rima, da ogni frase proferita sfuggita ai suoi intimi pensieri…

Bonuccio, nel dispiacere e nell’incredulità generale, il 30 settembre 2017, è passato a miglior vita per avviarsi nel cammino eterno. Lascia la moglie Adriana, le figlie Elvira e Roberta e (in chi ha avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo), l’esempio di un grande UOMO da seguire in questa amara vita terrena.


P.S.: Nel suo ricordo, in segno di stima e di affetto, per decisione unanime di Redazione, gli è stata dedicata la rubrica “Poetica stabiese” di liberoricercatore.it