Archivi autore: Maurizio Cuomo

Informazioni su Maurizio Cuomo

Fondatore e Direttore Responsabile di liberoricercatore.it Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera n° 146480. Appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali. E' anche autore di NonSoloRisparmio.it (guida pratica on-line su come risparmiare e fare economia).

Uomini, viaggi, ingredienti

l’editoriale di Maurizio Cuomo

Giovanni, Nicola e Maurizio (selfie di Giovanni Santarpia)

Giovanni, Nicola e Maurizio (selfie di Giovanni Santarpia)

Uomini, viaggi, ingredienti; è il titolo del libro di Rino De Feo, chef stabiese di fama internazionale, che ha esportato la cucina italiana, la cucina stabiese, in Cina, a Guangzhou. Rino è riuscito a produrre in loco, sì in Cina, la mozzarella di bufala. Un grande chef, un grande formatore Rino De Feo, allievi figli di una cultura diversa, cinesi, vietnamiti, filippini, si sono affacciati alla cultura nostrana, seguendo i suoi insegnamenti. Insegnamenti che fanno ragionare e riflettere anche noi a migliaia di chilometri di distanza. Continua a leggere

Custodi del Creato

Custodi del Creato

(Incontro di riflessione sulla custodia della integrità del Creato)

custodi del creato

Custodi del Creato: in foto Enzo Cesarano, Antonio Cimmino, Corrado Di Martino, Mons. Francesco Alfano, Domenico e Maurizio Cuomo (foto Francesca Tramparulo)

L’evento tenutosi il 25 agosto 2017, presso il “Dopolavoro della Maricorderia”, è stato organizzato dalla Curia Vescovile in collaborazione con il portale web liberoricercatore.it


Il fotoracconto

(foto Enzo Cesarano) Continua a leggere

L’Isis degli anni Cinquanta

L’Isis degli anni Cinquanta: la minaccia dalla penisola sorrentina

(con il massimo rispetto per gli amici costieri: mio zio era di Meta)

( di Catello Graziuso de’ Marini )

Cari amici del sito, le nefaste cronache degli ultimi giorni afferenti gli attentati terroristici che minacciano la società occidentale mi hanno portato alla mente, con le dovute proporzioni, quanto accadde nei primi anni cinquanta, allorquando noi stabiesi fummo costretti a misurarci con una minaccia esterna certo meno sanguinaria, ma altrettanto organizzata e pervicacemente volta alla distruzione delle nostre radici, delle nostre tradizioni, della nostra storia, dei nostri biscotti: i sorrentini.

Via Cantiere (coll. Carlo Felice Vingiani)

Via Cantiere (coll. Carlo Felice Vingiani)

Non vi è certo in questo mio scritto alcun intento denigratorio, anzi, devo dire che i frequenti litigi che caratterizzavano allora i rapporti con i cugini costieri erano spesso originati dall’essere noi stabiesi un po’ attaccabrighe. In ogni caso, ero proprio io – facendo leva sulle origini della famiglia di mio zio, appunto di Meta – a fare da paciere e riportare tutto alla calma.

Mi riferisco a un periodo in cui tutto nasceva dopo una scazzottata nei locali di divertimento di Sorrento, con gli abitanti del posto che finivano, a volte, per cercare la vendetta ai nostri danni.

Vi racconto al riguardo un episodio che oggi, a distanza di anni, suscita in me un sorriso stanco ed accondiscendente, una certa nostalgia, un po’ di allegria, un accenno di commozione, il tutto condito da un’acerba consapevolezza: quant’ eram’ sciem! Continua a leggere

Il Faito

a cura di Maurizio Cuomo

Seppur brevemente vogliamo dedicare una pagina di LR al Faito, il nostro “gigante buono”, riportando ciò che nel 1842 scriveva il nostro conterraneo Catello Parisi, nel suo encomiabile “Cenno storico descrittivo della città di Castellammare di Stabia”.

Faito - litografia del 1823 (coll. Gaetano Fontana)

Faito – litografia del 1823 (coll. Gaetano Fontana)

Dagli Appennini sub-Campani Castellammare è dominata. Il monte Faito che ne una diramazione da molti autori l’antico monte Lattario creduto, verso il sud le fa immediatamente spalliera e nel sottoposto mare si specchia. Alle sue falde fabbricata è la nostra città… Sulla sommità del monte Faito una immensa spianata trovasi di sorprendente amenità.

Il golfo di Stabiae (foto Maurizio Cuomo)

Panorama dal Faito (foto Maurizio Cuomo)

Vari paesi da essa guardansi sottosposti e l’occhio incantato percorre un estesissimo orizzonte di variato e pittoresco spettacolo. Gli Appenini, il Vesuvio, Napoli, tutta la Campania, il nostro golfo il nostro cratere vedesi da una parte, e dall’altra il golfo di Salerno è pur dominato da sì bella incantevole pianura. L’animo dello spettatore si eleva a tal sublime panorama e di pura dolcissima gioia trasogna. Continua a leggere

Faito “brucia”!!!

l’editoriale di Maurizio Cuomo

L’estate 2017 con il suo caldo torrido e la crescente siccità dovuta alla mancanza di pioggia, hanno inaridito all’ennesima potenza i terreni, riducendo quelli che appena un paio di mesi fa erano floridi cespugli ed arbusti, a sterili sterpaglie. Intere aree montane, come ben noto sono andate a fuoco, tra di esse, dapprima il versante Sud del Vesuvio, poi il versante gragnanese di monte Pendolo e a seguire il Faito in vari punti (versante Positano e zona Scurorillo fino ad arrivare al Belvedere).

Anche il Faito, il nostro “polmone verde” sta andando in fumo e con esso innumerevoli ettari di vegetazione… impossibile poi quantificare il numero di piccoli animali che nei roghi sono morti e che ancora moriranno.

Incuria ed abbandono e la totale assenza di pulizia preventiva del sottobosco, spiega il nostro naturalista Ferdinando Fontanella, sono la causa principale di possibili inneschi naturali. La natura di questi importanti incendi: dolosa, colposa o per cause naturali (rimandiamo alle cronache eventuali approfondimenti), in questi giorni, ha messo a nudo l’impreparazione e l’approssimazione della macchina  organizzativa, orfana alla base di un vero e proprio piano antincendio come la totale assenza di linee di taglio nelle zone boschive…

Sottintesi sono i ringraziamenti ai VV.FF., alla Protezione Civile e ai tantissimi Volontari che si sono realmente prodigati per spegnere le fiamme; ai tanti cialtroni, agli speculatori, ai mercenari e soprattutto ai diavoli incendiari eleviamo invece la peggiore delle maledizioni, nella speranza di vederli un giorno bruciare nei roghi da loro stessi appiccati per insulsi, beceri interessi!!!

Nella certezza che le immagini possano illustrare molto più di tante inutili parole e spiegare il mio e lo stato d’animo di chi come me ama la natura, a seguire poniamo il reportage fotografico di Enzo Cesarano, una galleria di immagini che tutti dovrebbero vedere! Continua a leggere