Archivi autore: Maurizio Cuomo

Informazioni su Maurizio Cuomo

Fondatore e Direttore Responsabile di liberoricercatore.it Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera n° 146480. Appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali. E' anche autore di NonSoloRisparmio.it (guida pratica on-line su come risparmiare e fare economia).

Rosso di Stabia – Premio Radici

ROSSO DI STABIA l’appuntamento estivo all’insegna del buon Vino e della Cultura, presenterà all’interno del proprio programma il PREMIO RADICI – Eccellenze: riconoscimento, assegnato agli stabiesi che, legati saldamente alle proprie radici, hanno onorato e portato in alto il nome di Castellammare di Stabia nel mondo, attraverso: le Professioni, lo Sport e la Cultura.

Rosso di Stabia - Premio Radici

Rosso di Stabia – Premio Radici

Domenica 2 luglio 2017, nella suggestiva cornice del “Giardino di Arianna”, a ridosso della omonima Villa romana, si terrà la seconda edizione di “Rosso di Stabia“, manifestazione ideata da Stefano Fontanella,
Il Premio Radici, quest’anno, sarà conferito alla cantante Marina Bruno, al comandante Guglielmo Cassone, al preparatore atletico dei portieri Ernesto Ferraro, al motociclista Ugo Filosa, al sito web Libero Ricercatore, all’attore Piero Pepe, all’attore e direttore artistico Lello Radice, al giudice Raffaele Sabato e alla cantante Rosalba Spagnuolo.

La serata, patrocinata dal Comune di Castellammare di Stabia, intende promuovere anche i prodotti dell’enogastronomia della nostra terra, a iniziare dal vino. Per questo motivo Rosso di Stabia ospiterà stand per le degustazioni con le più affermate aziende vitivinicole della zona vesuviana. Gli stand saranno aperti alle ore 19,00 e la premiazione si terrà alle 21,00.

L’evento, promosso dall’agenzia Comunicazione ed Eventi, si avvale della collaborazione dell’ASCOM stabiese, dell’Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo di Castellammare, della Pro Loco “Stabia For you” e di Slow Food Penisola Sorrentina.

La serata sarà presentata da Marika De Rosa e Pierluigi Fiorenza“.

Ingresso libero.


Per ulteriori dettagli si rimanda alla pagina ufficiale dell’evento facebook

‘O Rillorgio

( di Catello Graziuso de’ Marini )

Cari amici concittadini stabiesi, vorrei iniziare queste mie riflessioni di primavera da una cosa che ho letto su questo vostro pregevole sito: nella sezione denominata la tombola stabiese, ho piacevolmente e condivisibilmente letto che il numero uno è dedicato alla nostra Castellammare, numero uno al mondo. Mai parole più giuste e Sante sono mai state pronunciate. Sarebbe proprio il caso di dire, mutuando dalla sezione “modi di dire stabiesi” del vostro sito, agli abitanti delle città limitrofe “ammisurateve ‘a palla”.

Piazzetta dell’Orologio

Qual è invero una delle città vicine alla nostra Stabia che possa dirsi anche lontanamente paragonabile a Castellammare per eloquenza, bellezza intrinseca, bellezze naturali, bellezze storico artistiche, deplorenza senile, salubrità dell’aria? A tale proposito mi sono ricordato di una diatriba che vi fu a Piazza Municipio nei primi anni ’50 tra me (accompagnato da alcuni miei inseparabili amici), e un abitante di Boscotrecase.
Dunque, eravamo io, Gennaro Esposito, Antonio “Fatturacanunquaglia” (così soprannominato per la sua propensione all’evasione fiscale) e “Ciruzzo ‘o Spartirecchie”. Continua a leggere

L’antica muraglia difensiva di Castellammare

a cura di Maurizio Cuomo

L’antica muraglia difensiva di Castellammare di Stabia, con ogni probabilità (si veda la stampa a corredo della pagina), partiva dal castello, attraversava l’attuale via Bonito, proseguiva per l’odierna via Mazzini, fino ad arrivare alla torre costruita in epoca angioina (1346) che si levava ove oggi sorge il Gran Caffè Napoli.

Giovan Battista Pacichelli, Il Regno di Napoli in prospettiva, Napoli 1703, pag. 184-185. (coll. Gaetano Fontana)

Giovan Battista Pacichelli, Il Regno di Napoli in prospettiva, Napoli 1703, pag. 184-185. (coll. Gaetano Fontana)

Dal barone Giovanni Celoro Parascandolo1. Nell’anno 1313 si ha certezza di queste mura perché “si riparano e si muniscono”2. Con un altro documento risalente all’anno 14513, ci giunge notizia che vi furono spese per le mura di Castellammare. Continua a leggere

  1. Castellammare di Stabia, Napoli 1956. Pagg. 78 e 79, apprendiamo che “Castellammare di Stabia aveva una cinta muraria difensiva che si estendeva dall’attuale porta di San Catello (precedentemente detta del Quartuccio), alla Fontana Grande. Queste mura, verosimilmente, dovettero essere costruite circa nel 1284 allorquando re Carlo I d’Angiò accordò agli abitanti dei casali delle Fratte e del Castello (ancora “divisi”) di abitare Castellammare onde meglio resistere uniti agli assalti dei nemici”[2. Ughelli: Italia Sacra vescovi di Stabia
  2. Filangieri di Candida: Codice diplomatico amalfitano
  3. Camera: Storia di Amalfi