BAGNI E VILLEGGIATURE 2

Una giornata di fine estate

BAGNI E VILLEGGIATURE 2
Castellammare, 3 settembre.

Alfredo Baccarini

 Come deve essere rimasto énchanté ieri della sua visita a Castellammare l’onorevole ministro Baccarini!1Egli, abituato ad essere ricevuto con tutti gli onori dovuti al suo rango, trovò qui un tempo incivile, screanzato che lo bagnò fino all’osso;
Dopo una breve visita alle banchine del porto e allo stabilimento Cottrau, accettò premurosamente un ricovero nel palazzo della sottoprefettura, mentre l’acqua cadeva a rovesci.
Ed ivi rimase fino all’ora della partenza per Napoli; insieme al suo segretario generale onorevole Del Giudice, e ad altri otto o dieci deputati venuti per fargli omaggio, sfidando l’intemperie… Un punto di merito a questi onorevoli, la cui amicizia pe il ministro ha mostrato davvero di non essere una parola vana.

Roma, pirofregata corazzata, radiata nel 1895

 Chi sa cosa avete pensato di me che vi telegrafai la venuta della squadra (navale, come in passato anche quella inglese) a Castellammare per giovedì passato… mentre non è ancora venuta. A mia giustificazione, debbo dirvi che la notizia l’avevo avuta dal ministro della marina in persona. Ma pur troppo spesse volte il ministro propone e il mare dispone. E col tempo orribile che abbiamo nel golfo da tre giorni, non è meraviglia se l’ambita visita ha dovuto subire un ritardo.
Anche mentre vi scrivo, la stagione è pessima, il mare orribile e mette spavento a guardarlo.
Acqua di sopra, acqua di sotto; lampi, tuoni, fulmini, saette. E questi temporali tremendi durano, come v’ho detto, da tre giorni senza interruzione.
Ho qui davanti alla mia finestra lo spettacolo; della Roma (nave) che balla un passo di grazia al suono dei marosi scatenati. Una barca-vaporiera che vorrebbe accostarsele per deporre a bordo degli uomini dell’equipaggio fa da quattr’ore degli inutili sforzi a questo scopo.2

Eccola lì, Eccola lì! quand’è per operare l’attacco, le ondate furiose la risospingono più lontana che mai!… Ecco!… le gittano delle corde… ma non riesce ad arrivare presso la nave… sparisce sotto cavalloni riapparisce alla vetta d’una montagna d’acqua…
Oh! il giuoco questa volta è terribilmente lungo!

Decisamente, se dura questo tempaccio, Castellammare si vuoterà in un baleno; gli resteranno le foreste di Quisisana, ma i forestieri se ne andranno. Si erano fatti tanti progetti veramente carini di gite, di cavalcate, di colazioni al monte…
E difatti ogni cosa va a monte, mentre noi si resta a casa!… Insomma contrarietà su tutta la linea. Una stagione brillante che minaccia d’essere straziata sul più bello, mentre gli anni passati si prolungava almeno fino a tutto settembre!
Fra le altre cose, del giorno il vento mi fa lo scherzo di rompermi alle finestre tre o quattro cristalli per volta… Comincia ad essere un’uscita non indifferente!…
La notte, il ruggito del mare m’impedisce di dormire, e debbo andarmene vagante come uno spettro in cerca di più tranquillo giaciglio! Imploro la commiserazione delle amabili leggitrici di Fanfulla.

Pietro Cossa, I napoletani del 1799

Pietro Cossa

 La morte del povero Cassa ha risvegliato qui un’eco universale di dolore.3
L’illustre poeta era conosciutissimo a Castellammare, dove passò tutta la stagione estiva dell’anno passato, cercando nella vista del golfo e del Vesuvio una possente inspirazione per i sui Napoletani del 1799. La sera, appartandosi dagli amici dello Stabia-Hall, si metteva solo solo sulla punta che si addentra nel mare.
E lì, fissando lo sguardo in mezzo alle tenebre, evocava le ombre di Caracciolo, di Maria Carolina, di Ruffo, di Fra Diavolo, di Nelson, di Emma Hamilton…
Stava assorto un’oretta… poi si alzava d’un tratto, chiamava a sé Raffaele De Rosa o qualche altro suo intimo, e, senza avere scritto neppure una parola, gli diceva: — Ho composto una scena del mio dramma. Vuoi sentirla?

firmato Brigada4

Articolo terminato il 27 luglio 2024


 

  1. Alfredo Baccarini, nasce a Russi, il 6 agosto 1826 e quivi muore il 3 ottobre 1890; è stato un ingegnere e politico italiano. Fu deputato (eletto nel 1876), poi ministro dei lavori pubblici nei governi Cairoli I, II e III e nel governo Depretis IV (1878-1883).
  2. NAPOLI, 20 – La squadra permanente composta dalle corazzate Principe Amedeo, Roma, Duilio, e dall’avviso Marcantonio Colonna, approdava a Gaeta la scorsa notte. In: Fanfulla, Anno XII, Roma, giovedì 22 settembre 1881, numero 258, pag. 30.
  3. Pietro Cossa, nasce a Roma, il 25 gennaio 1830 da una piccola famiglia di Arpino nel frosinate, muore a Livorno, 31 agosto 1881, è stato un drammaturgo italiano.
  4. Fanfulla, Anno XII, Roma, martedì 6 settembre 1881, numero 243, pag. 2.

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