Castellammare Terme
di Giuseppe Zingone
Su segnalazione di Gaetano Fontana, abbiamo recuperato, nelle pagine “dell’Istituto Luce” alcuni fotogrammi che riguardano l’inaugurazione della fermata della Circumvesuviana delle Antiche Terme stabiane. Un’opera ingegneristica che aveva il duplice scopo di rendere meno difficoltoso ai fruitori delle cure idropiniche, giungere al nostro importante patrimonio termale, ma anche permettere agli operai del nostro cantiere di muoversi e recarsi al lavoro attraverso un importante snodo ferroviario che abbraccia tutta l’area metropolitana di Napoli congiungendo in tal modo centinaia di migliaia di persone ai propri luoghi di residenza e lavoro.
Sembra quasi uno scherzo del destino, scrivere dell’inaugurazione della stazione delle antiche Terme (oramai da decenni in disgrazia, come le stesse Terme) proprio in un momento di acceso dibattito sulla realizzazione di una seconda galleria ad opera di EAV, che andrebbe a compromettere un’area archeologica così importante come la collina di Varano.
Ci sono state tolte le Terme, hanno ridimensionato, al minimo aziendale i nostri Cantieri, ed ora vogliono lobotomizzare il nostro passato, se questo è progresso credo che abbiamo dei seri problemi psicologici e comportamentali, un traforo di futuro senza passato, creerà solamente un’altra opera inutile (fatta solamente per sperperare il denaro dei cittadini).
Ma dovremmo chiederci anche perché siamo arrivati a questo, chi si prepara a governare una nazione o un piccolo paesello, dovrebbe avere almeno una cognizione storica e culturale del paese che andrà ad amministrare, solo un risveglio culturale di tutti i cittadini (insieme perché nella stessa barca) può produrre un radicale cambio di rotta. Purtroppo l’uomo moderno è ripiegato solo su sé stesso e quindi incapace di realizzare un piano organico di larghe vedute, vedute che spesso non vanno oltre il proprio miope uso e consumo dei beni comuni.
Ma torniamo a noi, il progetto fu realizzato da Marcello Canino (Napoli, 3 luglio 1895 – Napoli, 2 ottobre 1970) ingegnere e architetto italiano, che si prodigava per il regime fascista.
L’opera di costruzione della stazione Terme della Circumvesuviana, fu un lavoro importante che negli anni quaranta portava ricchezza alla nostra città, ricordiamo che l’ingegnere dovette prodigarsi anche per superare il problema di come permettere ai viaggiatori di raggiungere il non poco distante piano stradale sottostante per raggiungere Terme e Cantieri e chi come me ha qualche annetto si ricorderà della pendenza delle scale sia normali che mobili che collegavano il treno alla strada.
Nel 1934 realizzò i padiglioni della Stazione di Pompei Scavi-Villa dei Misteri, della Stazione di Sant’Agnello, e della Stazione di Castellammare di Stabia della Circumvesuviana, ahimè a Castellammare è ricordato anche perché autore del progetto che distruggerà il vecchio volto delle Terme di Castellammare di Stabia era il 26 febbraio 1956.
Ricordiamo e riportiamo anche un prezioso link delle costruzioni Brancaccio dove è possibile ripercorrere attraverso i documenti dell’azienda, l’ancor meno fortunato (almeno per la nostra antica storia termale) Restauro delle Antiche Fonti di Stabia.
La stazione di Castellammare, come quella di Pozzano, come quella dello Scrajo ed ancora altre andrebbero recuperate, in una chiave di ampia visione e condivisione di recupero dei beni comuni oramai abbandonati da tutte le istituzioni a vario titolo coinvolte. Un recupero che potrebbe trarre i suoi finanziamenti proprio da quello sciupìo che si vuole realizzare a tutti i costi sotto la collina della nostra storia e a discapito di tutti i pareri di buon senso che arrivano da ogni dove. E’ ovvio che stando così le cose (Terme delittuosamente abbandonate, cantieri ridimensionati) potrà sembrare un suggerimento inutile il recupero di queste infrastrutture, ma è proprio questa mancanza di visione del futuro la zavorra che non ci farà mai decollare come realtà turistica.
Articolo terminato l’11 Luglio 2020
Fonti consultate: Istituto Luce; Le strade Ferrate; Wikipedia: Stazione di Castellammare Terme; Brancaccio Costruzioni spa.
Grazie per l’opera svolta. Necessita coinvolgere noi, masse.
Articolo proprio interessante.