a cura di Gaetano Fontana
Pochi giorni fa ho sentito dal sig. Vincenzo Verdoliva (che ringrazio) un’antica storiella stabiese ed ho deciso di pubblicarla.
Un giorno il Re arrivando a Castellammare in treno aveva bisogno di un calesse per raggiungere la Reggia di Quisisana.
All’uscita della stazione però vi erano due calessi ed entrambi i cocchieri volevano avere l’onore di trasportare il Re.
I due, tra cui già non correva buon sangue per motivi di lavoro, cominciarono a discutere animatamente.
A questo punto il Re prima che la discussione degenerasse fece una proposta.
Uno dei due cocchieri lo avrebbe seguito col suo calesse vuoto fino a Quisisana e avrebbe avuto come compenso il doppio dell’altro cocchiere.
I due accettarono.
Il Re salì sul calesse e seguito dall’altro si incamminarono verso Quisisana.
Per tutto il tragitto il cocchiere che trasportava il Re era tormentato da un solo pensiero:
Quanto doveva chiedere per il viaggio?
La cosa più che lo rodeva è che qualsiasi cifra avesse chiesto al suo rivale sarebbe andato il doppio.
Pensando e ripensando giunsero alla Reggia.
Il Re sceso dal calesse fece la fatidica domanda: “Cosa devo?”
Il cocchiere senza esitazione rispose: “Maestà cecateme n’uocchio!”.