Archivi categoria: Cultura

Le Terme di Castellammare

Signora Lucia

Signora Lucia

di Giuseppe Zingone

Le Terme di Castellammare

Le Terme di Castellammare (collezione Zingone)

Carissima Signora Lucia, come ci mancano i vostri occhi, la vostra presenza e quelle leggiadre movenze da ballerina con la quale, in una sorta di dolce e flessuoso inchino, riempivate le “giarre” presso le fonti delle nostre Antiche Terme. Quanti volti, quante mani avete incrociato, ognuno in cerca della sua corporale salvezza vi chiedeva la carità, la certezza di possedere quel prezioso “oro bianco” che dalla dura roccia nella quale per secoli ha scavato le viscere, discendeva o risaliva per essere cinto da Voi. Semplicemente acqua o ultimo desiderio di un condannato a morte? Che importa! Eravate lì pronta ad esaudirlo, il vostro non era un lavoro, ma una missione umanitaria.

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S. Maria dell'Orto

Da S. Maria dell’Orto al “Summuzzariello”

da S. Maria dell’Orto al “Summuzzariello”

( a cura del prof. Giuseppe D’Angelo, testo tratto da: “Rivivi la Città” )
 S. Maria dell'Orto

S. Maria dell’Orto

Salendo per S. Maria dell’Orto, ed oltrepassando la chiesa che dà il nome alla strada, c’imbattiamo nei banchi di vendita dei pescatori, che conferiscono un colore caratteristico a questa strada.

Proseguendo per via Nocera (che ha tal nome perché ricalca il tracciato urbano dell’antica strada Nuceria-Stabiae), non si può fare a meno di soffermarsi al mercatino di via Principe Amedeo, dove, con modica spesa, si può trovare un po’ di tutto: dall’abbigliamento ai commestibili. Camminando in direzione di via Cosenza, giungiamo di fronte al Liceo Classico Plinio Seniore, che per anni è stato punto d’incontro della gioventù stabiese. Alle spalle dell’edificio, in via Marco Mario, vi è l’Antiquarium Stabiano, in cui sono custoditi, in attesa di altra sede più consona, i reperti archeologici (circa 8.000 oggetti) provenienti dagli scavi effettuati, a partire dal 1950, nell’ager stabianus. A poche centinaia di metri si trova il mercato ortofrutticolo, costruito agli inizi del ‘900 su un antico ippodromo cittadino. Per cui, ancora oggi gli stabiesi indicano tale luogo come “fora ‘a corsa”.

Suor Stefania Iorio

Grande tifosa della squadra di calcio del Napoli, la compianta suor Stefania Iorio dell’ordine delle Compassioniste, amava definirsi la prima suora tifosa d’Italia (essendo stata ospite in diverse trasmissioni televisive locali a carattere sportivo-calcistico). Estremamente innamorata della poesia, suor Stefania, ha partecipato a numerosi Concorsi poetici, ottenendo diversi attestati e premi. Poniamo alla vostra attenzione la poesia intitolata ” ‘O balcone mie “, premiata il 24/04/1990.

marine 97 fronte

‘O balcone mie

‘A fore a stu balcone
tengo tutta Castiellammare
annanze a mme!
Guardo ‘o Faito e dico:
“Comm’è bella sta muntagna
chi ‘a po’ maie spustà?”

Veco Puzzano e ‘nu vaso
manno pe’ tutte quante
a chella Maronna
ch’è ‘a mamma e tutte e mamme.

Si m’affaccio cchiù fore
veco ‘o cantiere e dico:
“Signò guardalo tu
e fa’ ca ‘o lavoro
nun manca a nisciuno cchiù!” Continua a leggere

Le sorgenti dell'Acqua della Madonna che con la loro forza sfociano nel mare, nonostante un contorno degradato. Se l'uomo non ha una visione e una cura delle cose è destinato alla rovina

Gilbert Paraschiva

“Caro Maurizio, il tuo sito (ti do del “TU” perché sei molto più giovane dei miei 2 figli) ricco di fotografie, mi ha riportato al passato, quando venivo a far rifornimento dell’Acqua della Madonna, ciò mi ha ispirato il SONETTO (dodecasillabo) che troverai in allegato… Spero che la lirica dedicata alla Città di Castellammare sia di tuo gradimento e… degli Stabiesi! Ti lascio con un abbraccio e… a ben presto leggerTi. Gilbert ( www.GilbertParaschiva.com )”.

Le sorgenti dell'Acqua della Madonna che con la loro forza sfociano nel mare, nonostante un contorno degradato. Se l'uomo non ha una visione e una cura delle cose è destinato alla rovina

Le sorgenti dell’Acqua della Madonna che con la loro forza sfociano nel mare, nonostante un contorno degradato. Se l’uomo non ha una visione e una cura delle cose è destinato alla rovina

Castellammare di Stabia

(Sonetto)

Com’ é buona l’acqua di ‘sta fontanella

Che, bevendola, disseta e ispira poesia,

tutta la città, nel complesso, è molto bella,

ispira canzoni… a chi ha fantasia!…

Col suo Vesuvio, pur visto da lontano,

carico di storia e pieno di bellezza,

t’incanta davvero e fa un effetto strano:

il panorama è certo la sua ricchezza! Continua a leggere

Panorama notturno

Luciano Somma

Nato a Napoli il 18/3/1940, ha iniziato a scrivere versi per canzoni e poesie fin dall’eta’ di 13 anni. Nel 1961 e’ stato direttore responsabile, iscritto all’Albo Speciale dei Giornalisti, di Tribuna Artistica ed in seguito corrispondente di moltissimi periodici di rilevanza nazionale. Le sue poesie sono state pubblicate su quotidiani e riviste, ha conseguito numerosissimi premi, ottenendo tra l’altro, per ben due volte la medaglia d’argento del Presidente della Repubblica. Gli è stata conferita la laurea Honoris Causa in Lettere e Filosofia nel 1987. È iscritto alla SIAE come autore di testi per canzoni ed ha al suo attivo oltre 500 brani, tra incisi e stampati. Tra gli interpreti: Mario Abate, Gloriana, Tony Bruni, Mauro Levrini, Primo Fenoli (del clan Casadei).

… “CASTIELLAMMARE” vinse nel 1994 il Premio Nazionale di Poesia “ANTONIO BALSAMO”, la premiazione avvenne in presenza di autorità e numeroso pubblico nel Salone dei Congressi delle Terme Stabiane. La poesia, però, non fu scritta per l’occasione, per l’allora mia attività di rappresentante (oggi sono in pensione), mi capitava spesso di andarci e di capirne le problematiche sociali oltre naturalmente ad ammirarne la bellezza paesaggistica.

Panorama notturno

Panorama notturno

Castiellammare

Se contano stasera ‘e stelle ‘ncielo
ma so’ migliare ‘e lluce ‘mmiez”o mare
nun se danno cchiu’ ‘a voce ‘e marenare
chisà pecchè, chisà qual’è ‘o mistero…

Na vota se redeva ‘ncopp”all’onna
ogge sta ggente tene ‘a faccia scura
l’unica luce è l’acqua d”a Madonna
e po’ che resta? L’ombra d”a paura!

Nun sona cchiù ‘a sirena ‘int”e cantiere
nun scenneno cchiù ‘nfunno ‘e palummare
chiagneno ‘e rrezze, fioche so’ e’ lampare,
ricco è sultanto ‘o funno ‘e nu bicchiere… Continua a leggere