Archivi categoria: Cultura

L'ambasciata turca a Napoli - Giuseppe Bonito

Giuseppe Bonito al Prado di Madrid

a cura di Maurizio Cuomo

Prendendo spunto da una segnalazione fattaci dallo stabiese Agostino Sabatino, nostro affezionato lettore, che recandosi in visita al Museo Nazionale del Prado di Madrid, tra le innumerevoli opere d’arte, ha avuto la felice sorpresa di trovare esposta, anche “L’ambasciata turca a Napoli“, spettacolare opera di Giuseppe Bonito, nostro illustre concittadino…

Giuseppe Bonito - autoritratto

Giuseppe Bonito – autoritratto

…per il piacere di divulgare e nella certezza di fare cosa gradita, a seguire rimettiamo in esposizione, le opere del nostro Bonito, che si possono ammirare al Prado di Madrid.

Buona cultura a tutti!!!


Opere di Giuseppe Bonito, esposte al Museo Nazionale del Prado di Madrid

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'E tterme ’e Castiellammare

Poetica stabiese: ‘E tterme ’e Castiellammare

‘E tterme ’e Castiellammare
di Giuseppe Caputo

'E tterme ’e Castiellammare (cartolina d'epoca)

‘E tterme ’e Castiellammare (cartolina d’epoca)

Si venite a cchesti tterme,
che delizia ca ce sta!
Stanno tanti ffuntanelle
e ogni cura se pò ffà.
Ce sta l’acqua d’’a Madonna,
ca fa subit’urina;
chi se veve ’a Stabia e ’a Media,
corre ampressa a gghì a ”sfratta’.
Certo, ognuno resta lieggio
e ringrazia ’sta città. Continua a leggere

Edicola via Cannavale

L’edicola votiva di via Cannavale

di Enzo Cesarano

Partendo da uno spunto dell’amico Nando Fontanella che ci ha segnalato la manutenzione di un’edicola votiva posta in via Cannavale (foto a corredo) dicendoci che il manufatto è in buono stato e non è andato perso grazie all’impegno appassionato di alcune famiglie del posto che, di tanto in tanto, si preoccupano di togliere le erbacce, ridipingere la cornice, imbiancare il muro… tenere una lucerna perennemente accesa per la gloria della figura sacra e per rischiarare il cammino dei viandanti che, ancora oggi, di là passano.

Edicola via Cannavale

Edicola via Cannavale

Da questa immagine, all’apparenza così scontata, dicevo, ho creduto opportuno fare una riflessione generale sulla capacità di noi stabiesi di conservare la bellezza.

Queste preziose tracce di fede popolare, di cui Castellammare di Stabia è ricca, possono insegnare: che tutti noi dovremmo cominciare a lavorare con impegno costante al recupero della città, a darci da fare fattivamente e non solo e sempre a chiacchiere. Non dovremmo dimenticare che i nostri avi ci hanno lasciato un’eredità bella, fragile e preziosa che non è un soprammobile, ma un lascito importante che richiede una costante manutenzione. Basterebbe partire da questa semplice constatazione per rimettere in ordine molte cose.

Prendiamo ad esempio questi stabiesi di via Cannavale che da anni, silenziosamente e caparbiamente, curano uno spicchio della città. Facciamolo da subito… curiamo le edicole votive, e manuteniamo tutti gli altri tesori trascurati. Per cominciare bene l’impresa salvifica, oltre al cuore mettiamoci anche la testa. Continua a leggere

Cassarmonica (foto di Ferdinando Fontanella)

La Cassarmonica: la Bellezza di avere Memoria

Cassarmonica: la Bellezza di avere Memoria

di Corrado Di Martino

Cassarmonica: lo scempio (foto di Nando Fontanella)

Anche se in effetti, è la memoria a dare vita alla percezione della bellezza; che come diceva Parini ha: “più dell’oro possanza sovra gli animi umani”; la Bellezza, è la somma delle qualità ambientali più o meno pregiate, capaci di produrre in noi quei commoventi stupori del vivere emotivo del, e nel nostro mondo. La Memoria, individua la bellezza, nella celere comparazione fra esperienze precedenti ed esperienza attuale; determinandone un grado di soddisfazione, un grado di appagamento, che conferisce un senso, anzi, conferisce il senso, alla propria essenza nel cosmo.

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Faito nel celebre film Lazzarella

articolo di Antonio Mascolo

La riapertura della funivia del Faito ha fatto rinascere l’appeal del nostro Monte, invidiabile da numerosi punti di vista, purtroppo poco invidiabile per come è gestito e men che meno pubblicizzato. Eppure negli anni d’oro dopo la realizzazione della funivia fu addirittura scelto come “singolare” location di un noto film napoletano, Lazzarella.

Stazione Funivia del Faito, lato Monte – Nella finzione del film Lazzarella

Il film, del 1957, a soli 5 anni dall’inaugurazione della “panarella”, è incentrato sulla notissima canzone di Pazzaglia/Modugno Lazzarella e vede tra il cast lo stesso Modugno, Aurelio Fierro ed ha come protagonisti della storia d’amore Alessandra Panaro (Sandra) e un giovane Mario Girotti (Luciano), che diventerà poi noto al pubblico come Terence Hill. La storia è ambientata in note location della città di Napoli, tra cui Piazza del Gesù, Circolo Canottieri Napoli, Coroglio e la solfatara di Pozzuoli. La ricca famiglia di Sandra possiede anche una villa in montagna dove trascorre l’estate. La cosa singolare è che nel film viene detto che la villa si trova in Trentino Alto Adige, mentre lo stabiese attento guardando il film (dal minuto 56 circa in poi) non può non riconoscere nella realtà uno chalet che si trova a Faito, Continua a leggere