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La storia di ASAP alias Stabiese

Caro Maurizio, è ufficiale, cappella Sant’Anna è chiusa per inagibilità. Ciò che mi, ci stranisce e non poco, è la tempestività con la quale ci è stata inviata la comunicazione, considerando che fino a febbraio, forse inizio marzo scorso, non era stato rilevato alcun problema.
Del resto, se non ci fosse stata la chiusura di vico Sant’Anna per lavori di ristrutturazione del palazzo del comune, avremmo avuto il possesso della cappella fino a gennaio 2016.
Ufficiosamente il problema è legato all’impianto elettrico fatiscente, cosa rilevata da noi già nel 2010 e pertanto mai utilizzato, per cui mi chiedo se sono stati superficiali in passato accordandoci il comodato d’uso o sono troppo fiscali oggi. A pensar male si fa peccato ma a volte si indovina. E’ un film già visto, è il ripetersi dei problemi avuti da mio padre negli anni ’60, a comprova che nel paese dell’incontrario, a differenza delle altre città della fascia costiera, l’arte presepiale ha poco appeal. E così la cultura. Speravamo di essere convocati in comune per vedere se era possibile trovare un’altra sede, che pretese le nostre, ma siamo stati liquidati con 4 righe 4. Siamo delusi, ma non molliamo.

Ti abbraccio, Massimiliano.


La storia di ASAP alias Stabiese
(come tentare di distruggere un’iniziativa bella, pulita e soprattutto a costo zero)

ASAP in mostra

ASAP in mostra a Cappella Sant’Anna

Stabiese era una piccola bambina,
che ogni anno, dopo il ferragosto,
viveva in una chiesa piccolina,
che le affidava (dal 2010) l’autorità del posto.

La chiesa, abbandonata e fatiscente,
umida perché chiusa tutto l’anno,
da dicembre ospitava tanta gente,
fino a poco dopo capodanno.

Con l’aiuto dei suoi amici,
tutti volenterosi ed altruisti,
lavorava con enormi sacrifici,
per la gioia dei cittadini e dei turisti. Continua a leggere

Premio alla Cultura 2016

Ci pregiamo di comunicare che in occasione del Concorso Internazionale di Poesia “Premio Madonna dell’Arco”, tenutosi nella serata di ieri 7 maggio 2016, presso l’Ist. Comprensivo “Luigi Denza” di Castellammare di Stabia, al portale web liberoricercatore.it è stata conferita una targa di riconoscimento (offerta dall’avv. Greco della Latte Berna), con la seguente motivazione:

Premio alla Cultura al portale Libero Ricercatore“.

Premio alla Cultura 2016

Premio alla Cultura 2016

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Fontana borbonica ritornata alla luce (foto Gaetano Fontana)

La fontana borbonica della ferrovia

articolo di Maurizio Cuomo

Lunedì 21 marzo 2016, il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano giungerà in treno a Castellammare di Stabia, per presentare “Chi ha paura non è libero”, il suo libro sulla minaccia dell’Isis e del terrorismo. La presentazione del suo lavoro è prevista alle 17,30 presso il teatro Supercinema.

La venuta del Ministro, evento straordinario per una Castellammare ormai “dimenticata”, già da un paio di settimane ha messo in movimento la macchina organizzativa di chi vuol fare bella figura a tutti i costi (son serviti quasi 150.000 euro), ed il risultato non è tardato a venire: è stata ritinteggiata la facciata dell’ingresso della Stazione con installazione di telecamere di sorveglianza, ripulito un lungo tratto di binari, rifatti i wc e risistemato tutto ciò che possa capitare a tiro o meglio a portata di sguardo del Ministro.

Fontana borbonica ritornata alla luce (foto Gaetano Fontana)

Fontana borbonica ritornata alla luce (foto Gaetano Fontana)

Estremamente compiaciuti (ben vengano queste iniziative: personalmente inviterei il Ministro anche alle Terme, in Villa Comunale ed in tutte le aree cittadine abbandonate…), comunichiamo che durante i lavori di risistemazione è riemersa (ritornando alla luce) anche la fontana borbonica (di cui moltissimi concittadini, presumo, ne ignorino l’esistenza).

La fontana di cui sopra, oggetto da tempo del nostro interessamento,1 fino a qualche giorno fa, risultava essere, ricettacolo di spazzatura e interamente coperta dalla vegetazione spontanea. Per una prova tangibile di quanto appena detto invito a dare uno sguardo alla seguente galleria d’immagini! Continua a leggere

  1. nemmeno a dirlo, noi di liberoricercatore.it, in sede di riunione di redazione, tra le altre iniziative autofinanziate, avevamo paventato una possibile pulizia di questa aiuola, atta a restituire la perduta dignità al manufatto borbonico in essa ospitato

‘O Castiello di Francesco Palmieri

ʻO Castiello

     ( di Francesco Palmieri – da   “Suonne e ricordeˮ )

il castello 3 fronte

il castello

Mo dint’ a ll’aria canta ʻa Primmavera.

Tutto ʻo Faito ʻe verde s’ è vestuto.

ʻO cielo s’ è allùmmato, e p’ ʻa riviera

ʻe vvoce allere… ʻo mare è nu velluto. Continua a leggere

Interno Stabilimento Termale (coll. Carlo Felice Vingiani)

Castellammare: l’elogio ottocentesco

a cura di Maurizio Cuomo

Volendo ancora una volta evidenziare il “patrimonio” perduto, e ahimè, purtroppo sempre meno apprezzato offerto dalla nostra cara Castellammare di Stabia (patrimonio dimenticato e per alcuni versi, sconosciuto dalle giovani generazioni)… nella speranza si possa essere ancora in tempo a sensibilizzare cittadini e amministratori (la storia vissuta, illustra un tenore di vita distante anni luce dal “sopravvivere” dei giorni nostri),  a beneficio dei nostri lettori riporto uno spaccato di vita stabiese, tratto da “Le acque e il maestrale” (opera dello scrittore Piero Girace).

Interno Stabilimento Termale (coll. Carlo Felice Vingiani)

Interno Stabilimento Termale (coll. Carlo Felice Vingiani)

Qui l’estate viene soprattutto per gli albergatori, per i vetturini, i venditori d’acqua, i gelatieri, i barbieri e i caffettieri. Nessuno meglio di un vetturino o di un barbiere sa fare, credo, l’elogio di tutte le cose (aria, acque, boschi, colline, spiagge, cibi), che offre la ridente cittadina al forestiero; nessuno meglio di un vetturino saprebbe fare l’elogio dell’estate che scarica nelle strade e sulle spiagge la spensieratezza. Il vetturino, come il barbiere, come il venditore d’acqua, ha un vocabolario suo stranissimo, che raccoglie migliaia di termini magici e affatturanti. Nessuno meglio di lui sa competere con l’artista nel far sentire il sapore e la virtù di certe acque, nel far pregustare la dolcezza dei boschi e delle sieste pomeridiane, nel decantare con una semplicità che ha del suggestivo le colline che coronano Castellammare, le antiche ville gentilizie, le antichità e i ricordi del passato. Continua a leggere