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“Puliamo il Mondo” all’arenile di Castellammare

Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Una campagna di pulizia che comunica la necessità e la voglia di riappropriarsi del proprio territorio prendendosene cura, che segna il bisogno della gente di mettersi in relazione per tutelare gli spazi pubblici, prendendo coscienza che oltre a pulire, si dovrebbe imparare a non sporcare. L’azione dei volontari spazia dalla raccolta di cartacce, mozziconi e rifiuti di vario genere abbandonati nelle piazze, nei boschi, lungo i sentieri e sulle spiagge.

 Nell’ambito dell’iniziativa cittadina di “Puliamo il Mondo” tenutasi sabato 24 settembre 2011 nel tratto di arenile delimitato tra il Miramare ed il “Palazzo del Fascio” di Castellammare di Stabia, liberoricercatore.it ha prestato fattiva collaborazione mettendo in mostra 20 immagini d’epoca che ritraggono tale luogo dagli anni ’10 agli anni ’70 del 1900. La mostra espressamente richiesta dagli organizzatori: I.T.C.G Luigi Sturzo e G.E.N. di Legambiente è risultata opportuna per notificare ai tanti ragazzi intervenuti, la bellezza, la suggestione ed i trascorsi splendori del luogo. A seguire proponiamo una carrellata di foto ricordo dell’evento, gentilmente concessa dall’amico Pino Zurlo, al quale volgiamo un doveroso ringraziamento per aver messo a nostra disposizione la sua arte fotografica. Buona visione!

( Per visualizzare un maggiore ingrandimento è necessario cliccare sulle immagini )

Post fata Resurgo ( l’amara utopia )

 Carissimo Maurizio, scrivo per portare a conoscenza degli affezionati lettori di Libero Ricercatore, della protesta di don Ciro Esposito, parroco della Concattedrale di Castellammare di Stabia, il quale in questi giorni si è lamentato e ha protestato a mezzo stampa e televisione della mancanza d’attenzione da parte del Comune per il presepe che ogni anno viene allestito nel nostro duomo.

pastori

Una scena del Monumentale Presepe di Castellammare di Stabia

In poche parole don Ciro non chiede soldi o sussidi, ma solo attenzione per vedere inserito, e a giusta ragione, nel cartellone dei cosiddetti “eventi natalizi” anche la visita al presepe settecentesco, che purtroppo non è preso per nulla in considerazione, nonostante ci sia una sua richiesta indirizzata alle Autorità Comunali, che giace inascoltata ormai da due anni.
Mi sono tornati alla mente i pastori del duomo a grandezza naturale, vere e proprie opere d’arte, unici per stile e fattezza, da poco restaurati e patrimonio della Comunità stabiese.
Un parroco, in qualità di cittadino di Stabia, chiede solo attenzione per un qualcosa che dovrebbe essere normale: visitare il presepe della Cattedrale e comprenderne l’importanza storico/religiosa dovrebbe essere una priorità innanzitutto per il primo cittadino e poi per la stessa cittadinanza.
Oggi la protesta di don Ciro, purtroppo, si mescola fra incuria dell’Amministrazione e disinteresse degli stessi stabiesi, una miscela estremamente pericolosa che porterà alla sicura distruzione delle rimanenti nostre ricchezze, che secondo il mio personale parere, rimangono le uniche risorse buone che possono farci dire ancora: “Post fata resurgo”.
Cosa dire? Io so solo che don Ciro non riceve attenzione nonostante si trovi a pochi metri dal Comune, e che lo stesso assurdo trattamento è rivolto alla Reggia di Quisisana, agli Scavi di Stabiae e all’arenile stabiese, priorità anch’esse trascurate/ignorate da questa Amministrazione. E allora mi chiedo: Cosa si può fare? Nello sconforto più profondo e completo, propongo ai vertici della nostra Amministrazione, di istituire anche un Assessorato all’Utopia, una nuova figura, dove tutte le richieste saranno ascoltate e, con un po’ di fantasia, forse anche soddisfatte.
E in questo quadro desolante, partendo proprio dalla più amara utopia… vi abbraccio ed invio un caro saluto a te e a tutti i frequentatori di liberoricercatore.

Enzo Cesarano

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia: città del Mediterraneo situata nel cuore del Golfo di Napoli. Magistralmente incastonata ai piedi del monte Faito, dove un tempo sorgeva l’antica Stabiae, gode della incantevole veduta panoramica sulle vicine isole di Capri e di Ischia. A pochi passi dalla storica Pompei (6 Km), dalla rinomata Sorrento (16 Km), dal celebre Vesuvio (15 Km) e dalla splendida Napoli (28 Km).

Castellammare di Stabia (Na)

Castellammare di Stabia (Na)

L’immagine indica la posizione geografica di Castellammare di Stabia.

 

Omaggio ai portatori di San Catello

( Il servizio fotografico dello stabiese Enzo Cesarano )

Un doveroso ringraziamento a Enzo Cesarano, nostro grande amico dalle mille risorse, che in data 18/01/2010, così scrive: “Caro Maurizio ti invio queste foto fatte da me in onore dei portatori di San Catello. In questi grandi e umili stabiesi c’é la forza e la pazienza della nostra cara Città, ti saluto calorosamente. Enzo”.

N.B.: le immagini possono essere ingrandite con un click!

Miracoli stabiesi ( Lettera aperta ai lettori )

Lettera aperta ai lettori

di Giuseppe Zingone

Caro cugino, quando ieri, martedì 19 novembre 2008 il caro Gigi Nocera mi ha contattato da Torino, stentavo a crederci.
Tu conosci il mio interesse per le cose sacre, ed in genere per la sacra teologia, avevo già sentito parlare di ubiquità, leggendo la vita dell’amato Padre Pio da Pietrelcina, oggi san Pio, ma addirittura constatare che una intera tua rubrica quella del “Sei stabiese se…” era miracolosamente apparsa sul CANALE STABIESE, ha del prodigioso.
Io personalmente avrei auspicato un intervento di Sua Eccellenza il mio amato Arcivescovo mons. C., il quale evidentemente da persona attenta, oculata e prudente, cosa che da sempre contraddistingue i grandi uomini della Santa Chiesa Cattolica, ha preferito, dall’alto della sua esperienza sul tema, soprassedere in quanto si trattava di un altro volgare tentativo di ingannare la vera Religione.
Il punto è, che secondo me un vero prodigio è accaduto sul serio, infatti a differenza della tua lunga serie di frasi con accanto i nomi dei relativi autori, in questa appariva si la lista, ma i nomi degli autori erano miracolosamente spariti.
Signore mio come può essere capitata una tal cosa? In ogni modo nel pomeriggio mentre riposavo comodamente sul divano ho avuto una visione: un omuncolo piegato, torto e truce davanti ad un video, un tasto Canc della tastiera tutto consunto e rovinato, un mouse che sembrava un topo vero; io sono certo fosse lui (il nostro pirata), intento a far sparire ogni traccia dalla lista del Liberoricercatore per farla apparire quasi identica sul sito del CANALE STABIESE.
Il fatto è che sul più bello mi sono svegliato, proprio nel momento in cui ero intento a rubare una stilla di sudore del filibustiere, cosa questa che mi avrebbe permesso tramite l’analisi del DNA di provare un tal furto al RIS dei Carabinieri; ma cosa vuoi i sogni svaniscono sul più bello.
Appena mi sono destato, però, ho pensato di scrivere al Prefetto per la Congregazione delle cause dei Santi Mons. J. S. M. affinché si potesse istruire subito almeno una causa di beatificazione, appena ne ebbi risposta il core non poteva far altro che palpitare a più non posso, ma ecco caro cugino quale è stata la risposta di questa sacra Istituzione:
“Carissimo fratello nella fede, grazie per averci fornito gli elementi che erano in suo possesso affinché si potesse istruire una tal Santa Causa, purtroppo i suoi dati risultano incompleti, in quanto, se l’evento non è attribuibile a Nostro Signore Gesù Cristo o a sua Madre o alla Schiera dei suoi Angeli e dei sui Santi, bisogna che nelle nostre sante mani giunga almeno un nome; infatti una delle prime condizioni delle sacre istruttorie è la paternità; e questa a Nostro parere non è presente o desumibile.
Carissimo fratello non avendo tali prove di Verità quello che possiamo concedervi è al massimo una CANNONIZZAZIONE, saluti sua Eminenza ecc… ecc…”.
Caro cugino non ti nascondo la mia profonda delusione, solo una causa di Cannonizzazione, per i profani (e per chi è incuriosito da tale termine) tengo a precisare che si tratta solo di un colpo di bastone aggiustato dietro la noce del collo, e sinceramente trovo sia una giusta ricompensa per un siffatto personaggio, in ogni caso è sempre meglio di una fustigazione dei piedi fatta in Pubblica piazza.
Ma toglierci una tale gioia, quali cittadini stabiesi attenti ad ogni forma di giustizia divina e terrena è un torto che il Buon Dio non potrà di certo perdonare.

Alla fine di questa esperienza è giusto tirare le somme:

-Pensare che una rubrica possa essere scomposta, sparire dal Liberoricercatore e materializzarsi su un altro qualsivoglia sito indica la mancanza di professionalità nonché l’ignoranza delle più semplici regole che vigono sul copyright (a tal proposito invito a leggere il Disclaimer di www.liberoricercatore.it), questa storia ha del paradossale oltre che rivelarsi ridicola a scapito di chi l’ha perpetrata.
– Fingere di non conoscere chi sia l’autore di un tal misfatto è GROTTESCO, vuol dire che in una rubrica seria e prestigiosa qual sembra il Canale Stabiese, vige la più completa anarchia, per cui chi prima si sveglia inserisce un qualsivoglia argomento nel sito senza tener conto dell’intera redazione o quasi di nascosto.
– Allo stesso modo sa di meschino, se l’intera Redazione non chiede Pubblicamente scusa al Sito al quale è stato sottratto il maltolto, perché lascia pensare ad un tacito accordo dell’intera REDAZIONE.
– In ogni caso anche se si trattasse della furbata di un singola zucca (vuota) è giusto che delle persone serie siano pronte a prendere le distanze, scusarsi per il maltolto ed allontanare una simile causa di sciagura dal proprio luogo di lavoro o di passione.
– Una ultima riflessione su tutta questa miserevole vicenda è questa: È vero che nella Home page del sito si dichiara esplicitamente che si tratta di un sito amatoriale ben lontano dall’essere ritenuto una testata giornalistica (e questa è una cosa saggia oltre a corrispondere alla più GENUINA VERITÀ), questo però non esime una intera Redazione dal documentarsi, secondo quelle che sono le più basilari regole del giornalismo fosse pure amatoriale, sulla veridicità di un fatto, o che l’argomento che si sta trattando non appartenga già a qualcuno, tutto ciò è superficiale e disdicevole.

A questo punto cosa dire…

Caro cugino le persone della nostra Città si dividono in tre specie:
1) Gli uomini seri, che cercano di fare cultura, fosse anche cultura popolare, solo per amore, per fortuna siamo ancora in tanti e questo a Gloria del Buon Dio;
2) Ci sono poi quei personaggi che occultano la cultura e preferiscono tenerla solo per sé, decidendo in tal modo di non donare nulla, a loro un po’ di Purgatorio farebbe più che bene!;
3) Ed infine gli ultimi, i più subdoli di Tutti, quelli del COPIA, INCOLLA, (e che non chiedono la relativa autorizzazione o la citazione), questi lugubri figuri degni dei romanzi di Stephen King, hanno dalla loro parte una schiera di tirapiedi ancor peggio di loro, gente che non chiede scusa, che ritiene lecito l’illecito, vero il falso, giusto l’ingiusto, a loro non c’è inferno che basterebbe.

Veniamo a te caro cugino:

Ma come ti è venuto in mente di creare un sito sulla Città di Castellammare di Stabia che è nettamente al di sopra a quello che è lo standard medio della rete sulla nostra Città?
Questo è un severo monito che ti faccio, in quanto sei un provocatore; hai mai pensato di metterti nei panni di chi naviga nelle professionali pagine del Liberoricercatore?
Se lo hai fatto allora non puoi fare altro che giustificare, questi colpi bassi degni solo della più recente pirateria somala.
Un sito così ben tenuto, continuamente aggiornato, ricco di contenuti inimmaginabili ai moderni cybernauti, cosa potrebbe provocare negli utenti se non invidia, collera, ira, impudenza, eh no… stavolta te la sei proprio cercata.
Ma come potevi pensare che tutto ciò sarebbe passato inosservato, quando ti scrive gente dal globo intero; sei un agitatore!
Il fatto che poi a fine mese pubblichi i dati dei contatti ricevuti nell’ultimo mese mi fa proprio arrabbiare, ma tu ci pensi che il liberoricercatore da solo riceve più contatti che tutti i siti di Castellammare messi insieme?
Una ultima cosa, sovversivo che non sei altro, quante volte ti ho chiesto per carità cristiana di donare anche agli altri qualcosina, si capisce tu ti appropri di tutte le novità in circolazione, lascia qualche briciola, un punto, un punto e virgola, ‘na fotografia stracciata, ‘na poesia incompleta, insomma da buon cristiano ricordati che è meglio dare, che ricevere!

In ultima analisi:

Quando capiremo TUTTI (Stabiesi) che è più ragionevole collaborare per il BENE comune di una Città, che sembra in rovina anche per il nostro comportamento piuttosto che esacerbarsi e coltivare il nostro piccolo orticello;
Spero inoltre che nessuno si senta offeso da questo ridicolo scritto anch’esso disdicevole, ma assolutamente veritiero! Un saluto a TUTTI Giuseppe Zingone.