Archivi categoria: Poetica Stabiese

Il Faito

Il Faito
( Nicola Amabile )

Come un gigante generoso e grande
che veglia vigile sulla Città, o Faito,
verdeggiante e austero t’ergi eterno
sull’incantato golfo di Stabia.

Il Faito maestoso

Il Faito maestoso

In dolce degradar di clivi
si stende il tuo verde manto
a specchiar gli alberi annosi
nel Tirreno azzurro.

Continua a leggere

Eduardo Martone (Poetica stabiese)

Mi piacerebbe inserire in rubrica un’altra delle mie composizioni. Complimenti ancora per l’ottima tenuta del sito. 

Eduardo Martone

Villa Comunale e Corso Garibaldi anni '50

Villa Comunale e Corso Garibaldi anni ’50

Serata d’abbrile

Ho 16 anni e passeggio da solo al buio per il lungomare di Castellammare; il cielo è stellato, la luna piena, una musica struggente fa da sottofondo ai pensieri, una coppia di innamorati cercano in un vicolo solitario un posto dove appartarsi, un grillo canta…..come può non iniziare la danza della fantasia?
La luna ha sempre intrigato l’uomo ed è con lei che comincia un colloquio intimo che dura poco tempo perché una nuvola chiara copre la luna, i piedi ritornano sulla terra e la realtà riprende il posto che per pochi minuti aveva prestato alla fantasia.

‘Nta ll’onne ‘e ‘stu mare ‘ncantato,
se specchiano stelle e lampare!
Ch’addore! Che cielo affatato!
… Che bella ch’è Castiellammare!

E chesta serata d’abbrile?
Che luna!…Che cielo stellato!
Pe’ ll’aria ‘na musica doce
‘o core me fa ‘ntennerì. Continua a leggere

‘O Castiello di Francesco Palmieri

ʻO Castiello

     ( di Francesco Palmieri – da   “Suonne e ricordeˮ )

il castello 3 fronte

il castello

Mo dint’ a ll’aria canta ʻa Primmavera.

Tutto ʻo Faito ʻe verde s’ è vestuto.

ʻO cielo s’ è allùmmato, e p’ ʻa riviera

ʻe vvoce allere… ʻo mare è nu velluto. Continua a leggere

Michele Schiavone

Invio in allegato un mio componimento su Stabia, degli anni che furono.

Distinti saluti.
Michele Schiavone

Marina di Castellammare di Stabia

Marina di Castellammare di Stabia

Stabia antica

L’odore di salsedine e di legno,
ti dava dell’estate la presenza.
Di sabbia ti facevi il tuo bel regno
e di bambino avevi l’innocenza.

Turisti con gli accenti più diversi,
bicchieri d’acqua pura hanno colmato.
Acqua di odori e gusti adesso versi,
in quelle terme vanto del passato. Continua a leggere

Nicoletta Cerchia

A seguire rimetto alla vostra attenzione “Alt!”, la composizione poetica della dott.ssa Nicoletta Cerchia, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere in occasione di Aperiterme 2.0, evento ideato e organizzato dal mio caro amico Nicola Pede. L’anziana dottoressa ormai in pensione, accompagnata dal figlio (rientrato appositamente da Roma), portò al seguito questa sua poesia per testimoniare il suo attaccamento alle Terme di Castellammare di Stabia, dove ebbe modo di lavorare diversi decenni fa. L’amabile donna, nella piena convinzione, spiegò, che le Acque stabiesi, risorsa unica, sempre e comunque troppo poco valorizzata, potrebbero fungere da eccellente volano turistico, per dare nuovo slancio all’economia stabiese, ormai ferma da anni.

Maurizio Cuomo


Le acque di Stabiae (foto Ricomincio da Tre - Antiche Terme di Stabia)

Le acque di Stabiae (foto Ricomincio da Tre – Antiche Terme di Stabia)

Alt!

Umane genti afflitte e sofferenti,

fermatevi e leggete questi versi!

Le cure qui non sono soldi persi,

ma fonte di salute e di piacer.

Continua a leggere