A cura di Corrado Di Martino
il 25 maggio 2019, sarà varata nella nostra città, il Trieste, un nave Landing Helicopter Dock (LHD). Suo impegno principale sarà quello del dislocamento di personale, merci e veicoli, e nel loro trasbordo a terra, in aree non attrezzate con l’impiego di battelli di vario genere (incluse le piccole unità da sbarco Landing Craft Mechanized ‘LCM‘) con portata di carico fino a 60 tonnellate. Almeno quattro di queste imbarcazioni, possono essere varate in mare, e successivamente riprese a bordo, col l’ausilio di un bacino allagabile presso la poppa della nave.
Il Trieste, potrà essere adibito anche al trasporto di militari e veicoli annessi, oltre che di apparati logistici. Nell’ambito di impiego civile, potrà servire:
al Supporto Sanitario e Ospedaliero
Sarà base per operazioni di soccorso con elicotteri e imbarcazione di dotazione organica
Potrà ospitare a bordo fra personale specialistico o generico fino a 700 soggetti, più un uguale quantità di container attrezzati per l’abitabilità.
Dislocherà e sbarcherà all’occorrenza personale e mezzi di soccorso su ruote o cingolati
Erogherà acqua potabile, prodotta dai dissalatori di bordo o fornita da depositi nave.
Distribuirà di 2000 Kw di potenza elettrica a terra, erogata attraverso unità di conversione e distribuzione in container.
Insomma ancora una volta la Storia della Marina Militare Italiana passa dal Cantiere Navale di Castellammare di Stabia