Foto-reportage della visita dell’Amerigo Vespucci

Foto-reportage delle visita dell’Amerigo Vespucci

di Corrado Di Martino 21-ottobre-2018

Amerigo Vespucci e la pietra di Ercole

Oggi sabato 20 ottobre 2018, la nave scuola Amerigo Vespucci è ritornata a Castellammare di Stabia. Proveniente da Ravenna, dove si è conclusa la campagna d’istruzione 2018 e quindi dalla ‘Naples Shipping Week‘ e dalla edizione della ‘Barcolana‘ numero 50, è rientrata nel porto natio, per ricevere il premio stabiesi illustri conferitole dal Rotary Club di Castellammare di Stabia, un premio che riconosce e promuove le eccellenze stabiesi nel mondo. Il Comandante Capitano di Vascello Stefano Costantino, ha ricevuto dalle mani dell’attuale Presidente del Rotary stabiese, Francesco Di Somma, l’ambito riconoscimento. Alle 10.55 di domenica 21 ottobre 2018, il vascello è ripartito in direzione La Spezia, arrivando nel porto di sede alle 10.44 del 23 ottobre.

Amerigo Vespucci in navigazione

In una splendida mattinata di sole, i nostri reporter a bordo del Supernova 5.5 di Mario Arianna, si sono recati al largo di Capri, per dare il giusto benvenuto alla nave più della del mondo.

Brevità storiche

Lo storico  veliero, il vascello per antonomasia, fu costruito a Castellammare di Stabia e varato il 22 febbraio del 1931, madrina del varo fu la N.D. signorina Elena Cerio, figlia diciannovenne del colonnello del Genio Navale Oscar Cerio, direttore al tempo del cantiere navale di Castellammare di Stabia. Il vascello, gemello del Cristoforo Colombo appena più piccolo, entrò in servizio effettivo per la Regia Marina il 26 maggio 1931. Vespucci e Colombo formavano la  “Divisione Navi Scuola” al cui comando era l’Ammiraglio Cavagnari. Il 15 di ottobre del 1931, a Genova ricevette la Bandiera di Combattimento, donata dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia di Genova. Progettata, come il Colombo, sull’idea di Felice Sabatelli progettista del Monarca, è una Nave a Vela con motore ausiliario; “armata a a Nave”, ovvero con tre alberi, verticali, più il bompresso. Trinchetto, maestra e mezzana, sono corredati di vele quadre, vele di taglio, i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, la vela quadra più grande dell’intero vascello, dotata di boma e picco, sulla mezzana.

Foto gallery

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *