Il Gesu’ morto e san Catello

Sapendo che amo tutto ciò che riguarda Castellammare, qualche giorno fa, il mio amico Massimiliano Greco, mi ha fatto dono di una litografia di fine Ottocento (prodotta dalla stamperia Apicella di Napoli, di San Biagio dei Librai).

La suddetta, rappresenta Gesù morto, che sale al cielo fra le braccia del Padre sorretto dallo Spirito Santo (la Santissima Trinità) e da due angioletti, ai cui piedi ci sono: a sinistra, la Madonna Addolorata e a destra San Catello.

La stampa (in origine monocromatica), incollata su un pezzo di compensato, appartenuta al padre di Massimiliano, il caro don Antonio Greco (famoso maestro presepista stabiese).

Una vecchia stampa e amici

Una vecchia stampa e amici

Purtroppo non conosco bene la storia di questa stampa e di come sia arrivata a noi. Parlandone con il mio amico, Umberto Cesino, gli chiesi: “Maestro, ma è possibile pitturarla? Lui di tutta risposta, mi disse: “Fammela visionare e poi valutiamo se è possibile un po’ di restauro”.

Per ulteriori approfondimenti telefonai al mio amico Peppe Zingone al quale riferendo l’accaduto paventai l’idea di acquerellare la stampa, ma egli mi rispose che sarebbe stato meglio lasciarla in bianco e nero per non “alterarla”.

Operata un’analisi approfondita, il maestro Cesino ritenendo possibile il restauro è riuscito a riportarla al suo antico fascino e a far risaltare al meglio i personaggi, acquerellandola magnificamente,  grazie al sapiente uso dei colori.

A lavoro effettuato, i giudizi su di essa sono stati variegati, l’amico Zingone è rimasto della sua idea che bisognava lasciarla così, mentre secondo altri amici come Gaetano Fontana e Maurizio Cuomo, il restauro e l’aggiunta del colore hanno donato un aspetto più incisivo e lo splendore perduto.

Una vecchia stampa e amici

Una vecchia stampa e amici

Morale: proprio quando non te lo aspetti, nel bel mezzo di una caldissima estate, una stampa di fine Ottocento (commissionata per devozione da un nostro concittadino, a un artigiano di S. Biagio dei librai), è riuscita (l’immagine ha più di 120 anni) a rinverdire e a consolidare gli interessi storico-artistici di un gruppo di cari amici stabiesi.

Enzo Cesarno

Un pensiero su “Il Gesu’ morto e san Catello

  1. Massimiliano Greco

    Se posso esprimere il mio parere, preferisco questa versione.
    Bravo Enzo per l’idea e bravissimo Umberto per l’uso sapiente dei colori.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *