a cura di Maurizio Cuomo
Giuseppe Cosenza, all’anagrafe Giuseppe, Luigi, Adolfo Cosenza, nacque a Castellammare di Stabia il 18 settembre 1860, da Don Francesco Cosenza e Donna Teresa Calvanese, coniugi domiciliati nella cinquecentesca strada Coppola.
La famiglia di salde origini borghesi, benestante sin dal secolo XVII per la gestione di alcune cave di calce, apparteneva a quella classe emergente che costituì il nerbo della borghesia del nascente stato unitario. Si pensi che il nonno (paterno) Pasquale, fu Sindaco di Castellammare di Stabia dal 1852 al 1855.
Dopo aver compiuto gli studi liceali si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli, e successivamente anche in Lettere. Si interessò subito di problemi archeologici, tanto che nel 1890 pubblicò l’opera che lo segnalò all’attenzione della cultura napoletana: Stabia. Memorie storiche ed archeologiche.
Per i suoi studi e ricerche, con decreto del 16 aprile 1896, fu nominato Regio Ispettore per la conservazione dei monumenti e gli scavi d’antichità. Insuperabile un suo studio del 1898 sulla Grotta paleocristiana di San Biagio.
Morì a Castellammare il 15 aprile 1910. La sua città natale, con Delibera di Consiglio unanime del 18 settembre 1912, gli intitolò l’antica strada Starza. Il 28 giugno 1984, con Decreto n. 4/84 il Provveditorato agli Studi di Napoli, delibera che la II Scuola Media Statale “Bonito” di Castellammare di Stabia, venisse intitolata in memoria di Giuseppe Cosenza.
Notizie tratte da:
Atto di nascita e Delibera del Provveditorato agli Studi di Napoli.
“Castellammare di Stabia: luogo d’arte cultura e tradizioni”, Giuseppe D’Angelo. Eidos 1997.
“Ricordando Giuseppe Cosenza”, a cura di Giuseppe D’Angelo. 1985.
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