Il Caffèaos di Villa Acton
di Giuseppe Zingone
La bellissima Villa Pellicano per molto tempo residenza di Sir John Acton a Castellammare doveva essere un luogo eccezionalmente sfarzoso. Rimandiamo allo scritto Villa Acton, dell’Abate Sacco. Mi ero già chiesto, un po’ nostalgico, come potesse apparire agli occhi dei visitatori la Villa del Generale, il più temuto dei suoi tempi, per riprendere alcune delle parole di Pietro Colletta nel nostro Puzzano e l’isola di Revigliano.
E non possiamo far a meno di citare sia Colletta che Sacco perché il primo ne traccia un sintetico ma elegante profilo: “(Acton) ornato di fresca gloria nell’impresa di Algeri, con fama di esperto in arti marinaresche e guerriere, imprendente, operoso“. “era nelle opinioni e nel fatto ministro primo e solo, potente quanto re; ma più venerato e temuto del re Ferdinando, che spensierato imbestiava nei grossi diletti della vita“.1
L’altro ci riferisce oltre che della casa il suo meraviglioso Giardino: “Nel recinto di questo stesso vago Casino vi sono due be’ giardini di agrumi; due fruttiere l’una a Settentrione e l’altra a Mezzogiorno; due Boschetti d’alberi di Castagne, in uno de’ quali vi è una Loggia un Cafeaos“.2
Se vi siete chiesti come fossero questi Cafeaos3ed in particolare quello di villa Acton a Castellammare, eccovi esauditi grazie a questo straordinario spaccato della vita nobiliare del tempo, opera di Ducros:
Ladispoli 5/Maggio/2018
Note:
- Pietro Colletta, Storia del Reame di Napoli dal 1734 sino al 1825, Le Monnier 1846, vol I, pag. 122 e 125. ↩
- Abate D. Francesco Sacco, Dizionario Geografico Istorico Fisico del Regno di Napoli, Tomo III, Napoli MDCCXCVI, pag. 168-170. ↩
- “CASÍN DA CAFÉ, Casina o Casino, Casina o Casino da caffè (non Caffeaos che a ragione l’Ugolini chiama parola da fare spiritare i cani) Edifizio nel quale si beve il caffè. Nelle ville si colloca nei giardini, e gli si dà forma di tempietto, di anticaglia rovinosa, di edifizio cinese, gotico ec. Anche in Genova non mancan coloro che dicon volontieri Caffeaos o Cafféaus: perché non dire Casin da caffè, come s’ode spesso dire dal volgo?”. In Padre Angelo Paganini, Vocabolario domestico genovese-italiano, Genova 1857, pag. 92. ↩