Il ricordo di mio fratello Gigi

Ricordo di mio fratello Gigi

di Alba Nocera

Ero piccola. Diciotto anni meno di lui. Un fratello un po’ anche papà. Protettivo, a volte severo ma intenzionato a farmi crescere sulle sue orme. Amare la lettura. Il teatro. La musica. Il suo primo regalo fu un libro. Avevo undici anni: Robinson Crusoe, poi man mano I ragazzi della via Pal e poi sempre un po’ più impegnativi. Il primo disco: Mascagni. Quell’Intermezzo dell’amico Fritz ascoltato insieme mille volte!
Durante l’età della scuola era lui che mi aiutava a fare i compiti e qualche volta si innervosiva se non ero molto precisa e ordinata.
Sempre mi spiegava perché bisogna stare dalla parte dei più sfortunati, dei più bisognosi. La sua grande generosità ha gettato un seme che ho cercato di raccogliere e fare mio.
Rimpiango tutto di lui. Anche le cose che mi irritavano. Tutto. Perché ora capisco che il suo vantarsi altro non era che il giusto riconoscimento per un uomo che, pur di estrazione modesta, era riuscito a diventare colto, con mille interessi e con un cuore sensibile e pieno d’amore verso il prossimo. Mi manca tantissimo!

Partito d’Azione, Unione Piemontese

Pubblicato in occasione del centenario della nascita di Gigi Nocera 1923-2023


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