In ricordo di don Michele Di Capua

Profondamente colpito per la sua prematura scomparsa, dedico con affetto e gratitudine questa pagina a don Michele Di Capua, parroco dell’Annunziatella. Uomo schietto, che non amava far giri di parole… forse burbero alla vista di chi non lo conosceva approfonditamente, era diretto e franco di cerimonie, ma sapeva farsi amare per come era. Chi ha avuto il piacere di conoscerlo può solo dirne un gran bene… era una persona semplice, giusta e buona e di certo mancherà alla nostra Comunità. Caro don Michele, grazie infinite per i tuoi insegnamenti; che nostro Signore ti abbia in Gloria!!!

Maurizio Cuomo

don Michele Di Capua parroco dell'Annunziatella

don Michele Di Capua parroco dell’Annunziatella

Il caro ricordo di Gennaro Quagliarella

E’ sempre straziante ricordare una persona amata a poco tempo dal suo ritorno alla casa del Padre.
Carissimo don Michele, hai lasciato un vuoto incolmabile nella mia vita, ma immagino in tutte quelle persone, uomini e donne, ma soprattutto giovani che hanno avuto la fortuna di incontrarti sulla loro strada.
La mente vola indietro nel tempo per ricordare il nostro primo incontro, ero da poco venuto ad abitare all’Annunziatella a causa del terremoto, che mi aveva sradicato dal mio centro antico per portarmi in quel quartiere allora periferico e con pochi servizi. Eri un omone grande e grosso e al primo impatto incutevi timore, ma era solo impressione. Eri un gigante buono dal cuore tenero. Amavi i giovani e noi giovani amavamo te. Quante gite insieme, quanti campi-scuola, quante celebrazioni eucaristiche vissute insieme a te. Siamo cresciuti sotto la tua ala protettrice e il tuo vocione era inconfondibile, i tuoi scappellotti erano carezze e sprono a risollevarci e ad affidarci al Signore.
Quanta strada ho percorso insieme a te, ora sento il cuore in gola perché mi accorgo che mi manchi già tanto. Mi hai portato con mano sicura verso l’amore di Dio padre, in fondo era quello che ti interessava di più del tuo gregge dell’Annunziatella, portare tutti a Cristo.
Quante sere in sacrestia per risolvere gli svariati problemi del quartiere, eri una capa tosta, tanto la finivi quando riuscivi ad ottenere qualcosa di buono per il quartiere. Quante lotte hai fatto. Se oggi l’Annunziatella e la parrocchia sono quello che la gente vede è per merito tuo.
Ora soltanto capisco che ero un privilegiato, un amato dal Signore: avevo te nella mia vita, un faro luminoso a cui rivolgersi nei momenti difficili, ma anche di gioia condivisa. Hai benedetto le mie nozze e mi hai reso felice con la tua presenza; hai battezzato i miei figli e li hai eucaristizzati. Pensavo spesso al giorno in cui avrei festeggiato i miei 25 anni di matrimonio con te testimone di quel momento.
Hai speso la tua vita per la nostra comunità, la tua comunità, e quando hai capito che forse ti venivano meno le forze, con dolore si, ma con coraggio hai deciso di lasciare la guida della comunità affidatati nel lontano 1979 dal venerato mons. Zama. Noi non l’abbiamo capito subito, ma solo ora mi è chiaro che la tua sofferenza doveva essere balsamo per l’intera comunità dell’Annunziatella. Grazie al tuo letto di sofferenza ora ci sentiamo tutti un po’ orfani, ma orgogliosi di essere stati figli prediletti della grazia del tuo ministero sacerdotale.
Caro don Michele ci hai lasciato in punta di piedi, in silenzio, ho avuto la grazia di vivere tutto il tuo calvario e quando venerdì scorso sono venuto a casa tua a farti visita i tuoi occhi hanno trafitto il mio cuore, mi hai fatto capire che eri pronto a riprendere il viaggio e ritornare in cielo per godere la gioia senza fine dell’amore di Dio.
Ora sei lì con Lui e soprattutto con la tua adorata mamma che tanto amavi, era qui sulla Terra il tuo Angelo.
Ora che sei nella gloria dei Santi prega per tutti noi e noi qui pellegrini sulla terra pregheremo per te.

Grazie di cuore don Michele. 
Grazie signore Gesù per avercelo donato.

Gennaro

Un pensiero su “In ricordo di don Michele Di Capua

  1. Gianni Angellotti

    Sono profondamente d’accordo con le parole di Gennaro.
    Mi sento solo di aggiungere un pensiero di speranza, don Michele aveva un sogno rimasto ancora irrealizzato: vedere l’inizio dei lavori per il centro di sociale parrocchiale.
    Un luogo per togliere ragazzi dalla strada con spazi e campi da gioco polivalenti, un posto per saloni parrocchiali per le catechesi, un punto di ritrovo per adulti e anziani.
    “La vita non è tolta ma trasformata”… che la tua morte, caro don Michele, possa essere utile a smuovere le amministrazioni locali non concrete… il progetto è pronto e i fondi sono stanziati manca soltanto l’esecutività.
    È così il tuo non sarà solamente un ricordo di chi come noi ha avuto l’onore di starti accanto e conoscerti, ma un dono per tutti.

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