Albericidio, ossia uccisione di un albero, chi e perché compie un gesto così odioso?
Castellammare di Stabia è una città con molti problemi e gravi disturbati sociali, che si evidenziano in alcuni episodi di inspiegabile inciviltà. Alcuni mesi fa, ad esempio, comparve sulla spiaggia antistante la villa comunale una gallina impiccata. Oggi, nella stessa zona, in una traversa del centralissimo Corso Vittorio Emanuele II, nel vicoletto “Giovan Battista Filosa”, si assiste ad un altro incredibile atto vandalico a cui è difficile dare un senso. Si tratta di un albericidio, ossia l’uccisone di un albero. La vittima è un piccolo olivo piantato in una delle fioriere che adornano il vicoletto.
L’assassinio è stato particolarmente efferato. L’albericida usando una lama affilata, con sadico incedere, ha provveduto a scortecciare meticolosamente l’albero, condannandolo così ad una morte atroce. L’assurdo episodio, avvenuto tra l’indifferenza generale, è l’emblema di una città che non cura per niente il verde pubblico, molti lettori ricorderanno la morte di centinaia di piante lasciate seccare per mancanza d’acqua nella calda estate 2010, in quell’occasione la colpa fu della Pubblica amministrazione che dimenticò di innaffiarle.
Ferdinando Fontanella
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