La caserma “Cristallina”
articolo del dott. Tullio Pesola
Imboccando via B. Brin, dopo esserci lasciati alle spalle piazza Amendola, quel considerevole slargo conosciuto per i due grandi colossi della nostra Città, le Terme ed i Cantieri Navali, e percorso appena un breve tratto, notiamo sulla nostra sinistra una struttura che un tempo si ammantava di un particolare fascino di cui oggi solo a pochi, purtroppo, è dato custodire un pallido e flebile ricordo: la caserma “Cristallina”.
Concordo, ovviamente, con quanti ritengano alquanto strano che un tale complesso possa essere stato identificato nel tempo con un nome decisamente insolito. In linea di massima, infatti, tali assetti vengono dedicati alla memoria di persone che si siano distinte in eventi particolari, persone alle quali sia stata conferita un’onorificenza a riconoscimento di meriti straordinari. Per capire, quindi, cosa abbia spinto in tal senso coloro che ne furono gli artefici, bisogna risalire a quando tale edificio, prima che prendessero ad alloggiarvi marinai ed ufficiali della Marina Militare, era adibito ad altra funzione, ovverosia a quello di una cristalleria, che affonda le proprie radici in epoca borbonica. Non avendo chiare notizie in merito, mi fa piacere pensare che per svariati anni in tale complesso ci si sia dedicati all’arte del vetraio visto come maestro di forgia di una materia viva, calda… (Continua a leggere)
Come sempre bellissimi articoli che ci ricordano la nostra Stabia. Peccato che, oggi, quella caserma sia un rudere in una zona ad alta densità turistica. Possibile che non ci sia un progetto per rivalutarla. Non so, un albergo, un B&B gestito dal comune con relativi introiti per la città….