Panorama e Squadra nel Porto

La flotta Inglese a Castellammare

La flotta Inglese a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Panorama e Squadra nel Porto

Panorama e Squadra nel Porto, Collezione Giuseppe Zingone

Tra le centinaia di cartoline che ritraggono la nostra città senza ombra di dubbio quelle più affascinanti sono quelle che ingenerano interrogativi in chi le osserva, quelle con particolari oramai scomparsi, quelle (le più rare) che spingono il collezionista ad una continua investigazione.

Il fascino del bianco e nero è grande, ma fortemente limitato, tanto che molti editori già ai primi del Novecento (e anche prima per le stampe acquerellate) predisposero la loro colorazione, nel tentativo di rendere quanto più reali le produzioni fotografiche (xilografiche) in un’epoca ancora tanto lontana dalle stampe a colore.

È per questo motivo che vogliamo porre l’attenzione del lettore su una cartolina che da sempre ha suscitato il nostro interesse e credo anche di molti lettori e curiosi, tanto che un piccolo preambolo, sotto forma di interrogativo era già apparso su Liberoricercatore qualche anno addietro, nella rubrica Lo storico risponde curata dal professor Giuseppe D’Angelo e datata 13 ottobre 2007, il quesito fui proprio io a porlo:

Domanda: In una nota cartolina di Castellammare veduta dal Castello è visibile una squadra di navi nel nostro porto; si tratta della squadra italiana della marina o di quella inglese e se inglese, cosa ci faceva a Castellammare? Anticipatamente ringrazio. Giuseppe Zingone.

Risposta: Io so questo: nel 1880 fu varata a Castellammare la nave “Italia” alla presenza di re Umberto I. Erano presenti al varo: la squadra navale inglese e quella italiana. Comunque in occasione di vari importanti alla presenza del Re, spesso era presente la squadra italiana. La presenza di squadre navali in rada è da collegare sempre con vari importanti di navi da guerra. Questo so. Per quanto riguarda in particolare la foto, poiché non é certa la data in cui è stata scattata, è impossibile accertare se si tratti della squadra navale italiana o inglese. Cordialità, prof. D’Angelo.

1876 - Duilio (Corazzata) Collezione Fontana

1876 – Duilio (Corazzata) Collezione Fontana

A distanza di oltre un decennio, credo di essere riuscito a rispondere al mio stesso quesito, (almeno su quel: “Cosa ci faceva a Castellammare” grazie ai cataloghi informatici che sempre più condividono il loro materiale d’archivio, e da approfondimenti e curiosità personale che mi hanno spinto a sempre più approfondite ricerche.

Per rispondere dunque, in modo semplice e definitivo al quesito, bisogna necessariamente allargare i nostri orizzonti, e parafrasando una frase del team di Liberoricercatore, affermare che la “Grande storia è passata per Castellammare”.1 In relazione alla cartolina bisogna aver presenti le dinamiche di espansione coloniale di fine Ottocento ed inizi Novecento, delle maggiori potenze europee, nonché gli eventi che portarono alla Grande Guerra.

L'Impero Austro-Ungarico e l'Europa nel 1914

L’Impero Austro-Ungarico e l’Europa nel 1914

La marina Inglese, anche attraverso le sue navi commerciali, conosceva bene le coste del Regno delle Due Sicilie, già Nelson aveva combattuto a fianco dei russi nel nostro golfo, per restituire a Ferdinando IV, quel regno abbandonato durante il periodo della breve Repubblica napoletana e successivamente nella parentesi francese, la quale relegò il Borbone in Sicilia e gli inglesi a Capri. Gli interessi e le alleanze tra i vari stati crearono nuovi assetti nella geografia fisica e politica dell’Europa e con la disfatta del Regno delle Due Sicilie e di Francesco II, terminò l’epoca dei Borboni ed iniziò quella dei Savoia, alla quale anche gli inglesi contribuirono.2

Richter & Co., Napoli cartolina pieghevole tripla Panorama dal Grand Hotel Quisisana La flotta britannica nella baia di Castellammare (giugno 1900)

Richter & Co., Napoli cartolina pieghevole tripla, Panorama dal Grand Hotel Quisisana, La flotta britannica nella baia di Castellammare (giugno 1900)

Facendo un ulteriore passo indietro, bisogna ricordare che dopo la caduta di Napoleone Bonaparte a Waterloo nel 1815, la Gran Bretagna, costruì nuove intese e fitti rapporti con la Francia, che perdurano ancora ai nostri giorni. Anzi nel 1904, conclusero un’alleanza il cui scopo era quello di evitare l’espansione di Russia e Germania.3

Il 12 Giugno 1867, la già potente Austria si riunisce alla monarchia ungherese e tenendo insieme tanti altri piccoli stati va a costituire l’Impero Austro-Ungarico, il secondo per grandezza dopo la Russia. Questo nascente impero aveva suscitato non poche perplessità e timori nelle altre potenze europee, per di più i suoi più importanti porti come quello di Trieste, Fiume e Pola le davano la possibilità di espandersi attraverso l’Adriatico nel Mar Mediterraneo. Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento la marina austro-ungarica costruì diverse navi da guerra che andarono a comporre una vera e propria flotta militare.

L'insieme dei territori che formarono l'impero Austro Ungarico

L’insieme dei territori che formarono l’impero Austro Ungarico

Nel 1914, in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, esplose la prima guerra mondiale, dovuta a un complesso sistema di alleanze tra gli Stati europei, che vide schierati da una parte le potenze centrali, Austria-Ungheria, Germania, Impero ottomano e Regno di Bulgaria, dall’altra quelle occidentali Francia, Regno Unito e Italia e la Russia.4

Le nostre conclusioni pur tenendo conto di uno  fattivo scambio di cortesie tra la marina inglese e quella italiana in occasione dei vari delle nostre navi militari, di parate e di esercitazioni, non può non lasciarci perplessi per l’eccessiva presenza di questa flotta nelle nostre acque. Inoltre è facile cogliere l’intento principale della flotta britannica nel mediterraneo, si trattava di pura intimidazione rivolta all’impero austro-ungarico. La Gran Bretagna, in tal modo, palesava che (se anche lontana a livello fisico) con la propria potenza bellica, avrebbe potuto colpirli in ogni dove, in ogni momento, fosse anche nel cuore del loro territorio nazionale.

Ecco alcuni documenti tratti dal Corriere della Sera, tra fine Ottocento e inizi del Novecento, la cui lettura palesa la presenza continua della flotta inglese nel Mediterraneo, presenza che va ben oltre i rapporti di reciproca stima e amicizia tra Italia e Gran Bretagna:

Corriere della Sera 17 e 18 Giugno 1896

Squadra inglese 1896

Squadra inglese 1896

Corriere della Sera 23 e 24 Agosto 1898

Squadra inglese 1898

Squadra inglese 1898

Corriere della Sera 20 Giugno 1900

Squadra inglese 1900

Squadra inglese 1900

Corriere della Sera 14 Luglio 1901

Squadra Inglese 1901

Squadra Inglese 1901

Corriere della Sera 7 Maggio 1902, Squadra inglese e americana

Squadra inglese e americana 7 maggio 1902

Squadra inglese e americana 7 maggio 1902

Corriere della Sera 27 Gennaio 1903

Squadra inglese 1903

Squadra inglese 1903

Corriere della Sera 22 Giugno 1904

Squadra Inglese 1904

Squadra Inglese 1904

“La grande storia” passa ancora oggi per Castellammare, (forse siamo noi a non coglierla). Il nostro cantiere navale domani 25 Maggio 2019, permetterà ai cittadini stabiesi di godere del varo della nave Trieste, che andrà in forze come accadeva un tempo alla nostra Marina, alla presenza dell’attuale Capo dello Stato Sergio Mattarella. Ironia della sorte, Trieste un tempo possedimento austriaco (sin dal 1382), divenne nel 1920 città italiana proprio dopo la Grande Guerra, con il trattato di Rapallo.

Nave Trieste sullo scalo a pochi giorni dal varo

Nave Trieste, sullo scalo a pochi giorni dal varo

Articolo terminato il 24 Maggio 2019


Note

  1. È proprio la pagina Liberoricercatore di Facebook a far girare l’anteprima (a livello cittadino) del ritrovamento del Giovanni dalle Bande nere (il 9 Marzo 2019, alle ore 22:15) vicino all’isola di Stromboli, affondato il 1 Aprile 1942, da un sommergibile britannico.
  2.  La Mediterranean Fleet era considerata il fiore all’occhiello della Royal Navy, una flotta sorta con l’esplicito compito di tutelare gli interessi dell’Impero britannico nel Mediterraneo e di proteggere le colonie inglesi dell’emisfero orientale.
    Essa aveva a disposizione le basi di Gibilterra, tuttora possedimento inglese ed Alessandria d’Egitto.
    Il quartier generale della flotta inglese del Mediterraneo fu Malta dal 1814 al 1930. Infatti l’isola di Malta fu volontariamente ceduta nel 1814 dal Regno delle due Sicilie suo alleato contro i Francesi, durante le guerre napoleoniche. Il termine  Commander in Chief of the Mediterranean risale al 1665, e la flotta è stata disciolta nel 1967.
  3. Alcuni storici hanno suggerito che tra il 1688 ed il 1815 Gran Bretagna e Francia siano state nemiche naturali nel periodo conosciuto come Seconda guerra dei cent’anni, per l’egemonia sui mari e sulle nuove colonie da acquisire.
  4. Leggi anche: I cantieri di Castellammare alla vigilia della Grande Guerra.

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