Il filmato che si presenta oggi, conclude l’intervIsta realizzata con Salvatore Palomba, soldato pluridecorato, deportato dopo l’8 settembre del 1943 in un campo di concentramento. La crudeltà della guerra e della prigionia stessa, la lontananza da casa, le privazioni, i sacrifici, gli stenti, spesso velano la conversazione di Salvatore di dolorose lacrime.
Ricorda i compagni lasciati sul campo, le punizioni, il freddo la fame, la lunga strada del ritorno a casa; la generosità di chi, anche per pochi chilometri, lo accompagnò, nel suo lungo viaggio verso l’Italia del Sud. E’ impressionante, apprendere, come siano radicati certi episodi, nomi di luoghi e persone, nella ferrea memoria di Salvatore Palomba; tutto è fermo nella sua mente, tutto ricorre, incessantemente, nei suoi incubi, la notte. Alta si alza il suo grido d’esortazione: -mai più la Guerra, mai..!-