La Madonna del Carmelo dell’ex monastero della Pace di Castellammare di Stabia
articolo di Maurizio Cuomo
La recente notizia del crollo parziale del sottotetto della chiesa di S. Maria della Pace, evento causato dallo stato di totale abbandono in cui oggi versa la chiesa con annesso Monastero, ahimé chiusi da anni, mi ha riportato alla mente il ricordo di quando ebbi modo di effettuare con mio cugino Giuseppe Zingone, alcune esplorazioni in loco.
Sul finire degli anni ’90, la curiosità e la passione per il fascino antico, ci spinse ad esplorare a più riprese, l’antico monastero della Pace, situato nel cuore del centro antico di Castellammare di Stabia. Lo esplorammo in lungo e in largo: dal campanile, fino ad arrivare agli ambienti sotterranei (alcuni dei quali adibiti alla men peggio a deposito per accatastare vecchie e dismesse attrezzature comunali) con mio cugino Giuseppe, ebbi modo di apprezzare ciò che rimaneva di due affreschi (probabilmente molto antichi). Di essi ricordo con particolare piacere la bellissima Madonna del Carmelo (1700?), con ogni probabilità “nascosta” (non me ne spiego i motivi, forse per preservarla?) e poi riemersa, in seguito al parziale abbattimento di una porzione di parete interna ad una nicchia espositiva (si noti nella foto a seguire lo spesso strato di tufo che la ricopriva).
La Madonna con il bambino, attorniata da angeli, seppur al buio sembrava risplendere di luce propria, non nego la difficoltà che ebbi nel fotografarla, foto che per grazia di Dio riuscii a fare con la mia vecchia reflex, armato di santa pazienza e con l’indispensabile ausilio del cavalletto.
In fase di approfondimento di ricerca appresi poi grazie ad alcuni scritti dello storico Giovanni Celoro Parascandolo1, che detto monastero fu fondato il 10 febbraio 1542 dai confrati della Chiesa dell’Annunziata al molo che lo eressero per il decoro della città e per l’incremento della religione. Questo luogo di culto era sotto la regola carmelitana, di stretta clausura e raccoglieva donzelle di nobile famiglia. In fase di approfondimento di ricerca, dallo stesso ricercatore stabiese, apprendiamo inoltre che il monastero fu abolito alla soppressione degli ordini religiosi e le monache andarono ad abitare la proprietà Pagano sulla fontanella del Cognulo ed ivi costituirono una piccola comunità detta “Pacella” in ricordo del grande monastero della Pace. L’antico monastero nell’anno 1881 fu adibito a sede della locale Pretura, poi a sede delle Guardie di Pubblica Sicurezza ed infine a scuole elementari2.
A beneficio dei tantissimi appassionati di “cose stabiane”, rimetto quindi questo breve articoletto, affinché ve ne sia futura memoria e traccia indelebile.
Va da sé, che il presente articolo vuole avere anche valore di espressa lettera/denuncia, che liberoricercatore.it vuole sottoporre agli amministratori locali (l’ex monastero è di proprietà del Comune), affinché, si prendano finalmente carico del recupero di questa stupenda opera (dal valore intrinseco straordinario), prima che il tempo e l’abbandono facciano implodere l’intero edificio.
Note:
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