L’Autostrada Castellammare-Sorrento
di Giuseppe Zingone
La strada che conduce a Sorrento è sicuramente un luogo incantevole, anche se per chi viaggia in auto e guida c’è ben poco di che distrarsi. Questa è la notizia di un’altra opera che vedrà la luce negli anni trenta del novecento, non che non ne esistesse già una, ma la strada (chiamata qui autostrada) fu ampliata e migliorata e forse anche la sua costruzione impose la fine nel tempo di quella bella vettura che da Castellammare trasportava cittadini e turisti verso la penisola, il Tram.
L’Autostrada Castellammare-Sorrento.
È stata recentemente deliberata dall’Alto Commissariato di Napoli la costruzione di una autostrada Castellammare-Sorrento, che avrà una larghezza di 14 metri e una pendenza non superiore al 4 per cento. Essa si snoderà dal passaggio a livello della linea ferroviaria Castellammare-Gragnano sulla via Bottaro, in contrada Starza. Da questo punto arriverà ai piedi delle rampe della collina di Varano, salirà verso il rione Salaro lasciandolo a valle, e costeggiando il rivolo San Pietro, attraverso le frazioni Sanità e Sant’Andrea, sboccherà all’ultima rampa di Quisisana, da dove, a monte del rione Fratte, giungerà al Castello Angioino per raggiungere le Terme Stabiane a monte della zona di protezione. Tagliando poi il fondo Minervini sul torrente Foiano, l’autostrada raggiungerà la suggestiva spianata della Croce di Pozzano e costeggiando la collina omonima parallelamente alla provinciale cui deve innestarsi, proseguirà per Vico Equense, Meta, Piano, Sorrento. La strada si alternerà tra picchi, burroni, dolci pendii, oliveti e boschi, vigne e aranceti specchiantisi nelle acque del magnifico golfo. Sarà la strada della bellezza aperta ai turisti del mondo, che renderà possibile anche la costruzione delle tre filovie Gragnano-Mègano, Mègano-Ravello, Ravello-Marcorata, di cui esiste il progetto già approvato dal competente Ministero. Accanto a questi lavori stradali, si svilupperanno quelli a carattere archeologico, che riguardano lo scoprimento delle vestigia dell’antica Stabia, sepolta nella terribile eruzione del 79 a. C.1(79 d.C. n.d.r.)
Della notizia delle “Filovie” che si legge verso la fine dell’articolo, ecco un altro piccolo lavoro. Saluti a tutti.
Articolo terminato il 3 luglio 2024
- Le Vie D’Italia, L’Autostrada Castellammare-Sorrento,Anno XXXVII, N. 3 marzo 1931, anno IX, pag. 101. ↩