Ieri sera, al Circolo Internazionale Stabia, con ottima affluenza di pubblico che ha occupato in tutti i suoi posti, il salone messo a disposizione dal Presidente Catello Barbato, si è tenuto l’evento liberoricercatore.it incontra la città. La manifestazione, un successone, stando alle prime indiscrezioni e al giudizio di chi ha onorato l’invito, è riuscita egregiamente. Impeccabile la conduzione del prof. Pierluigi Fiorenza, che uno dopo l’altro, ha presentato i vari temi proposti dai redattori del nostro portale.
A rompere il “ghiaccio” è Maurizio Cuomo con “La ricerca sul territorio”, un intervento con il quale, non nascondendo una velata nota polemica (nei confronti dell’andazzo quotidiano stabiese marcatamente pessimistico) con esplicito invito alla collaborazione (svestendo i panni di spettatore passivo, è nostra piena convinzione, che tutti possiamo essere dei liberiricercatori attivi) fa riflettere su quanto sia importante una presa di coscienza drastica e una inversione di tendenza, atta a rivalorizzare (con una sana “politica del fare”) il preziosissimo patrimonio storico/culturale presente a Castellammare di Stabia.
Terminato il primo intervento, il naturalista Ferdinando Fontanella, prendendo come esempio un antico muro a secco, ha quindi presentato “La bellezza costa tempo”, un discorso semplice, ma ben articolato, con il quale ha evidenziato quanto possa essere importante la sensibilità, il senso civico e l’attitudine a preservare ciò che ci circonda (qualità ormai perdute, che sembrano distanti anni luce, dal moderno modo di vivere e di pensare).
La serata è proseguita con Enzo Cesarano: il suo splendido intervento, ha deliziato erudendo con piccole curiosità sull’antica arte della panificazione stabiese. Con il suo sapiente saper fare, ha dato, una compiuta rilettura moderna alla celebratissima galletta stabiese, paventando per tenerne memoria, un possibile rilancio e la sperimentazione di una limitata produzione di questo antico biscotto stabiese, oggi lavorato, secondo antichi dettami, tramandati nel laboratorio artigiano della sua impresa di famiglia il panificio “La casa del pane” Maresca, ubicato alla via Roma, 101.
L’esuberante Corrado di Martino parlando di “Oggi come ieri diamo voce alla Radio”, a sorpresa ha poi snocciolato un vero e proprio trattato scientifico sulla Radio, con il quale ha coinvolto con fare arguto e disinvolto, l’intera sala, conducendo gli astanti ad un amarcord di ricordi trascorsi nei bei tempi che furono.
La chiusura con immagini attinte dalle collezioni G. Fontana , ha presentato un interessante videoclip dal titolo “Alla riscoperta delle acque perdute” (che a breve sarà ospitato nelle pagine del nostro portale e dato a beneficio della pubblica fruizione).
Va segnalata infine la bellissima sorpresa del m° Umberto Cesino, che in apertura di serata ha presentato al pubblico una nuova opera di sua fattura: una scultura ispirata agli antichi “oscilla” pompeiani. Il soggetto, il Mito di Europa, di cui troviamo una rappresentazione musiva nella Villa di S. Marco a Stabiae, è l’inizio di una serie che il noto pittore/scultore stabiese si ripropone di realizzare con particolari riferimenti alla storia illustre di Castellammare di Stabia.
(per ulteriori approfondimenti e contatti questo il link al sito: http://www.domee.com/umberto.cesino ).
Al termine della serata, l’opera del “Mito di Europa” è andata in omaggio al Circolo Internazionale Stabia, in segno di ringraziamento per la gentilissima ospitalità.
Sperando di aver soddisfatto la naturale curiosità di chi ci segue e che per un motivo o per un altro non è potuto essere presente, questo in sintesi è ciò che è avvenuto nella splendida serata di ieri… l’occasione mi quindi è gradita per ringraziare all’unisono il prof. Fiorenza che ha creduto in noi, e l’intero staff organizzativo del Circolo Internazionale messo gentilmente a disposizione dal presidente Catello Barbato.
Con l’auspicio che quello appena descritto sia solo la prima di una possibile serie di incontri, la redazione tutta di liberoricercatore.it volge un grazie di cuore, a tutti coloro che hanno onorato la serata con la propria personale presenza. Grazie, grazie, grazie!!!
Grazie a voi per la bella e interessante serata, all’insegna della cultura e dell’amore per la nostra città. Mi spiace non essermi potuta trattenere fino alla fine per ringraziarvi tutti personalmente. Aspetto la prossima!