La mia storia
di Silvano Cannavacciuoli
Mi chiamo Silvano Cannavacciuoli. Sono stabiese e son partito per Boston negli Stati Uniti nel 1956. I miei nonni abitavano a Via Santa Caterina numero 98. Seguo sempre il suo sito… è come vivere nel passato. Io ero anche un cannottiere al “Circolo Nautico” negli anni cinquanta… delle volte quando son tornato, i soci del “Circolo” sono stati sempre gentili nel ricevermi. Pasquale Gaeta era sullo stesso mio equipaggio con Bruno De Stefano. Ci siamo ancora rivisti una volta, quando Pasquale era il Presidente del Circolo La figlia di Giorgio Criscuolo, fu mia ospite qui a Boston… Una delle mie gare era la “Pattison” nel quattro yole.
Non trovo parole per ringraziarti della tua gentilezza nelle pronte risposte e aiuti. Si arriva a un punto nella vita quando vivere nel passato è una cosa molto importante per continuare nel futuro. Per me è veramente stato un immenso piacere di aver trovato il tuo sito, e per questo rimango molto grato. Ti mando una foto della nostra casa di famiglia antica, dove noi si abitava a C/mare durante la guerra (Via Corso Vittorio Emanuele, 191) credo, era la casa della famiglia Cannavacciuoli per generazioni.
Noi si abitava al secondo piano che era rimasto nostro, dopo che la famiglia vendette il pianterreno e il terzo piano (noi abitavamo vicino al palazzo di “cento casarelle”). Una cosa storica è che durante la guerra, il Comando Americano si prese la nostra dimora, usandola come una centrale “Command Post” anche perchè potevano parcheggiare i loro mezzi nel piazzale davanti la casa. Nel piazzale dove ogni anno si faceva la festa dell’Assunta con giochi e bancarelle.
Gli Americani ci trasferirono nell’Hotel Fontana per un po’ , e poi ci fecero ritornare a casa in una stanza sola, ad abitare assieme con loro, fino a quando partirono. Io mi ricordo di aver visto i paracadutisti, atterrare dietro, nel nostro piccolo giardino.
Questa è la porta d’entrata della mia vecchia casa. Sulla destra ci stava il cancello che porta giù al giardino che affianca la Ferrovia dello Stato, di quel giardino ho tanti ricordi, uno di essi è quello di fare le bottiglie di salsa di pomodoro con la mia famiglia. Mi ricordo bene anche della loggietta di casa, dove una ragazza, Flora, spesso aiutava la mamma con le faccende di casa, dalla stessa loggietta io vidi la locomotiva dopo che andò a sbattere impazzita scendendo da Gragnano, con i soldati Americani ubriachi, dentro la stazione, uccidendo tanti di quei poveri soldati italiani che dormivano. Poi mi ricordo una lunga processione per il funerale da piazza ferrovia. Un tempo, dove è adesso la ferrovia statale, era tutto terreno che apparteneva alla nostra famiglia. Un nostro antenato, era prete, e costruì una chiesa a C/mare. Perdonami per tante storie, ma i miei ricordi di una bella epoca mi fanno tanto bene specialmente quando leggo tutta la storia di C/mare e guardo alle foto.
Grazie mille Maurizio, Silvano