Montefusco: dei “tiempi belli ‘e ‘na vota”
nei ricordi di Francesca De Pascale
Nel dopoguerra (‘45-‘46) Giovanni Montefusco inaugurò il negozio sito a Castellammare in Via Mazzini.
Precedentemente, all’interno delle antiche terme, gli fu concesso uno spazio dove, oltre all’esposizione di oggetti vari in vendita, Giovanni, come da foto, invitava al gioco del biliardo offrendo dieci boccette per due lire.
In seguito i fratelli Raffaele, Massimo e Belgia Montefusco, figli di Giovanni, collaborarono all’attività del padre.
Massimo che coltivava la passione per la fotografia e per il cinema, negli anni ‘50 collaborò con l’amico Mimì Paolercio, giunto nel frattempo da Andretta, provincia di Avellino, alla realizzazione di due documentari: “Motivi Irpini” e “Corderia di Stato”.
Massimo Montefusco inoltre collaborò, come aiuto regista, con il regista Silvio Siano alla realizzazione del film del 1953 “Soli per le strade” e con Natale Montillo nei vari film di quest’ultimo, tra cui “Balocchi e profumi”, film anch’esso del 1953 dove compare, sia pure per pochi secondi l’immagine della vetrina del famoso negozio stabiese di giocattoli.
Massimo Montefusco nel 1958 emigrò in Australia ed il negozio fu gestito dal fratello Raffaele fino alla metà degli anni ‘80.
Il negozio “Montefusco” di Via Mazzini per le generazioni che si sono succedute nei suoi quarant’anni di attività è stato per grandi e piccoli un piacevole punto di riferimento dove realizzare sogni e desideri acquistando oggetti vari: bigiotteria, pastori per il presepe, giochi e giocattoli.
Le foto che ho avuto il piacere di ammirare e “gustare” hanno risvegliato in me ricordi lontani di quando, bimba, col naso appiccicato sulle vetrine “Montefusco” durante il periodo natalizio, ero impegnata a scegliere il giocattolo che la “Befana” mi avrebbe portato.
La scelta era sofferta ed impegnativa dovendo essere quello il solo trastullo delle mie ore libere per l’intero anno.
“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addò state, vuie ce avite lasciato, ma pecchè nun turnate….”
E’ vero, nel ricordare si è portati spesso ad “addolcire” il tempo che fu…, a rimpiangerlo forse più di quanto esso meriti ma una cosa è certa: l’accontentarsi del “poco” rende semplice, sereno e gioioso il vivere!
Al di là dell’indispensabile c’è “l’affannarsi”, proprio del vivere di oggi che porta nel continuo rincorrere “chimere”, insoddisfazioni e tristezza.
Note: La ricerca del materiale fotografico è a cura di Cuomo Luciano che ringrazia Silvana e Rita Montefusco.