Archivi categoria: Natura di Stabia

Acqua dei Porci

Escursionisti stabiesi

( Immagini itineranti )

La sorgente dell'Acqua dei Porci

La sorgente dell’Acqua dei Porci (foto Maurizio Cuomo)

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Acqua dei Porci

Orchis tridentata

Le orchidee di Quisisana, ventisei diverse specie di bellissimi fiori

Orchis tridentata

Orchis tridentata (foto Ferdinando Fontanella)

Una delle ragioni principali che spinge a viaggiare è senza dubbio il desiderio di scoprire realtà diverse, nuove ed emozionanti. Del resto che senso avrebbe spostarsi da un luogo per visitarne un altro del tutto simile? In quest’ottica le mete preferite dal viaggiatore sono quelle che offrono singolarità culturali, architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche.

Visitare la Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia significa realizzare, in una certa misura, il viaggio perfetto, tante sono le peculiarità che questo luogo ameno offre. Il Palazzo Reale con le sue architetture (oggi sottoposte ad accurata opera di restauro) è affacciato su uno degli scorci più belli e famosi del mondo: il Golfo di Napoli, ed è circondato da un delizioso parco di secolari castagni, che gradualmente passa alla circostante vegetazione a bosco misto costituita da numerose essenze arboree come il Leccio, la Roverella, il Carpino nero, l’Ontano, l’Acero. Numerose sono le essenze che crescono nel sottobosco: tra tutte ricordiamo l’Elloboro puzzolente, l’erba di San Lorenzo, il Pungitopo, il Ciclamino primaverile e quello autunnale e la Viola. Passeggiare per i viali del parco e per i sentieri del bosco spesso offre la possibilità di fare quelle piccole grandi scoperte che la quotidiana vita urbana nega. Continua a leggere

Ipocisto, una piccola pianta che rischia di sparire dai monti di Stabia

Il Cytinus hypocistis L. (ipocisto comune) è una piccola pianta (3-8 cm.) che cresce nella macchia mediterranea a quote comprese tra 0 e 800 metri e fiorisce nel periodo Aprile-Maggio. Non essendo in grado di fare la fotosintesi questa specie è adattata per selezione naturale a vivere parassitando le piante del genere Cistus (Cisti) sulle cui radici inserisce i fusti carnosi del diametro di 6-12 mm, un adattamento che permette di ricavare dalla pianta parassitata tutte le sostanze nutritive necessarie.

Cytinus hypocistis (ipocisto comune)

Cytinus hypocistis (ipocisto comune)

Si tratta di una specie abbastanza rara in Italia. Nel comprensorio stabiano era stata segnalata nel 1800 in una stazione lungo il litorale di Castellammare (Tenore M., 1833, in Guadagno M., 1926), stazione non riconfermata in studi successivi (Guadagno M., 1926. Caputo G. et al., 1994).
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Il Mattino 3 febbraio 2024

Che bella mulattiera… distruggiamola!

Pimonte-Castellammare di Stabia, collegamento storico tra Quisisana e Tralia via Monte Coppola. Che bella mulattiera… distruggiamola!

Carissimi, estremamente concordi con l’accorato pensiero dell’amico Gaspare Adinolfi, naturalista, storico e ricercatore sorrentino, quest’oggi vi rendiamo partecipi del suo articolo denuncia, pubblicato all’indomani dell’annuncio fatto a mezzo media, dal sindaco di Pimonte, circa il progetto di realizzare una strada di collegamento da Pimonte a Castellammare, su un camminamento amato dagli escursionisti e di particolare interesse naturalistico, laddove da secoli insiste un’antica mulattiera caratterizzata da un delicatissimo ecosistema.

articolo/denuncia di Gaspare Adinolfi

<<Se ne parla da più di un secolo […] un sogno iniziato nel lontano 1863 e che molte amministrazioni hanno inseguito. Risalgono a quasi 50 anni fa i primi articoli di giornale che parlano della realizzazione di una strada di collegamento tra Pimonte e Castellammare attraverso la zona di Quisisana>>.

Il Mattino 3 febbraio 2024

Il Mattino 3 febbraio 2024

Il giovane sindaco di Pimonte Francesco Somma ha evidentemente preso a cuore il tema della trasformazione delle mulattiere in strade rotabili, e dopo la manifestazione di interesse (veicolata anche a mezzo social network) circa la realizzazione di una “Nuova strada per arrivare al Castello di Pino” (vd. art. a firma di C. Cafiero nel quotidiano “Metropolis” del 31 marzo 2023, p. 8), ora diffonde un altro annuncio, ancora più preoccupante e roboante del primo: “Da Pimonte a Castellammare si farà la strada di Quisisana”. Continua a leggere

Osservazioni astronomiche al Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi

“Per un’interpretazione naturalistica della miracolosa apparizione di San Michele Arcangelo al vescovo Catello e al monaco Antonino”

Il "Passo del diavolo" sulla via del Sant'Angelo a Tre Pizzi.

Il “Passo del diavolo” sulla via del Sant’Angelo a Tre Pizzi (foto F. Fontanella).

Qualche tempo fa, su invito di alcuni amici ricercatori appassionati di storia locale, ho avuto modo di leggere una traduzione1 dello scritto agiografico noto come Anonimo sorrentino. Cercavo, con la lettura, uno spunto naturalistico che potesse contribuire allo studio delle vicende narrate nel testo.

Tralasciando la bella e suggestiva descrizione del paesaggio, che in un primo momento aveva catalizzato il mio interesse, ho focalizzato l’attenzione sul racconto dell’apparizione di San Michele Arcangelo al vescovo Catello e al monaco Antonino.

“… la prova del loro comune sentire e dell’identico modo di esprimersi fu una visione angelica. A notte fonda infatti apparendo ad entrambi proprio uguale: Voglio, disse, che in quel luogo in cui siete soliti attendere con zelo alla preghiera e dove dinanzi vedeste un cero ardere, costruiate a mio nome un oratorio. Richiesto del nome rispose di essere l’Arcangelo Michele e disparve.” Continua a leggere

  1. D’Angelo G., 2009 – Anonimo Sorrentino – manoscritto del secolo nono – La più antica storia dei santi Antonino e Catello (II ed. riveduta, corretta e integrata). Pag. 87-89