Archivi categoria: Natura di Stabia

Brindisi di Natale al Faito (anno 2011)

Escursionisti stabiesi

( Immagini itineranti )

In rappresentanza del nostro gruppo di ricerca, Nando Fontanella e Maurizio Cuomo brindano alla salute di tutti gli escursionisti stabiesi: "Cin cin! Nella speranza che il 2012 possa essere per tutti un anno di rinnovata coscienza "naturalistica", atta a salvaguardare e a promuovere il Faito ed il patrimonio storico/naturalistico del comprensorio stabiano!!!" (foto Maurizio Cuomo)

Brindisi di Natale al Faito (foto Maurizio Cuomo)

Le immagini in galleria sono tutte coperte da diritto d’autore (© www.liberoricercatore.it), per un’eventuale utilizzo, di qualsiasi ambito sia, è richiesta la citazione della fonte (foto: Escursionisti stabiesi, tratte dal portale www.liberoricercatore.it), previo liberatoria da richiedere in ogni caso a liberoricercatore@email.it.


Brindisi di Natale al Faito (anno 2011)

Nello scenario da brividi (in tutti i sensi) ed altamente suggestivo offerto dal nostro inestimabile Faito, gli escursionisti stabiesi, brindano alla vostra salute nella speranza che il gesto simbolico sia gradito e di buon auspicio. Buon Natale!!!

Casèlla a ‘o monte

Escursionisti stabiesi

( Immagini itineranti )

Casèlla a 'o monte (foto Maurizio Cuomo)

Casèlla a ‘o monte (foto Maurizio Cuomo)

Le immagini in galleria sono tutte coperte da diritto d’autore (© www.liberoricercatore.it), per un’eventuale utilizzo, di qualsiasi ambito sia, è richiesta la citazione della fonte (foto: Escursionisti stabiesi, tratte dal portale www.liberoricercatore.it), previo liberatoria da richiedere in ogni caso a liberoricercatore@email.it.


Casèlla a ‘o monte

( Scheda tecnica del percorso )

Itinerario:
Castello Medioevale – Strada Arcangelo Raffaele – Chiesetta sconsacrata di San Raffaele – Santuario di Madonna della Libera – Antica “Casèlla a ‘o monte” – Castagneti del Faito – Strada rotabile del Faito – Boschi di Quisisana – via Pantanella – Castello Medioevale.

Durata:
5 ore (compreso un fuori percorso*).

Lunghezza:
6 km circa.

Difficoltà:
E (Escursionistica – media difficoltà).

Dislivello:
500 mt.

Tipo di percorso:
Il sentiero iniziale a carattere prettamente agevole, non presenta alcuna difficoltà, giunti però, in prossimità del Santuario di Madonna della Libera, ha inizio un percorso davvero singolare sia per le differenti tipologie della vegetazione, che per le caratteristiche morfologiche del suolo. Il percorso, infatti, parzialmente ombreggiato ed in alcuni tratti fortemente soleggiato, attraversa boscaglie e zone rade, snodandosi su di un sentiero con piano di calpestio misto: pietroso, roccioso e a gradoni di roccia ripidi e scoscesi.

Punti d’acqua:
Santuario di Madonna della Libera

Segnaletica:
Tratto “Castello Medioevale – Strada rotabile del Faito”: bianco/rossa C.A.I. (poco visibile). Tratto “Strada rotabile del Faito – Boschi di Quisisana” di vario tipo: segnali azzurri e bianco/neri.

Tipo di vegetazione:
Prevalentemente macchia mediterranea, in alcuni punti gariga. Lungo il percorso sono presenti zone coltivate a bosco misto ceduo e zone coltivate a castagno ed ulivo.

Punti d’interesse:
Castello Medioevale – Antica “cascina” in pietra calcarea con uliveto annesso – Chiesetta sconsacrata di S. Raffaele – Santuario Madonna della Libera – *(fuori percorso: riparo “sotto roccia” denominato “Dint’‘a Rotta” con antichi nuclei abitativi) – Casèlla a ‘o monte – Castagneti del Faito – Vena spaccata con edicola votiva – Boschi di Quisisana.

Osservazioni:
Spettacolare il panorama sul golfo di Napoli e la piana campana. Interessantissimi gli spunti naturalistici che il percorso offre.


Galleria Fotografica

Deperimento lecci in villa comunale

Caro Maurizio e cari affezionati lettori di Liberoricercatore.it, oggi 20 luglio 2012 scrivo per fare un breve aggiornamento circa la progressiva moria degli alberi di Castellammare (per visionare la precedente denuncia, si legga: “Discorso circa le alberature stabiesi“). Ormai sono anni che segnaliamo, a più riprese, il deprimente stato di abbandono del nostro patrimonio arboreo, ma i risultati ottenuti sono stati nulli, e la città continua inesorabilmente ad avvizzire.

Non voglio dilungarmi troppo, perché sono stanco di ripetere sempre le stesse cose. Ci tengo solo a segnalare che anche i lecci (Quercus ilex L.) presenti in villa comunale, nei pressi delle giostrine pubbliche e della Cassa Armonica, stanno morendo uno dopo l’altro. Continua a leggere

Scempio all’Acqua Santa al Faito

Scempio al delicato ecosistema dell’Acqua Santa, celebre “santuario” della biodiversità del Parco Regionale dei Monti Lattari, danneggiato irreparabilmente da una edicola votiva.

Scempio:  edicola votiva all'Acqua Santa

Scempio: edicola votiva all’Acqua Santa

Questa volta il danno fatto è serio. La dilagante moda della “fede cristiana fai da te”, quella che spinge il disperato credente di turno alla costruzione di inverosimili edicole votive, nei luoghi più improbabili, ha violato un vero e proprio santuario. Non un luogo sacro alla cristianità s’intende, ma della natura. Una grezza croce in ferro, una dozzinale madonnina in plastica e una banale ceramica smaltata sono stati cementati in bella vista nel cuore pulsante della biodiversità del Parco Regionale dei Monti Lattari. Ad essere violata è stata la sorgente dell’Acqua Santa, ubicata lungo il sentiero che dal Monte Faito porta ai 1444 metri del Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi, la cima più alta della Provincia di Napoli. Un gesto d’insana ed inaudita sconsideratezza, non esistono altri termini per definire l’installazione dell’obbrobrioso trittico. Continua a leggere

Pozzano, tutti in spiaggia per un tuffo tra i rifiuti e il degrado

Castellammare di Stabia, 22 giugno 2011, la spiaggia libera di Pozzano, uno dei pochi lidi pubblici rimasti in città, è letteralmente sommersa di rifiuti e di bagnanti.

Un mare di "monnezza"

Un mare di “monnezza”

Il sole lambisce i ciottoli e la sabbia di Pozzano fin dal primo mattino, l’orologio non segna ancora le 7.00 che iniziano ad arrivare i bagnanti. I primi a scendere la ripida scalinata d’accesso sono gli anziani e gli sportivi, che d’abitudine si svegliano all’alba; poi le famiglie i papà, le mamme e i bambini attrezzati con palette, secchielli, sdraio, ombrelloni e vettovaglie; infine le giovani coppie e le comitive di ragazzi con radioline, carte napoletane, panini e tanta allegria. Pozzano è un lido pubblico e accedervi non costa nulla in termini di denaro. Si paga troppo, invece, in termini di dignità e salute. Continua a leggere