Orfanotrofio maschile stabiano

Storia e Ricerche

Orfanotrofio maschile stabiano

a cura di Maurizio Cuomo

Nel cuore della Castellammare d’inizio Novecento, nasceva un’istituzione destinata a lasciare il segno: l’Orfanotrofio Maschile Stabiano, inaugurato il 19 marzo 1919.

Questa struttura offriva accoglienza, istruzione e speranza ai bambini privi di famiglia o in difficoltà. Un’opera sociale di grande valore, frutto di impegno e solidarietà cristiana.

Il primo ospite dell'Orfanotrofio Maschile Stabiano

Il piccolo Michele Scarpato di Scanzano, primo ospite dell’Orfanotrofio Maschile Stabiano

Lo scritto d’epoca che presentiamo è una preziosa testimonianza della sua fondazione. Racconta il contesto storico e le nobili intenzioni che ne animarono la nascita.

L’opuscoletto (che ho la fortuna di custodire in originale dal quale attingiamo notizie), rende traccia del sacrificio di una comunità che nonostante le difficoltà del tempo, si adoperò per garantire ai piccoli bisognosi un futuro dignitoso.

Attraverso le parole di chi visse quei momenti, riviviamo la storia di un luogo speciale che fu rifugio e scuola di vita per tanti bambini.

Questo documento è una pagina di memoria che ci ricorda l’importanza di custodire e valorizzare le radici della nostra identità stabiana. Qui a seguire ve lo propongo per farne memoria collettiva.


Correva l’anno 1919 quando il Rev. D. Luigi Pepe fondatore dell’Orfanotrofio Maschile Stabiano, scriveva le seguenti accorate parole:

Il 20 ottobre dello scorso anno un caso pietoso c’intenerì. Cinque bimbi nella strada senza anima viva che pensasse seriamente ad essi.

In quel giorno, di fronte a quel caso, facemmo un piccolo esame di coscienza ed un piccolo bilancio. Trovammo che noi avevamo un dovere particolare di pensare agli orfani e rinvenimmo una discreta quantità di buona volontà e di audacia.

Riflettemmo diversi giorni la cosa nel silenzio del nostro animo e ci convincemmo che se da anni si scriveva e parlava di istituire un Orfanotrofio Maschile senza mai addivenirvi, la ragione bisogna a ritrovarla nella mancanza di quella audacia che per un cristiano e molto più per un sacerdote bisogna chiamarla fede.

Stabilimmo così di fondare un Orfanotrofio Maschile cittadino.

Scrivemmo una lettera alla Società Cattolica Artistica Operaia, chiedendo se era disposta a cedere a noi lo stabile della sede, che aveva posto in vendita, e cominciammo le trattative.

Esse però andavano per le lunghe per quella tale burocrazia statutaria e dipendenza dalle leggi degli Enti; e poiché a noi premeva di far presto pensammo diversamente.

Venne a nostra conoscenza che accanto alla Chiesa di S. Croce, vi era, di proprietà delle Suore Alcantarine, un magnifico locale che avrebbe sicuramente fatto per lo scopo e senza perdere un minuto solo di tempo, nello stesso giorno, ci portammo a Roma alla Casa Generalizia delle Alcantarine compromettendoci verbalmente per il fitto di tutto intero, il locale sopradetto.

Ventiquattrore dopo il compromesso verbale a Roma, eravamo a colloquio col nostro Ecc.mo Monsignor Vescovo D. Michele De Iorio e gli comunicammo il nostro divisamento.

Ed Egli, il nostro Vescovo, che sempre aveva avuto in animo un’opera tanto buona e necessaria benedisse la nostra iniziativa.

L’alba del nuovo anno doveva portare agli Stabiesi la buona novella con un manifesto già pronto e stampato Contrattempi d’inferno s’interposero e dovemmo ritardare di 13 giorni l’affissione del manifesto. E tutta la prima lotta ebbe solamente questo effetto: 13 giorni di ritardo.

L’adattamento del locale richiese due mesi di tempo e perciò solamente ai primi di marzo potemmo stabilire la data d’apertura che fissammo per al giorno sacro a S. Giuseppe.

Ma prima di arrivare a questa data avemmo l’impressione che quest’opera era voluta da Dio, Una lotta precisa e potente, acerba fin troppo, ci venne mossa. E dovemmo reclutare tutte le nostre forze per vincerla e la vincemmo: cioè la vinse il Signore al quale avevamo chiesto l’aiuto necessario.

Il 19 marzo dunque aprimmo le porte di questo asilo di carità quantunque i lavori di adattamento non fossero del tutto terminati.

Il dì 8 marzo avevamo intanto inviata una lettera circolare a stampa a molti amici, chiedendo un obolo di sottoscrizione e raccogliemmo lire cinquemila circa e milioni di approvazioni e benedizioni. Le cinquemila lire furono ben poca cosa, ma le approvazioni ci confortarono non poco. E proseguimmo. Scrivemmo alle Autorità ecclesiastiche e civili: al Papa, al Re, alla Regina ai Ministri della Guerra e della Marina.

Il Papa ci fece tenere una lettera della Segreteria di Stato, che pubblicheremo a suo tempo ed un vaglia della Banca d’ Italia di lire mille. Dalle altre Autorità, dai Ministeri accennati nulla, perché un rapporto informativo sulla nostra povera persona, aveva messo il veto.

Non ci scoraggiammo; gli orfani man mano presero posto nell’Orfanotrofio ed il 3 luglio per la prima volta, questi piccoli orfanelli di Stabia si mostrarono in pubblico andando alle visite di omaggio alle Autorità ecclesiastiche, civili e militari.

In quel giorno sventolo sul fabbricato dell’Orfanotrofio il maestoso Vessillo Nazionale che il Comando in Capo del Dipartimento Militare di Napoli, a mezzo del Comando del nostro R. Cantiere Sotto ammiraglio Tangari ci aveva donato.

Qui finisce la nostra breve, modesta storia svoltasi fino a oggi. Varie pratiche sono in corso per fare che l’Orfanotrofio nostro possa ricevere maggior numero di orfani: ma ciò che non è fatto compiuto è inutile narrare. E basti perciò.

Orfanotrofio Maschile Stabiano - Beneficenza

Orfanotrofio Maschile Stabiano – Beneficenza


Piccole curiosità sull’Orfanotrofio Maschile Stabiano

(Orario delle attività che i bambini mantengono nell’Orfanotrofio)

6,30 Levata.

7,15 Messa nell’attigua chiesa di S. Croce.

8,30 Colazione.

9,00 Ricreazione in sala.

9,30 Scuola.

11,00 Ricreazione d’intervallo.

11,30 Scuola.

12,30 Pranzo.

13,00 Ricreazione in giardino.

15,00 Scuola.

16,00 Merenda, ricreazione e recita del Rosario in giardino.

19,00 Cena.

19,30 Passeggio sulla terrazza.

20,30 Riposo.

Nel giorno di domenica, al mattino, alle ore 11,00 vi é passeggio per la città; nel pomeriggio, alle 18,00 i bambini ricevono le visite dei parenti.


2 pensieri su “Orfanotrofio maschile stabiano

  1. raffaele scarpato

    Buonasera sono Raffaele Scarpato medico in pensione nato e vissuto a Scanzano fino all’età di 12. Il mio papà Michele Scarpato originario di Scanzano, conosciuto come Michele e Idarella, nato il 3 luglio del 1921 aveva una salumeria in via Micheli a Scanzano. Non ho notizie del bimbo della foto. Grazie per il bellissimo articolo. Buona serata.

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  2. Nunzia Scarpato

    Buongiorno, potrei avere qualche altra informazione su questo bambino, mi piacerebbe sapere se è un mio lontano parente. Anche il mio papà si chiamava Michele ed era originario di Scanzano.

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