Malincunia
Quanta malincunia se respira dinto all’aria ‘e sta città .
Pure Santu Catiello, affacciannese ‘a fenesta, cu’ ‘n’aria assaje funeste,
allucche e dice: e d’’a città ‘e cheste chelle che resta?
Quanta malincunia se respira dinto all’aria ‘e sta città .
Pure Santu Catiello, affacciannese ‘a fenesta, cu’ ‘n’aria assaje funeste,
allucche e dice: e d’’a città ‘e cheste chelle che resta?
a cura di Maurizio Cuomo
Nato a Castellammare di Stabia, il 5 aprile del 1928, Enzo Cannavale è stato attore di caratura superiore. Protagonista del teatro napoletano del ‘900, ha iniziato la sua luminosa carriera recitando al fianco di Eduardo De Filippo e Aldo Giuffrè.
All’esperienza teatrale è seguita poi quella cinematografica, che lo ha visto impegnato in numerosi film, che lo hanno reso, senza alcun dubbio uno dei più grandi attori caratteristi del cinema italiano. La sua lunghissima gavetta, lo ha visto protagonista di lavori cinematografici a tutti i livelli. Film polizieschi con Merola, Bud Spencer e Tomas Milian, poi le sexy commedie di serie B e infine grandi interpretazioni con Troisi (“Le vie del Signore sono finite”), De Crescenzo (“32 dicembre”, Nastro d’Argento al migliore attore non protagonista) e (“Nuovo cinema Paradiso” di Tornatore, Oscar per il miglior film straniero nel 1989). Continua a leggere
Nascita di Giuseppe Bonito
di Giuseppe Zingone
Fu Giuseppe Cosenza, (archeologo stabiese) a cercare nei libri della Cattedrale di Castellammare l’atto di nascita di Giuseppe Bonito, per poi segnalarlo alla rivista Napoli Nobilissima. I nomi degli articolisti della rivista sono tutte eccllenze della cultura napoletana a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra questi: Antonio Filangieri di Candida Gonzaga, Benedetto Croce, Bartolomeo Capasso. Continua a leggere
di Corrado Di Martino
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il piano di aiuti americano, detto Piano Marshall ([n.d.a] in ottobre del ’47, il Dipartimento USA, si dichiarò disponibile ad erogare aiuti in merci), prevedeva anche la costruzione di case. Nacquero le prime abitazioni nell’alta periferia Nord-Est della cittadina, vessata dall’evento bellico. Il 4 dicembre del 1953, il Vescovo di allora, Monsignor Agostino D’Arco, conferì ad un giovane parroco, l’incarico di provvedere all’esercizio della fede in quel rione in via di crescita. Quel giovane parroco era don Ciro Donnarumma, nato a Pimonte il 1 novembre del 1928 (m. Castellammare di Stabia 4 dicembre 2003), ordinato sacerdote il 12 luglio 1953. Numerose e indubitabili, furono le difficoltà socio-economiche di quell’area periferica, si viveva in baracche di fortuna, mancavano i più elementari sotto-servizi, non vi erano scuole, non c’era una chiesa. Iniziava a sorgere fra gli stenti, un quartiere di case popolari per senza tetto.
Il Caso Viviani
a cura di Giuseppe Zingone
Per presentare questo articoletto: Il caso Viviani, è necessario parlare di alcuni aspetti interessanti, recenti e passati. Vorrei partire dal primo per arrivare ad una prima conclusione: Nel 2018 il professor Massimo Osanna annuncia ufficialmente che la data dell’eruzione pliniana del 79 forse non è avvenuta ad Agosto bensì il 17 di Ottobre dell’anno 79, tutto questo grazie al ritrovamento di una scritta a carboncino su un muro ed alcune anteriori intuizioni su oggetti ritrovati nel tempo a Pompei come melograni, bracieri ecc., che secondo alcuni studiosi non sarebbe altro che un chiaro segno di un autunno inoltrato. Sarà proprio andata così? Non sono un archeologo non posso rispondere, ciò che invece emerge è che una scritta a carboncino lasciata chissà da quale anonimo abitante della città più sorprendente e famosa al mondo, ha rimesso in discussione(?) molte certezze che adesso un po’ vacillano.1Quindi che cosa deduciamo? Che la storia si fa con i documenti e che nuovi documenti pur non cancellando in un sol colpo gli studi passati, sicuramente ci presentano interessanti novità di cui non si può non tener conto. Continua a leggere