San Catello (2)

Catellus (Catello)

Catellus (Catello)

di Giuseppe Zingone

 “A mio padre Catello, a mio figlio Catello

San Catello

San Catello

Molto è stato scritto in passato sul cittadino, vescovo, patrono e protettore di Castellammare di Stabia, San Catello; iniziando dall’Anonimo sorrentino che riprende una Passio 1 risalente al IX secolo, le cui contraddizioni però si collocano più nella leggenda che nella storia, fino ai tempi più recenti con i libri: La Vita e il Culto di San Catello del Professor Giuseppe D’Angelo edito da Eidos (Nicola Longobardi) e i Vescovi e la Chiesa stabiana del fu Dottor Giovanni Celoro Parascandolo, anch’esso dell’editore stabiese Nicola Longobardi. Chi desiderasse però cimentarsi in uno studio sulla vita e le opere di San Catello si accorgerebbe che le fonti storiche a lui relative sono scarse, ma soprattutto che quel che di lui conosciamo è sempre in stretta connessione con un altro santo cioè Antonino Abate. Sia ben chiaro non vogliamo insinuare dubbi sull’esistenza di San Catello, cosa che screditerebbe inevitabilmente anche la vita di Sant’Antonino; a noi interessa soltanto che i due siano inseriti nel canone dei Santi della Chiesa cattolica.2 La nostra curiosità, però, ci ha portato a dedurre alcuni elementi che possano stimolare il lettore odierno o indurre altri a compiere nuove ricerche. Continua a leggere

  1.  Citata in: Alfredo Cattabiani, Santi D’Italia, RCS Rizzoli Libri, 1993, pag. 92-98.
  2.  Altre notizie su San Catello e il suo culto sono disponibili su “Liberoricercatore.it”, in Breve storia di San Catello.
San Catello (foto Michele Sarcinelli)

La statua lignea di San Catello

articolo di Maurizio Cuomo

San Catello (foto Michele Sarcinelli)

San Catello (foto Michele Sarcinelli)

La statua lignea di San Catello, in origine interamente indorata, posta sull’altare nella cappella di San Catello della Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Catello di Castellammare di Stabia, viene portata in processione dai fedeli stabiesi il 19 gennaio (festa liturgica) e la II domenica di maggio (celebrazione del patrocinio). La statua del Santo Vescovo, venne commissionata nel 1604 a uno scultore napoletano di nome Giovanni Battista, e portata a Stabia il 16 gennaio 1609. Il Santo è inginocchiato su un cuscino, con la testa fiera, eretta, con le braccia incrociate sul petto, vestito con gli abiti pontificali (Mitra – Piviale – Pastorale) in atteggiamento di preghiera a Dio e di incoraggiamento e conforto al popolo. Il culto di San Catello fu approvato dalla Sacra Congregazione dei Riti il 13 Settembre del 1729, attribuendo la venerabilità di patrono di Castellammare di Stabia.

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Antonio La Padula: – Ancora una Palma d’Oro nello sport –

Antonio La Padula, un altro stabiese Palma d’Oro al Merito Sportivo

13 gennaio 2024 – Corrado Di Martino

Antonio La Padula, ex-canottiere, allenatore di Canottaggio, docente di Scienze Motorie in pensione, riceve la Palma d’Oro al Merito Tecnico, il professore era già stato insignito del premio Azelio Mondini 1.

La Padula sulla spiaggia di Castellammare di Stabia

Il prof. La Padula nasce a Castellamare di Stabia 14 ottobre del 1952, una figura storica del canottaggio stabiese, serio, competente e coinvolto, è con lo stesso impegno insegnava l’arte del remo sia ai grandi campioni sia ai giovanissimi del Circolo Nautico Stabia o agli studenti del progetto Remare a Scuola.

La Padula nei panni di allenatore federale

Subentra nel 1993, alla Direzione Tecnica del Circolo Nautico Stabia del dottor La Mura, la cui cultura nuova, cresciuta in oltre 20 anni di attività, porterà la città di Castellammare di Stabia ai vertici della storia del Canottaggio mondiale. Era il momento di superare il muro del canottaggio regionale e puntare a sfide più importanti, puntare a traguardi prima solo sognati.

Da sinistra a destra cerchiati nella foto alcuni giovani canottieri del Circolo Nautico Stabia: – Corrado Di Martino, Maurizio Zingone, Antonio La Padula, poi in basso Antonio Schettino, Bruno Zingone, Andrea Coppola

Una carriera costellata di successi prima come atleta poi come allenatore. La sua carriera di allenatore inizia nel Circolo Nautico Stabia, poi diviene allenatore federale collaborando con Giuseppe La Mura per otto anni, prima di passare a guidare il settore Pesi Leggeri 2001 al 2004 guidare. Fra i più stretti collaboratori del Direttore Tecnico Federale Giuseppe La Mura, il mitico coach del Circolo Nautico Stabia; La Padula ritornò in Federazione nel 2012, per poi dedicarsi solo al circolo Stabiese a partire dal 2013.

Gli stimoli fondamentali del miglioramento personale rappresentano la dottrina filosofica del professor La Padula. Lo scopo è quello di ottenere il massimo dagli atleti senza che essi ne abbiano una sensazione di fatica. I giovani, gli atleti, da lui curati i imparano a confrontarsi con se stessi continuamente, con l’obiettivo del miglioramento finale, insomma ciascun atleta deve battere prima se sesso se vuole primeggiare sugli atri.

La Padula prima di un allenamento con la barca di Amalfi

È profondamente esperto anche nel campo delle regate storiche, vedasi i successi del team della Repubblica Marinara di Amalfi nel 2018 e nel 2021, un tipo di gara che coinvolge otto rematori, in una barca di 770 Kg. con sedile fisso.

Nel 2021 lascia l’impegno costante a guida del canottaggio stabiese, per dedicarsi solo alla regata storica dirigendo il gruppo dei vogatori per l’equipaggio della barca della Repubblica d’Amalfi. E chissà se quest’anno in cui Genova è Capitale Europea dello Sport, non gli riesca ancora una volta di alzare i remi al Nike la dea della Vittoria.

  1.  Il Premio Azelio Mondini, è un riconoscimento che viene assegnato ogni anno all’allenatore che si è distinto per qualità morali e dedizione all’insegnamento del canottaggio. Il premio ricorda Azelio Mondini, Socio Benemerito della F.I.C. e Stella d’oro al Merito Sportivo del CONI, Cavaliere della Repubblica Italiana, maestro e tecnico di canottaggio, Mondini nel 1971 fondò a Frenze L’ANACC -Associazione Nazionale Allenatori di Canottaggio e Canoa – che poi diventerà ANAC con il distacco del ramo canoa. Mondini fu anche il ptomotore di altri quattro premi: il Premio “Il Giullare”; il Premio “Pino Culot”; il premio  “Sport e Poesia”; il Premio “Consorte”.
emeroteca stabiese

Emeroteca stabiese

a cura di Gaetano Fontana

L’emeroteca stabiese (raccolta di giornali, riviste e pubblicazioni periodiche, edite e distribuite nella città di Castellammare di Stabia), nasce da una idea di Gaetano Fontana. A lui, già autore di importanti iniziative e rubriche contenute nel nostro portale web, va un particolare plauso per l’impegno profuso nella non facile costruzione di questa rilevante sezione, risorsa da oggi fruibile per la lettura e la consultazione, che di certo farà la felicità di: studiosi, studenti, ricercatori e semplici appassionati di storia locale.

ULTIMO INSERIMENTO:

 

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Alessandro Manzoni

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Vaco’ e pressa…

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L'apostolo di Stabia

L’apostolo di Stabia

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Radio Boomerang

Radio Boomerang

a cura di Gianfranco Piccirillo

Radio Boomerang nacque il 19 febbraio 1979 dopo le prime esperienze di Radio Europa One dagli attici del palazzo più alto di piazza Vesuviana e le frequenze concesse dalla normativa del settore fino ai primi anni duemila erano i 92.250 MHz. I conduttori sono stati tanti, ma il principale era il proprietario dell’emittente, Geppino Astarita, che teneva compagnia a tantissimi ascoltatori tutte le sere con un’apprezzata programmazione di musica napoletana, arricchita da tanti giochi a premi e spesso da cantanti e diversi personaggi del mondo dello spettacolo napoletano. Nell’anno dello scudetto del Napoli Geppino Astarita propose a me, Agostino Apuzzo e Gianpiero Buononato, compagni di liceo di suo figlio Catello di manifestare le nostre discussioni calcistiche in una trasmissione radiofonica settimanale, che sarebbe continuata fino al 2000, anche quando la proprietà dell’emittente passò a Catello Testa. Continua a leggere