Antonio La Padula: – Ancora una Palma d’Oro nello sport –

Antonio La Padula, un altro stabiese Palma d’Oro al Merito Sportivo

13 gennaio 2024 – Corrado Di Martino

Antonio La Padula, ex-canottiere, allenatore di Canottaggio, docente di Scienze Motorie in pensione, riceve la Palma d’Oro al Merito Tecnico, il professore era già stato insignito del premio Azelio Mondini 1.

La Padula sulla spiaggia di Castellammare di Stabia

Il prof. La Padula nasce a Castellamare di Stabia 14 ottobre del 1952, una figura storica del canottaggio stabiese, serio, competente e coinvolto, è con lo stesso impegno insegnava l’arte del remo sia ai grandi campioni sia ai giovanissimi del Circolo Nautico Stabia o agli studenti del progetto Remare a Scuola.

La Padula nei panni di allenatore federale

Subentra nel 1993, alla Direzione Tecnica del Circolo Nautico Stabia del dottor La Mura, la cui cultura nuova, cresciuta in oltre 20 anni di attività, porterà la città di Castellammare di Stabia ai vertici della storia del Canottaggio mondiale. Era il momento di superare il muro del canottaggio regionale e puntare a sfide più importanti, puntare a traguardi prima solo sognati.

Da sinistra a destra cerchiati nella foto alcuni giovani canottieri del Circolo Nautico Stabia: – Corrado Di Martino, Maurizio Zingone, Antonio La Padula, poi in basso Antonio Schettino, Bruno Zingone, Andrea Coppola

Una carriera costellata di successi prima come atleta poi come allenatore. La sua carriera di allenatore inizia nel Circolo Nautico Stabia, poi diviene allenatore federale collaborando con Giuseppe La Mura per otto anni, prima di passare a guidare il settore Pesi Leggeri 2001 al 2004 guidare. Fra i più stretti collaboratori del Direttore Tecnico Federale Giuseppe La Mura, il mitico coach del Circolo Nautico Stabia; La Padula ritornò in Federazione nel 2012, per poi dedicarsi solo al circolo Stabiese a partire dal 2013.

Gli stimoli fondamentali del miglioramento personale rappresentano la dottrina filosofica del professor La Padula. Lo scopo è quello di ottenere il massimo dagli atleti senza che essi ne abbiano una sensazione di fatica. I giovani, gli atleti, da lui curati i imparano a confrontarsi con se stessi continuamente, con l’obiettivo del miglioramento finale, insomma ciascun atleta deve battere prima se sesso se vuole primeggiare sugli atri.

La Padula prima di un allenamento con la barca di Amalfi

È profondamente esperto anche nel campo delle regate storiche, vedasi i successi del team della Repubblica Marinara di Amalfi nel 2018 e nel 2021, un tipo di gara che coinvolge otto rematori, in una barca di 770 Kg. con sedile fisso.

Nel 2021 lascia l’impegno costante a guida del canottaggio stabiese, per dedicarsi solo alla regata storica dirigendo il gruppo dei vogatori per l’equipaggio della barca della Repubblica d’Amalfi. E chissà se quest’anno in cui Genova è Capitale Europea dello Sport, non gli riesca ancora una volta di alzare i remi al Nike la dea della Vittoria.

  1.  Il Premio Azelio Mondini, è un riconoscimento che viene assegnato ogni anno all’allenatore che si è distinto per qualità morali e dedizione all’insegnamento del canottaggio. Il premio ricorda Azelio Mondini, Socio Benemerito della F.I.C. e Stella d’oro al Merito Sportivo del CONI, Cavaliere della Repubblica Italiana, maestro e tecnico di canottaggio, Mondini nel 1971 fondò a Frenze L’ANACC -Associazione Nazionale Allenatori di Canottaggio e Canoa – che poi diventerà ANAC con il distacco del ramo canoa. Mondini fu anche il ptomotore di altri quattro premi: il Premio “Il Giullare”; il Premio “Pino Culot”; il premio  “Sport e Poesia”; il Premio “Consorte”.
emeroteca stabiese

Emeroteca stabiese

a cura di Gaetano Fontana

L’emeroteca stabiese (raccolta di giornali, riviste e pubblicazioni periodiche, edite e distribuite nella città di Castellammare di Stabia), nasce da una idea di Gaetano Fontana. A lui, già autore di importanti iniziative e rubriche contenute nel nostro portale web, va un particolare plauso per l’impegno profuso nella non facile costruzione di questa rilevante sezione, risorsa da oggi fruibile per la lettura e la consultazione, che di certo farà la felicità di: studiosi, studenti, ricercatori e semplici appassionati di storia locale.

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Radio Boomerang

Radio Boomerang

a cura di Gianfranco Piccirillo

Radio Boomerang nacque il 19 febbraio 1979 dopo le prime esperienze di Radio Europa One dagli attici del palazzo più alto di piazza Vesuviana e le frequenze concesse dalla normativa del settore fino ai primi anni duemila erano i 92.250 MHz. I conduttori sono stati tanti, ma il principale era il proprietario dell’emittente, Geppino Astarita, che teneva compagnia a tantissimi ascoltatori tutte le sere con un’apprezzata programmazione di musica napoletana, arricchita da tanti giochi a premi e spesso da cantanti e diversi personaggi del mondo dello spettacolo napoletano. Nell’anno dello scudetto del Napoli Geppino Astarita propose a me, Agostino Apuzzo e Gianpiero Buononato, compagni di liceo di suo figlio Catello di manifestare le nostre discussioni calcistiche in una trasmissione radiofonica settimanale, che sarebbe continuata fino al 2000, anche quando la proprietà dell’emittente passò a Catello Testa. Continua a leggere

Viviani inaugurazione busto

Raffaele Viviani (attore, poeta e commediografo)

a cura di Maurizio Cuomo

Nato a Castellammare di Stabia, il 9 gennaio 1888, dimostrò sin dalla prima infanzia il suo talento, prendendo parte a numerose commedie teatrali.

La passione per il teatro gli fu trasmessa dal padre (anch’egli di nome Raffaele), gestore dell’Arena Margherita di Castellammare di Stabia, teatro nel quale recitavano i poveri “Pulcinelli” del tempo.

Sull’orlo del fallimento, poco dopo la nascita di Raffaele, però, la famiglia Viviani, a causa di un sequestro tributario, fu costretta a trasferirsi a Napoli, dove nel 1893, grazie al recupero di materiali di scena sfuggiti al sequestro, costruirono il teatro “Masaniello”.

L’esordio teatrale del Viviani, avvenne nel 1892 al “Nuovo San Carlino”, quando “Papilluccio”(così era chiamato Raffaele da bambino) a poco più di quattro anni, si esibì vestito di un fracchettino rosso, al fianco della sorella Luisella.

Lo scrittore e giornalista Domenico Rea in un articolo del 1991 pubblicato su “Il Venerdì di Repubblica” ricordò il celebre Viviani con questa breve, ma concisa descrizione fisica: “Io vidi una sola volta Viviani a passeggio intorno alla sua casa di Corso Vittorio Emanuele II. Continua a leggere

Vincenzo Migliaro

Vincenzo Migliaro

a cura di Giuseppe Zingone

Il pittore Vincenzo Migliaro, tra Piero Girace ed un giovanissimo Antonio Asturi alle Terme di Castellammare. Di Migliaro, Girace scrisse: Questo era Migliaro – orgoglioso e modesto, popolare ed aristocratico.

Si apre con una recensione (critica) di Vincenzo Migliaro, il capolavoro di Piero Girace, il libro: Artisti Contemporanei edito nel 1970 da E.D.A.R.T. Non poteva essere diversamente lo testimonia la stessa foto che il critico d’arte stabiese conservò tra i suoi fogli e ricordi. Questa foto è del 1936 siamo all’interno delle nostre stupende antiche terme, di cui nulla rimane, se non questa foto e le diverse cartoline dei suoi magnifici archi, il muro esterno. Migliaro fu ospite a Castellammare come racconterà Girace stesso, per la mostra dei pittori in qualità di giudice, che potete leggere qui: L’estate dei pittori. Continua a leggere