Vado a Venezia di Ciro Madonna

Vado a Venezia di Ciro Madonna

di Giuseppe Zingone

Ciro Madonna, Immagine tratta da All’Ombra del Castello di Lilino Diogene

Un breve articolo di giornale, riporta in “vita” quei personaggi che nella nostra città si dedicarono alla cultura, in maniera particolare all’arte teatrale, l’assente per eccellenza della  vita sociale di Castellammare insieme alla musica tradizionale. Ma Ciro Madonna, Italo Celoro, Lilino Diogene, il grande Ruccello e tanti altri giovani e meno giovani, dimostrano che le risorse umane ci sono ancora. Sono rimasto affascinato dal film Mixed by Erry e dall’interpretazione del nostro Luigi D’Oriano. Avanti tutta allora! Investiamo di più nelle arti e nei nostri nascenti artisti. Continua a leggere

San Catello – la storia del nostro Santo Patrono

a cura di Maurizio Cuomo

La storia di San Catello, vescovo di Stabia e patrono della città di Castellammare di Stabia, purtroppo, non è ben chiara. Avvolta nel mistero e per alcuni tratti contraddittoria, la vita del Santo, fu trascritta per la prima volta dall’Anonimo sorrentino in un manoscritto risalente alla fine del IX sec. Intento a raccontare la storia di Sant’Antonino abate di Sorrento (strettamente collegata alla vita di San Catello), l’anonimo nei suoi antichi scritti, menzionando le vicissitudini che legano i due Santi, ha rilasciato numerose tracce descrittive anche di San Catello.

San Catello (stampa d'epoca)

San Catello (stampa d’epoca)

L’incontro tra i due Santi avvenne nella seconda metà del VI secolo, quando Sant’Antonino (monaco benedettino), scampato alla furia devastante del popolo longobardo, dopo diversi giorni di profugo cammino, giunto a Stabia, fu accolto dal vescovo Catello. Continua a leggere

Annibale Ruccello - busto posto in Villa Comunale (foto Maurizio Cuomo)

Annibale Ruccello

a cura di Maurizio Cuomo

Annibale Ruccello - busto posto in Villa Comunale (foto Maurizio Cuomo)

Annibale Ruccello – busto posto in Villa Comunale (foto Maurizio Cuomo)

Annibale Ruccello nasce a Castellammare di Stabia, il 7 febbraio 1956, da Ermanno e Giuseppina de Nonno. Nel 1977, discutendo una tesi in antropologia culturale sulla Cantata dei Pastori di Andrea Perrucci, si laurea in Filosofia (con il massimo dei voti), all’Università di Napoli “Federico II”.

Attore, regista, drammaturgo, è anche studioso della cultura e della lingua napoletana. Nel 1978 fonda la cooperativa “Il carro” e, in collaborazione con Lello Guida, comincia a scrivere e a mettere in scena i suoi primi lavori teatrali, ispirati in gran parte a materiali della cultura popolare. Continua a leggere

fratelli Abbagnale

Giuseppe Abbagnale

Giuseppe Abbagnale

di Giuseppe Zingone

Giuseppe (1)

Giuseppe Abbagnale

Abbagnale, una famiglia fucina naturale di atleti, che ha dato e continua a dare soddisfazioni ad un paese, l’Italia, assetato di vero sport, un Olimpo di medaglie raggiunto con disciplina e sacrificio. Tutto questo in un Sud che negli anni Ottanta si riscopre “Canottiere” e le cui parole più in voga sembrano essere “Due con”, una specialità che ci ha visto imperare nel mondo, uomini che hanno dato lustro ad una Città nella quale tutto parla di mare. Continua a leggere

Madre Maria Maddalena

Beata Maria Maddalena della Passione

a cura di Maurizio Cuomo

Maria Maddalena Starace

Maria Maddalena (Starace)

Maria Maddalena nacque a Castellammare di Stabia il 5 settembre 1845 da Francesco Starace e Maria Rosa Cascone. Fu battezzata il giorno stesso coi nomi di Costanza, Anna, Maria. La neonata fu presto consacrata alla Vergine Addolorata, secondo la promessa fatta dalla mamma.
A 4 anni, la piccola Costanza fu mandata a scuola presso una certa Caterina Lauro. Ivi socializzò con altre bambine meno abbienti e sicuramente le rimase impressa la povertà delle compagne. Nel 1850, le Figlie della Carità si stabilirono a Castellammare di Stabia per l’assistenza ai malati dell’ospedale San Leonardo; in seguito aprirono anche un orfanotrofio e un convitto per ragazze di buona condotta. Costanza, ammessa in tale convitto, cominciò a respirare un clima di preghiera e di dedizione al punto tale che si accese in lei il desiderio di consacrarsi al Signore. Durante questo periodo, fu ammessa alla prima comunione e all’età di 10 anni ricevette il sacramento della cresima. Rientrata in famiglia per motivi di salute, Costanza proseguì gli studi con un professore in casa e, oltre allo studio, cominciò a coltivare con assiduità la preghiera. In questo clima avvertì sempre più forte la vocazione alla vita religiosa tanto che alla fine chiese e ottenne dai genitori il permesso di entrare nel conservatorio delle Teresiane di Vico Equense. Continua a leggere