Santa Maria della Sanità

Santa Maria della Sanità

a cura di Maurizio Cuomo

Il rito delle “incoronazioni mariane” si fa risalire al nobile Alessandro Sforza Pallavicini, il quale lasciò cospicui beni al Capitolo di San Pietro in Vaticano purché dopo la sua morte, come scritto nel testamento del 3 luglio 1636, provvedesse a incoronare le immagini più celebri della Vergine1.

A Castellammare ci sono sei Immagini della Madonna che, per i loro pregi artistici, per l’antichità e per la grande devozione dei fedeli, sono state incoronate con decreto del Rev.mo Capitolo Vaticano, in accoglimento del desiderio del popolo stabiese. A seguire ve le proponiamo corredate da una breve descrizione.


Le immagini incoronate della Madonna:

Santa Maria della Sanità

Santa Maria della Sanità

Titolo dell’Immagine: Santa Maria della Sanità
Data del rito dell’Incoronazione: 21 aprile 1912
Prelato che ha proceduto al rito: (*) Vescovo Michele De Iorio


Note:

(*) da Michele Palumbo – Stabiae e Castellammare di Stabia – Aldo Fiory Editore Napoli 1972;

  

  1. da: Luoghi dell’Infinito – “Val d’Ega, la fede delle Dolomiti”, articolo di Paolo Simoncelli
Sant'Espedito, Parrocchia Santa Maria della Pace, Castellammare di Stabia

Sant’Espedito martire di Melitene

Sant’Espedito martire di Melitene

di Giuseppe Zingone

Sant'Espedito, Parrocchia Santa Maria della Pace, Castellammare di Stabia

Sant’Espedito, Parrocchia Santa Maria della Pace, Castellammare di Stabia

“Al mio amico Espedito Gasparo”

Festeggiato il 19 Aprile il suo culto è diffuso in tutto il mondo. In un articolo apparso sul Corriere della Sera il 1 Novembre 2001, Sant’Espedito è presentato come il santo più invocato dai milanesi poiché “perora le cause urgenti”.

Ma chi era Sant’Espedito? Secondo il Martirologio Geronimiano che nella sua originaria formulazione risale al V secolo, gli onori a tale santo sono attribuiti il 19 Aprile, giorno del suo martirio, a Melitene (oggi Malatya in Turchia) insieme ad Ermogene ed altri compagni. Scarse sono però le notizie al riguardo, è facile trovare una fiorente letteratura leggendaria intorno alla sua vita, che lo vorrebbe martire sotto Diocleziano. Parimenti infondata la leggenda che presenta Sant’Espedito come comandante della legione romana Fulminante e autore del miracolo dell’acqua avvenuto all’epoca di Marco Aurelio. E’ stata avanzata l’ipotesi che la parola “expeditus” debba essere intesa come aggettivo riferito ad una persona e non come nome proprio. Continua a leggere

Una escursione da Quisisana a Pimonte del 1889

a cura di Pio Gaeta

Cari amici, vi invio il resoconto di una escursione svolta nel 1889 dagli alunni del Liceo Genovese di Napoli e condotte dal Prof. Vincenzo Campanile socio della sezione di Napoli che il 22 gennaio 2021 ha celebrato i 150 anni dalla nascita.

L’escursione che ha origine dalla stazione ferroviaria di Castellammare, ci restituisce nitide le immagini dei boschi di Quisisana, con le Fontane del Re (…da cui zampillano fresche e limpide acque), con la strada che mena a Monte Coppola (…piacevolissima, perché da essa si scorge tutto l’incantevole golfo di Napoli) e la sommità del “nostro” Monte Coppola (…quassù una specie di largo terrazzo, adorno di alberi e di rozzi sedili di pietra. Girammo gli occhi intorno e non potemmo frenare un grido di ammirazione, che eruppe dal profondo del cuore, dinanzi alla stupenda veduta, che si presentava ai nostri occhi).
Stranamente è appena accennato il passaggio dinanzi a Palazzo Reale, ma evidentemente in tempi repubblicani, i simboli dell'”ancient regime” non erano “politically correct”.

Nel ricordo di tanta bellezza, che tutt’oggi traspare attraverso il degrado dell’attuale Quisisana, vi saluto. Un abbraccio. Pio.


NONA PASSEGGIATA
Domenica 10 Marzo 1889

( Castellammare – Quisisana – Monte Coppola – Pimonte – Monte Pendolo – Gragnano )

Alle ore 6 e 45 minuti io mi trovava alla stazione con parecchi amici. Il tempo era splendido, non una nube attraversava l’azzurra volta del cielo; spirava un dolce venticello, che ci sfiorava leggermente il viso, destando in noi la speranza di una splendida gita. Continua a leggere

Cava ex Calce&Cementi Pozzano

Introduzione alla Geologia del Distretto Stabiano: origine ed evoluzione geodinamica

Cava ex Calce & Cementi di Pozzano

Cava ex Calce & Cementi di Pozzano

Uno degli ingredienti fondamentali in una vera storia d’amore è la conoscenza, intesa come l’essere consapevoli del reale valore dell’oggetto della nostra passione. È proprio la mancanza di conoscenza che ha spinto gran parte degli uomini a disprezzare quanto di bello la natura ci offre quotidianamente e gratuitamente. Nelle righe che seguono impareremo qualcosa della parte inanimata del nostro ambiente, le rocce, i minerali, le particolari forme del territorio, in poche parole impareremo a conoscere la geologia della nostra terra, l’origine e la sua evoluzione. L’attuale assetto geologico della Penisola Sorrentina e dell’area vesuviana, territorio in cui si sviluppa il distretto stabiano, va interpretato in modo dinamico, poiché rappresenta una fase transitoria del continuo mutamento della superficie terrestre. Continua a leggere

Vincenzo Esposito

Vicienzo ll’acquaiuolo

Vicienzo ll’acquaiuolo
breve biografia di Vincenzo Esposito

di Alfonso Esposito

Vincenzo Esposito

Vincenzo Esposito

Nella nostra storia di tradizioni stabiesi mi piacerebbe ricordare i miei genitori, che con sacrificio e dedizione si sono dedicati ad un’attività tipica Stabiese: “Ll’ACQUAIOLO “Mi chiamo Alfonso, sono il figlio di Esposito Vincenzo che da stabiese verace nasce nel Palazzo del Marchese (vicino alla ex fonte dell’Acqua Ferrata) il 09/09/1935. Mio padre comincia l’attività di acquaiuolo molto giovane, quando per conto di parenti, si recava alle 5 del mattino a prendere l’Acqua della Madonna per poi spostarsi alla fonte Acidula, dove l’acqua veniva imbottigliata e poi di corsa alle Terme. Alle ore 7.00 del mattino, l’acqua era già scaricata nel piccolo chiosco di via Principessa Mafalda che lui poi lasciava per iniziare la sua giornata d’asfaltista, il tutto per poche lire settimanali. Comincia così l’attività che sarebbe stata il sostentamento della sua futura famiglia. Nel 1963/64, proprio perchè il lavoro di asfaltista era stagionale e precario, i miei genitori decisero di prelevare l’attività di via Principessa Mafalda cominciando così un’attività durata per più di 40 anni. Continua a leggere