Ieri in via Brin

Ieri in via Brin

articolo del dott. Tullio Pesola

Non è facile per un occasionale osservatore immaginare come si presentasse anni addietro nella sua interezza quella bretella della nostra Città che, agganciandosi a via Acton, favorisce il collegamento alla strada statale sorrentina e che va sotto il nome di Via B. Brin. Chiunque la veda oggi, non può che etichettarla come località di periferia dal volto anonimo, nella quale tutto è silenzio e tutto sembra statico. Come negare l’evidenza?! Solo chi ha vissuto buona parte della propria vita in quel contesto può rilevarne le differenze. È inimmaginabile oggi pensare che lungo una lingua di terra di circa trecento metri di lunghezza si trovassero impiantate numerose e svariate attività commerciali. Basti pensare, ad esempi0, che in quest’area sorgevano negli anni ’50 ben nove salumerie, tre latterie, due biscottifici (di cui uno anche panificio), due tabaccherie, cinque fruttivendoli, quattro ciabattini, un valente maestro calzolaio, cinque barbieri, una sartoria, due ristoranti di alta classe (Posillipo del sig. Mario Mastrogiacomo e Marechiaro del sig. Riposati), due trattorie/pizzerie, un salone di bellezza per signore (di proprietà del sig. Antonio Rosato) cinque caffetterie e via discorrendo.

Sicuramente qualcuno stupirà nell’udire ciò e stenterà ad accettare per vero quanto appena asserito. Chi, però, appartiene alla mia generazione non potrà che confermare e sicuramente ricorderà come fossero, ad esempio, dislocati gli esercizi dei prodotti alimentari. Poco prima della pasticceria Sorrentino, c’era la salumeria “Oli e legumi” di don Peppe Buonocore; di fronte, cioè sotto al palazzo detto “della pergola d’uva”, era situata quella di Carmela Valanzano; dirimpetto alla chiesa di Portosalvo faceva bella mostra di sé la salumeria Brancati, seguiva quella di Bacchi situata dinanzi allo slargo dell’acqua acidula. (continua a leggere…)

Antico acquedotto (foto dott. Andrea Grosso)

L’antico acquedotto

articolo del dott. Andrea Grosso

Antico acquedotto (foto dott. Andrea Grosso)

Antico acquedotto (foto dott. Andrea Grosso)

Tra il 1880 e il 1884 fu costruita la strada che collega Agerola con Castellammare di Stabia, attraversando Pimonte (che allora contava intorno ai 1700 abitanti) e Gragnano.

Già nell’agosto del 1880, fu terminata l’apertura della galleria delle Palommelle (tra Agerola e Pimonte, in effetti completata nel 1885). Un’antenata ricordava che quando gli operai si incontrarono dai due versanti, fecero grande festa, a Pimonte (presso una taverna in via Casa Cuomo Piazza), con un pranzo a base di stocco e vino. Subito dopo questa data Pimonte risulta raggiungibile, in poco più di un’ora, da Castellammare, con una vettura a tre cavalli.

La Galleria fu costruita sotto il valico di S. Angelo, la mulattiera delle Palombelle dove si praticava la caccia dei colombi al passo. Già il generale Paolo Crescenzo Martino Avitabile di Agerola aveva domandato, con presentazione di progetto completo, al re Ferdinando II una strada rotabile che congiungesse Agerola con Gragnano. Le vicende della rivoluzione del 1848 impedirono al Re di mantenere la promessa.

Dal lato di Agerola un marmo ricorda l’inaugurazione della Galleria: Sotto gli auspici dell’Avvocato Carlo Gambuzzi, l’impresa costruzioni DRAMS & RIPESI col valido aiuto dell’Ing. Direttore dei lavori Luciano Della Martora e dell’Ing. dell’Impresa Gennaro Dramis questa Galleria in men di un anno costruì, oggi 22 agosto 1880. Continua a leggere

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Casarella ‘e Pusitano

Casarella ‘e Pusitano

di Giuseppe Zingone

La signora Isa D’Esposito e suo figlio Andrea Rossi D’Esposito

Condividere un dialetto, la passione per la parola scritta o per l’innato gusto musicale, fu alla base dell’incontro tra Piero Girace e Salve D’Esposito.1Un incontro tra due uomini che provenivano da una terra unica, dai mille colori, dai tanti e struggenti dolori, un luogo che questi due uomini non poterono mai cancellare, anche quando andarono (per ragioni lavorative) entrambi a vivere a Roma. Continua a leggere

  1. Salvatore D’Esposito, meglio conosciuto come Salve D’Esposito (Sorrento, 9 agosto 1903 – Roma, 22 gennaio 1982), è stato un compositore e direttore d’orchestra italiano. La sua fama è legata soprattutto alla canzone napoletana, in particolar modo a successi quali Me so’ ‘mbriacato ‘e sole e Anema e core.

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