Cava ex Calce&Cementi Pozzano

Introduzione alla Geologia del Distretto Stabiano: origine ed evoluzione geodinamica

Cava ex Calce & Cementi di Pozzano

Cava ex Calce & Cementi di Pozzano

Uno degli ingredienti fondamentali in una vera storia d’amore è la conoscenza, intesa come l’essere consapevoli del reale valore dell’oggetto della nostra passione. È proprio la mancanza di conoscenza che ha spinto gran parte degli uomini a disprezzare quanto di bello la natura ci offre quotidianamente e gratuitamente. Nelle righe che seguono impareremo qualcosa della parte inanimata del nostro ambiente, le rocce, i minerali, le particolari forme del territorio, in poche parole impareremo a conoscere la geologia della nostra terra, l’origine e la sua evoluzione. L’attuale assetto geologico della Penisola Sorrentina e dell’area vesuviana, territorio in cui si sviluppa il distretto stabiano, va interpretato in modo dinamico, poiché rappresenta una fase transitoria del continuo mutamento della superficie terrestre. Continua a leggere

Vincenzo Esposito

Vicienzo ll’acquaiuolo

Vicienzo ll’acquaiuolo
breve biografia di Vincenzo Esposito

di Alfonso Esposito

Vincenzo Esposito

Vincenzo Esposito

Nella nostra storia di tradizioni stabiesi mi piacerebbe ricordare i miei genitori, che con sacrificio e dedizione si sono dedicati ad un’attività tipica Stabiese: “Ll’ACQUAIOLO “Mi chiamo Alfonso, sono il figlio di Esposito Vincenzo che da stabiese verace nasce nel Palazzo del Marchese (vicino alla ex fonte dell’Acqua Ferrata) il 09/09/1935. Mio padre comincia l’attività di acquaiuolo molto giovane, quando per conto di parenti, si recava alle 5 del mattino a prendere l’Acqua della Madonna per poi spostarsi alla fonte Acidula, dove l’acqua veniva imbottigliata e poi di corsa alle Terme. Alle ore 7.00 del mattino, l’acqua era già scaricata nel piccolo chiosco di via Principessa Mafalda che lui poi lasciava per iniziare la sua giornata d’asfaltista, il tutto per poche lire settimanali. Comincia così l’attività che sarebbe stata il sostentamento della sua futura famiglia. Nel 1963/64, proprio perchè il lavoro di asfaltista era stagionale e precario, i miei genitori decisero di prelevare l’attività di via Principessa Mafalda cominciando così un’attività durata per più di 40 anni. Continua a leggere

Monte Coppola

Escursionisti stabiesi

( Immagini itineranti )

Acquedotto borbonico (foto Maurizio Cuomo)

Sentiero per Monte Coppola (foto Maurizio Cuomo)

Le immagini in galleria sono tutte coperte da diritto d’autore (© www.liberoricercatore.it), per un’eventuale utilizzo, di qualsiasi ambito sia, è richiesta la citazione della fonte (foto: Escursionisti stabiesi, tratte dal portale www.liberoricercatore.it), previo liberatoria da richiedere in ogni caso a liberoricercatore@email.it.


Monte Coppola

( Scheda tecnica del percorso )

Itinerario:
Reggia di Quisisana (ingresso viale degli Ippocastani) – Parco della Reggia – via Tuoro a Monte Coppola – Antico sentiero per Monte Coppola – Monte Coppola – primo tratto del sentiero dell’Acquedotto Borbonico – Cascata di Monte Coppola.

Durata:
3 ore (con ampie soste di rilevamento e ritorno).

Lunghezza:
3 km circa.

Difficoltà:
T/E (Turistica – Escursionistica).

Dislivello:
160 mt.

Tipo di percorso:
Tutto il percorso (salvo brevi tratti) è ombreggiato dalla fitta vegetazione boschiva, e si snoda su di un piano di calpestio misto. Ecco a seguire la specifica di percorso:
il tratto iniziale si snoda negli ampi viali del Parco della Reggia di Quisisana, è comodo e a carattere agevole, usciti dal Parco e percorsi i primi 500 metri di via Tuoro a Monte Coppola (laddove la strada principale rotabile curva su di un ponticello), imbocchiamo l’adiacente antico camminamento per Monte Coppola, questo tratto di percorso pur se mal tenuto (è infatti palese la mancata manutenzione al suolo di calpestio del sentiero ampiamente coperto da fogliame), è praticabile e può essere considerato discretamente sicuro. Giunti al piazzale di Monte Coppola, proseguiamo in discesa in direzione dell’antico acquedotto borbonico (anche questo breve tratto non presenta particolari difficoltà, il percorso è sconnesso, ma praticabile). Raggiunta la Cascata (ben visibile nel periodo invernale e nel primo periodo primaverile), segnaliamo purtroppo la presenza di una notevole quantità di rovi che copre ed ostacola rovinosamente il naturale punto di accesso.

Punti d’acqua:
Parco della Reggia di Quisisana – Fonte di S. Bartolomeo.

Segnaletica:
Il sentiero percorre parte dei numerosi viali del parco della Reggia. Da rilevare che in alcuni tratti il tracciato è mal tenuto, assente qualsiasi tipo di segnaletica.

Tipo di vegetazione:
Prevalentemente bosco misto ceduo, da rilevare anche numerosi coltivi a castagno sia cedui che da frutto.

Punti d’interesse:
Reggia di Quisisana – parco della Reggia con bellissimi Castagni secolari – via Tuoro a Monte Coppola ombreggiata con stupendi Lecci secolari – antica calcara nei pressi della sorgente di S. Bartolomeo. Particolarmente interessanti gli spunti naturalistici che il percorso offre, con i ruscelli e i salti d’acqua caratteristici dei numerosi impluvi (Rivi).

Osservazioni:
Un percorso di straordinaria bellezza, con caratteristiche diverse in base al periodo dell’anno in cui viene affrontato. Particolarmente affascinante nel periodo “fine inverno, inizio primavera” quando i numerosi ruscelli che scorrono negli impluvi sono in piena, in alcuni tratti l’acqua affronta spettacolari salti tra tutti il più bello è quello di Monte Coppola una vera e propria cascata. Di rilevante interesse è anche la presenza di alcuni esemplari di Pteride di creta e di altre numerose specie di felci ricordiamo:
la Scolopendria comune, la Cedracca comune, la Felce maschio (che genera i nuovi getti a forma di pastorale vescovile), il Capelvenere, l’Asplenio tricomane. Numerose anche le entità di muschio ed epatiche. Interessante è anche la presenza di numerosi affioramenti di conglomerati delle tipiche rocce sedimentarie della zona. Particolarmente belli e suggestivi e non rari da ritrovare sul percorso sono anche i depositi di travertino. Da segnalare infine la presenza del picchio che spesso allieta il cammino dell’escursionista col suo ritmico tamburellare.

Galleria Fotografica

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'O Lunnedì 'e Pozzano (foto anni '30)

‘O Lunnerì ‘e Puzzano

Gli anni ’30 a Castellammare
( nei ricordi dello stabiese Gigi Nocera )

Durante il corso della vita molte volte capita di ricordare fatti e avvenimenti del passato che ci hanno visto, non sempre inconsapevolmente testimoni o protagonisti. Per esempio, quando avevo 10/12 anni ricordo molto bene il varo di due navi, la “Amerigo Vespucci” e la “Giovanni delle Bande Nere”; navi divenute poi famose chi per un verso chi per l’altro. Oggi però non voglio parlare di questo; semmai lo farò un’altra volta.


Oggi, in occasione delle festività per la Resurrezione di Cristo, voglio ricordare come la maggioranza dei cittadini trascorreva il lunedì del dopo Pasqua.
Srotolando la matassa dei miei ricordi inerenti quei giorni, due fatti sono risaltati netti: il primo bagno di mare e la gita a Pozzano con relativa merenda.
Il primo tuffo in mare avveniva regolarmente a mezzogiorno del Sabato Santo, quando le sirene del Cantiere e quelle delle navi in porto annunciavano la Resurrezione. In quel momento, puntualmente, dall’amata e mai dimenticata “Banchina ‘e zì Catiello” ci buttavamo a mare, pur col brutto tempo. Nella nostra interessata concezione era un rito e si doveva rispettare.
Della gita a Pozzano lo spunto me lo ha dato anche una bella cartolina degli anni “30” che l’amico Enzo Cesarano mi ha fatto pervenire nei giorni scorsi.

'o Lunnerì 'e Puzzano (cartolina di Enzo Cesarano)

‘o Lunnerì ‘e Puzzano (cartolina di Enzo Cesarano)

In questa cartolina si vedono, sul piazzale della Basilica, numerose bancarelle che espongono e vendono giocattoli, bibite e leccornie varie. Queste modeste e disadorne bancarelle erano schierate anche, una dietro l’altra, sulla salita che porta alla chiesa. Dato che la strada era stretta (in terra battuta e naturalmente polverosa), erano schierate soltanto su un unico lato. Continua a leggere