Il telefono (anno 1906)

Il telefono a Castellammare

di Raffaele Scala

In attesa della mia nuova ricerca sulla quale sto lavorando, invio una chicca su un territorio ancora inesplorato: l’arrivo della linea telefonica a Castellammare. Giusto un assaggio per far venire l’appetito a quanti amano la ricerca storica.

Aspettando buone nuove. Raffaele Scala.

Il telefono (anno 1906)

Il telefono (anno 1906)

In quanti sanno che la linea telefonica è stata inaugurata a Castellammare di Stabia il 29 gennaio 1906, allacciata alla Rete di Stato di Napoli, unitamente ad altri comuni quali Vico Equense, Torre Annunziata e Torre del Greco? ¹

I primi telefoni arrivarono in Italia verso la fine dell’Ottocento e per farli funzionare bisognava necessariamente far girare innanzitutto una manovella consentendo l’avviso di chiamata al centralino, contattando in questo modo la centralinista, alla quale si doveva comunicare il numero di telefono desiderato. Continua a leggere

La giornata della Memoria 27 Gennaio

La giornata della Memoria 27 Gennaio

di Giuseppe Zingone

Museo Ebraico di Varsavia, foto Giuseppe Zingone

La Giornata della memoria (27 Gennaio) che qui su Liberoricercatore si celebra ogni giorno, pensando a Castellammare, ci impone oggi qualcosa in più, ce lo chiedono le migliaia di vittime degli orrori di una guerra che in molti vogliono minimizzare e dimenticare. La Shoà degli ebrei di tutto il mondo è in qualche modo  anche stabiese, nel ricordo di tutti quelli che riuscirono a tornare e a coloro che non poterono farlo. Continua a leggere

Il faro (quadro di Gaetano Di Capua)

Il faro di Castellammare di Stabia

articolo di Maurizio Cuomo

Il faro (quadro di Gaetano Di Capua)

Il faro (quadro di Gaetano Di Capua)

Nella certezza di fare cosa utile e gradita ai lettori, e ai tanti studiosi ed appassionati di storia locale, in questo breve articolo proverò a descrivere quello che un tempo era il faro del porto, gioiellino architettonico di epoca borbonica, oggi soppresso, che fino alla metà degli anni ’40 del secolo scorso, svettava, suggestivo ed austero sulla punta del molo di Castellammare di Stabia. Continua a leggere

'o vrasiere

‘O vrasiere

Gli anni ’30 a Castellammare
( nei ricordi dello stabiese Gigi Nocera )

Breve premessa dell’autore:

Caro Maurizio, come promesso ti mando un altro mio ricordo (Gli inverni a Castellammare negli anni “30”). Non mi resta quindi che fare a te, alla tua Famiglia, agli amici tutti che frequentano il tuo, il nostro Sito, gli auguri più sinceri e cari.

Un abbraccio, Gigi.

 ‘O vrasiere

Nnant’ ‘o vrasiere cummigliato ‘e cennere
Simmo rummase tutta na jurnata,
sentenne ‘a notte a ppoco a ppoco scennere
‘ncopp’ a sta casa fredda e abbandonata.

Nce ha cuòvete a’ ‘ntrasatta sta vernata!
Tengo n’aniello ‘argiento; o vaco a vennere
P’avè n’aceno ‘e fuoco. Stai gelata,
e cchiù te parlo, e meno me può ‘ndennere.

Vierno passato nun facette ‘a neva?
‘A casa tale e quale, senza fuoco,
ma pure – te ricorde? – ‘o fuoco ardeva.

E ardeva dint’a ll’uocchie tuoie lucente,
dint’ a ll’anema toia che a poco a poco
s’è fatta fredda, muta, ‘ndifferente.


'o vrasiere

‘o vrasiere

Questa bella poesia di Libero Bovio mi ha riportato indietro negli anni, quando negli anni ’30 l’inverno a Castellammare si presentava col suo freddo e noi l’affrontavamo con rimedi poco adatti: c’‘o vrasiere! Poiché penso che ne esistono ancora pochi in giro perché in disuso e quindi per i più giovani che forse non ne hanno mai visto uno cerco di descriverlo.
Normalmente era di rame, rotondo, col fondo basso e con il bordo che poggiava su una base di legno, anch’essa rotonda, sollevata dal pavimento una decina di centimetri da quattro supporti sempre di legno.
Dentro questo recipiente bruciava lentamente della carbonella. Per evitare che i bimbi più piccoli, o anche più grandicelli, ma maldestri nei giochi (cioè quei bambini che tenevano “l’arteteca” ) ci cascassero dentro, il tutto era coperto da una specie di cupola che poggiava sulla base di legno. In molte occasioni su questa cupola si mettevano ad asciugare dei piccoli indumenti. Questa protezione però molte volte non impediva che qualche bambino ci cascasse dentro con le mani o col sederino. Allora erano corse al San Leonardo, l’ospedale che si trovava nella Piazza del Municipio. Continua a leggere

Castellammare in Albumina

a cura di Gaetano Fontana

La stampa su carta albuminata è un tipo di stampa fotografica inventata nel 1850 da Louis Désiré Blanquart-Evrard e divenne in breve tempo il primo medium fotografico prodotto commercialmente su base industriale. Il nome di questa tecnica deriva proprio dal fatto che la cosiddetta chiara d’uovo, l’albume appunto, veniva adoperato come legante per creare un’emulsione a base di sali d’argento da stendere su fogli di carta. Del nitrato d’argento veniva fatto reagire con cloruro di sodio presente nell’albume, formando cloruro d’argento. Il cloruro d’argento, instabile alla luce, rendeva possibile la formazione di immagini fotografiche mediante la stampa a contatto di negativi posti sopra il foglio di carta trattato con questo sistema. Questa tecnica divenne estremamente popolare nella seconda metà dell’Ottocento. (Fonte www.fototeca.it)

Ultimo Inserimento

Acqua della Madonna cm 10 x 7

Acqua della Madonna retro cm 10 x 7

Acqua della Madonna retro cm 10 x 7


Queste da noi proposte sono le prime foto che hanno come soggetto Castellammare e che successivamente saranno utilizzate come immagini delle prime cartoline postali.

Sono state scattate dai più grandi fotografi del tempo Sommer, Brogi, Alinari, Esposito, Maiuri  solo per citarne alcuni e questo evidenzia ancora una volta l’importanza che aveva la nostra città in quel periodo che ricordiamo va dalla metà dell’ ‘800 all’inizio del ‘900.

Le foto in albumina purtroppo con passare del tempo, soprattutto se esposte alla luce, tendono a schiarirsi fino a diventare completamente bianche.

Per questo motivo  abbiamo deciso di digitalizzarle e pubblicarle sul sito prima che scompaiano del tutto.

Galleria Completa:

Acqua della Madonna cm 10 x 7 (fronte)

Acqua della Madonna cm 10 x 7 (retro)

sommer Panorama da Pozzano cm 9 x 7 (fronte)

Sommer Panorama da Pozzano cm 9 x 7 (retro)

 

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