S.E. Mons. Agostino D'Arco

L’Apostolo di Castellammare

articolo1 di Antonio Greco

L’Apostolo di Castellammare

S.E. Mons. AGOSTINO D’ARCO 

(Ischia 5 marzo 1899 – Castellammare di Stabia 21 settembre 1966)

S.E. Mons. Agostino D'Arco

S.E. Mons. Agostino D’Arco

Se Hugo fosse vissuto nei nostri giorni ed avesse avuto la ventura di conoscere l’ultimo vescovo di Castellammare, non avrebbe potuto descriverlo diversamente da monsignor Myriel.
Anzi, sono sicuro che avrebbe aggiunto dell’altro; e parlando di lui avrebbe rivelato che, in un ambiente ecclesiastico, dove fatte poche e lodevoli eccezioni, si nutre verso il nostro Movimento un’inesplicabile indifferenza.
Egli fu il solo a valutarne le finalità altamente spirituali, fu il solo a comprenderne valore pedagogico, forza morale, concordia e unione che porta nelle famiglie.
E divenne un continuo, affettuoso mecenate, di ogni fermento presepistico locale; appoggio e protesse, con ogni mezzo, l’attività della locale Sezione Amici del Presepio.
Non declinò mai un invito a partecipare alle nostre manifestazioni; e fu il solo – bisogna pur dirlo fra tante autorità ecclesiastiche e civili a renderle possibili, colmando del proprio i deficit. Continua a leggere

  1.  tratto da: Il Presepio – Bollettino della Associazione Italiana Amici del Presepio, nr. 48 anno XIV Dicembre 1966.

I reali inglesi a Castellammare

I reali inglesi a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Alexandra di Danimarca e le sorelle, Dagmar e Thyra, foto di Georg E. Hansen, Royal Collection

La visita dei reali inglesi a Castellammare,1è scandita in questo articolo, come fosse un telegramma e forse in realtà visto il periodo, di una registrazione telegrafica si tratta, poi finita in stampa. I protagonisti sono re Edoardo VII e sua moglie Alessandra di Danimarca che arrivano a Castellammare sul proprio yacht, il Victoria and Albert III, insieme a loro un’altra ospite d’onore e sorella della regina Alessandra, Marija Fëdorovna, nata principessa Dagmar di Danimarca  e vedova dell’imperatore  russo Alessandro III, in questo momento storico.2

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  1. Leggi anche: Giorgio V a Castellammare.
  2. Per altre curiosità, leggi: Giuseppe Peluso, Incontro a Baia, del 7 Gennaio 2015.

Quei terribili giorni del 1943

di Raffaele Scala

( Saggio inedito )

Premessa dell’autore:

Egregio Maurizio, spett.le redazione, in questi giorni sui giornali sono ricordati, con diversa enfasi, lo sbarco anglo americano del 1943, l’armistizio dell’8 settembre, la resistenza che ne seguì, con l’eroismo dei pochi e la viltà dei tanti. Anche Castellammare, come è noto diede il suo contributo di sangue e di eroismo. Altri hanno scritto prima e meglio di me, tra i tanti l’amico Antonio Ferrara, giornalista di Repubblica e emerito Presidente del Comitato per gli scavi di Stabia, anche recentemente sulla rivista Cultura e Società. Quello che ho inviato in allegato è solo un mio piccolo contributo per ravvivare il ricordo di quei giorni lontani, che in tanti hanno vissuto e i sopravvissuti ancora ricordano. Cordiali saluti, dott. Raffaele Scala.

14 febbraio 1943: Il Terzo Reich nel porto di Castellammare (collez. dott. Carlo Felice Vingiani)

A Castellammare di Stabia, come nel resto del Paese, le sofferenze della guerra, fortemente voluta da Benito Mussolini, diventavano ogni giorno sempre più insopportabili per la popolazione e le proteste, innescate dal 1942 per il continuo razionamento del pane, ridotto ormai a 200 grammi giornalieri, non mancavano: sulla scia di quanto accadeva in altre parti anche le donne stabiesi, il 26 febbraio di quell’anno, scesero in piazza facendo sentire la propria voce. Il risultato non si fece attendere e la razione di pane fu aumentata, poca cosa ma sufficiente ad andare avanti fino a quando, nel giugno del 1943, ancora una volta riempirono Piazza Municipio gridando contro il Potestà per il nuovo razionamento del pane. Continua a leggere

Rosa da Viterbo e Castellammare

Rosa da Viterbo e Castellammare

di Giuseppe Zingone

Altare santa Rosa da Viterbo

Il 31 di agosto passato, sono andato in visita a Viterbo, città meravigliosa ed ospitale, molto educata, poco nota agli italiani, con un interessantissimo centro storico medioevale. Una stratificazione architettonica, evidente, coinvolgente, appassionante. Continua a leggere

Le brocche dell’Acqua Minerale Faito

Le brocche dell’Acqua Minerale Faito

Anche e soprattutto ai bambini si insegna quanto sia preziosa l’acqua, e quanto sia indispensabile berne una sana quantità giornaliera.

L’acqua è essenziale per qualsiasi corpo vivente sulla terra sia vegetale, sia animale. Ad esempio il nostro corpo è composto da 60 parti su cento di acqua. Attraverso gli alimenti, come verdura, frutta e bevande di vario tipo, l’uomo deve assumere almeno 2 litri di acqua al giorno.  Almeno un litro e mezzo bevendo acqua, thè, succhi e premute.  Solo un buon apporto idrico consente all’organismo umano di purificarsi dalle scorie favorendone l’espulsione. Oltre a questo l’acqua stimola le abituali funzioni biologiche della digestione, fa bene alla pelle, agevola il lavoro delle articolazioni.

Castellammare di Stabia, nota per le sue molteplici fonti, ne vide nascere mediaticamente una nuova intorno agli anni ’80, chi non ricorda lo slogan dello spot televisivo che cantava “FAITO bevi con nooooi”

Oggi vi mostriamo una galleria di immagini di alcune brocche dedicate alla famosa Acqua Minerale Faito.

Le foto delle brocchette sono state gentilmente fornite da Enzo Cesarano.