Silvestro Migliorini

Silvestro Migliorini

Silvestro Migliorini

( BIOGRAFIA scritta dal fratello Massimo )

Silvestro Migliorini

Silvestro Migliorini

Silvestro Migliorini è nato a Castellammare di Stabia (Napoli) il 20.09.1937 ed è scomparso a Terni (TR) il 02.05.2022. Fin dal 1962 ha vissuto a Terni dove ha lavorato come capo reparto presso le Acciaierie di Terni. Primo di cinque figli, nasce in una famiglia proletaria in una casetta sita a Castellammare di Stabia in una stradina che, all’epoca, si chiamava Vico Mantiello (attuale Via Pietro Carrese), al civico 26. Continua a leggere

Funivia del Faito inaugurazione

Funivia del Faito inaugurazione

a cura di Giuseppe Zingone

Funivia Monte Faito

Oggi 24 Agosto, ricorre l’anniversario della inaugurazione della Funivia del Faito, “Un evento di portata internazionale“, recita l’articolista Catello Izzo, che dalle pagine del quotidiano il Popolo del 25 Agosto 1952,1ne celebra la giornata. Oltre ad inserire qui in basso l’articolo (d’epoca), vogliamo aggiungere il link ad un altro documento importante, che oltremodo è intrinsecamente legato a quello della inaugurazione: Nasce un Villaggio sul Monte Faito di Regina Algranati, pubblicato sulle Vie d’Italia nel 1948. Infine ecco a voi anche: 1952 – 2022: La funivia del Faito compie 70 anni, ossia come Liberoricercatore ha inteso celebrare l’evento.

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  1. Funivia Castellammare, Il Popolo, Lunedì 25 Agosto 1952, Roma anno IX, numero 222.
Testo musicale: "Quanto è bello 'stu Paese" collezione privata "Bonuccio Gatti"

Testo musicale: Quanto è bello ‘stu Paese

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo

Testo musicale: "Quanto è bello 'stu Paese" (collezione privata "Bonuccio Gatti").

Testo musicale: “Quanto è bello ‘stu Paese” (collezione privata “Bonuccio Gatti”).

Testo musicale: “Quanto è bello ‘stu Paese” (collezione privata “Bonuccio Gatti”).

La grande marea alla Festa dell’Assunta 2022

La grande marea alla Festa dell’Assunta 2022

di Corrado di Martino

Assunta 2022 – Foto E. Cesarano

La Pandemia da Covid-19 ha impedito per due anni lo svolgimento della Processione del 14 e 15 agosto dedicata alla Madonna dell’Assunta. Finalmente, questa è la parola d’ordine, quest’anno gli eredi di quelli che furono i pescatori del Rione Spiaggia, sono riusciti ad organizzare una grande festa per la ricorrenza, una marea di persone si è riversata per le strade e sulla costa di Castellammare di Stabia.

La tradizione che dura da oltre 25 anni, ha ripreso più viva che mai ad incantare fedeli, cittadini e turisti incuriositi.

Come ogni anno qui le immagini tratte dal Team dell’Altra Rete Project.

'O solachianiello

‘O solachianiello

Gli anni ’30 a Castellammare
( nei ricordi dello stabiese Gigi Nocera )

Non so indicare quando è nato questo mestiere, ma ricordo molto bene chi, nella zona dove abitavo da bambino/giovinotto, lo esercitava con grande perizia. Intanto spieghiamo bene che ‘o solachianiello era il ciabattino, colui che aggiustava le scarpe che incominciavano a manifestare i primi segni dell’usura.

'O solachianiello

‘O solachianiello

Quello che ho conosciuto io, esercitava in Via Santa Caterina, a destra per andare alla Fontana Grande, subito dopo l’Arco della Pace.

Era un ometto piccolo e segaligno e in quel “basso” aveva casa e bottega. Chi esercitava questo mestiere era benedetto dalle famiglie numerose e con scarso reddito. Continua a leggere