Luci, ombre e colori della mia Città, Giuseppe Zingone
La galleria ospita i pittoreschi scatti fotografici dello stabiese Giuseppe Zingone
Galleria completa
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Il telegrafo ottico o semaforo a Castellammare
di Giuseppe Zingone
Aggiornamento del 6 agosto 2024
All’articolo pubblicato nel 2018, debbo per evidenti ragioni aggiungere, che nelle scorse ore ho ritrovato un articolo che “chiude” il cerchio sul mio articolo del telegrafo a Castellammare.
Naturalmente non bisogna mai porre la parola ” FINE ” alla ricerca storica, in quanto come spesso abbiamo asserito, nuove indagini, nuove investigazioni ci aiutano sempre più ad afferrare un passato che, vista la nostra caducità, ci sfugge completamente o quasi.
In sintesi nella notte tra il 10 e 11 settembre del 1852, un fulmine si abbatté sul telegrafo in zona Pozzano distruggendolo e uccidendo anche il soldato che in quel momento era lì in servizio.
La collina di Pozzano, oltre ad essere per gli stabiesi un luogo sacro è stato sul finire del Settecento un luogo militare di avanguardia (leggasi Puzzano e l’isola di Revigliano), già Consalvo di Cordoba (alla genesi della costruzione del convento dei Padri di San Francesco di Paola) diede il permesso, vista l’altura del luogo e la mancanza di un faro nel porto di Castellammare, di costruire una Lanterna o fanale2ad uso e per la sicurezza dei naviganti (che mai entrò in funzione). Oltre ciò molti concittadini ignorano la presenza di un telegrafo ottico, proprio dietro la stupenda terrazza dove campeggia la copia dell’antica croce di Pozzano.
L’Istintismo sul giornale Travasissimo
di Giuseppe Zingone
Un altro documento sull’Istintismo di Piero Girace, tratto dal supplemento del giornale Travaso: Travasissimo, Roma 14 novembre 1948, pag. 14 e 15. Continua a leggere
Altre opere aggiunte il 4 agosto 2024
Il fare arte dello stabiese Ciro Birrese si impone con singolare creatività nell’attuale momento operativo, riportandolo ad una connotazione in cui si manifesta la lirica ricerca di una sintassi personale e costruttiva, disancorata da influenze stravaganti.
Nella sua produzione, mai inerte nel suo modularsi, c’è il ritmo vigoroso delle cose, della scena del mondo.
Il M° Birrese riesce a darci quel massimo di libertà che è in natura, al punto che le sue tele somigliano ad intime melodie, le cui note vanno ad insinuarsi in un’ordito poetico.
Le sue pennellate, nel rivelare oggetti e luoghi che rappresentano la realtà con immagini evidenti e magiche, traducono pienamente il profondo dettato interiore dell’artista.
27 ottobre 2015
Dott. Tullio Pesola
Galleria delle sue opere:
La data del 5 agosto 2024 passerà fra quelle storiche della nostra città? Se son rose fioriranno, come dice un vecchio adagio. Ufficialmente da oggi, dopo circa 55 anni, il mare antistante il lungomare Garibaldi torna balneabi