( a cura del prof. Giuseppe D’Angelo, testo tratto da: “Rivivi la Città” )
Già nel 1268 esisteva a Quisisana la casa di re Carlo I d’Angiò. E poiché gli Angioini avevano conquistato il Regno di Napoli soltanto due anni prima è ipotizzabile che la costruzione del Palazzo Reale possa risalire, quanto meno, agli Svevi (Federico II?).
Dopo lo splendore conosciuto durante il periodo angioino (1266 – 1442), una lunga notte calò su tale complesso.
Anche i napoleonidi Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, re di Napoli, abitarono con continuità a Quisisana. Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone e moglie del Murat, vi soggiornò a lungo.
In seguito all’unificazione d’Italia, la tenuta passò tra i Beni Riservati della Corona di Casa Savoia, trasferita poi al demanio dello Stato. Nel 1879 fu acquistato dal Comune di Castellammare di Stabia. Da tale data, e fino alla metà degli anni ’60, il Palazzo Reale venne dato in concessione a privati per uso d’albergo. Finito il periodo che ha visto la nobile struttura oggetto e sito ideale di ristorazione, l’immobile venne abbandonato per arrivare ai giorni nostri allo stato di rudere. Dopo numerosi anni e un lungo trattamento di restaurato, oggi Palazzo Reale è interessato da numerosi progetti ed è quasi pronto ad ospitare il museo cittadino e un’Accademia di Restauro di altissimo livello.