E’ giunto il momento di fare una passeggiata alle Terme Stabiane, Libero Ricercatore, accompagna in una passeggiata virtuale, tutti gli stabiesi interessati all’argomento: – Terme Stabiane -. Di grande attualità, non poteva sfuggire alla sesibilità del “portale informativo”, la ragione, che muove da più parti l’intera opinione pubblica, ad osservare e vivere intensamente quanto accade alle nostre Terme. Giovan Battista Rosania, più di 400 anni fa scriveva: Si veggon scaturire acque in tanta abbondanza e così diverse, che è cosa da stupire e i cittadini non si prendon cura di ridurle in fonte di delizia per la città…
Oltre 400 e più anni fa, ci si stupiva dell’inabilità della cittadinanza stessa, di portare a frutto questo dono di Dio. Le acque termali, sono un dono di Dio, la Natura benigna ci ha scelti come amministratori di un bene universale, che purtroppo fino ad oggi non abbiamo saputo curare. Sperando che uno fra molti, il video presentato oggi, faccia da stimolo, dia impulso, esorti, chi fino ad oggi ha trattato la materia con inedaguata perizia; confidiamo nel perdono dei posteri a cui non riusciamo a rendere ricchezza.
Circa un anno fa, era maggio 2014, ho avuto modo di partecipare, insieme dott. Plaitano, in rappresentanza di LiberoRicercatore, alla manifestazione “La chiocciolina delle acque”. Incontro a tema, tenutosi nella sala consiliare del Comune di Castellammare si Stabia. Il dott. Plaitano mostrò interessanti e rari documenti storici che attestavano il passato glorioso delle acque minerali di Castellammare. Personalmente mi limitai a far notare agli intervenuti, tra cui alcuni rappresentanti dell’attuale amministrazione comunale, l’urgenza di restituire l’acqua agli stabiesi. Le beghe burocratiche e le malefatte amministrative, che hanno portato alla chiusura delle strutture termali, non devono assolutamente impedire l’accesso alle acque. Evidenzia con forza che le giovani generazioni stanno perdendo la memoria storica delle fonti… quanti ragazzi oggi possono descrivere il sapore dell’acqua Media? Se vogliamo scongiurare questa sciagura ci vuole audacia e fantasia. Chi amministra il territorio deve permettere, prima di ogni cosa, agli stabiesi di bere la loro acqua. Per iniziare sig. Sindaco potrebbe far scorrere l’acqua delle fontanine posizionate all’esterno delle “Terme vecchie” in via Benedetto Brin. Chi, cosa, lo impedisce!? Pian piano, con calma, facendo le cose per bene ritornerà anche l’indotto turistico-commerciale. Purtroppo le nostre parole sono entrate negli orecchi degli amministratori, ma non hanno sortito effetto. Le fonti restano un miraggio e bere un bicchiere d’acqua è, purtroppo, un atto di coraggio…
Altrove (Ischia) le acque termali sono fonte di benessere per tutta la collettività, solo a Castellammare si assiste allo schifo delle terme chiuse, la villa tutta recintata e se vuoi prendere un po’ di acqua della Madonna c’è un grassone, che senza fare nulla pretende una mancia: Dobbiamo solo vergognarci.
‘O Pataterno dà ‘o ppane a chi nun tène ‘e diente!