l’editoriale di Maurizio Cuomo e di Ferdinando Fontanella
Questa immagine fotografica ritratta martedì 27 ottobre 2015, dal nostro caro amico Ferdinando Fontanella, che ai più superficiali potrà sembrare la solita immagine di routine rintracciata sul web, attesta in maniera indiscutibile, che Castellammare di Stabia, possiede, ma non riesce a gestire il suo preziosissimo patrimonio.
Ebbene, se oggi facciamo un giro sui boschi o per le nostre montagne, di scene come queste ne possiamo vedere in una quantità disarmante, non scopriamo nulla di nuovo… eppure in questo periodo, un tempo a noi non lontano, ogni buon padre stabiese, portava i suoi figli in questo luogo benedetto da Dio e maledetto dagli uomini, per “respirare” una giornata di natura, accompagnando l’intimo momento famigliare con la raccolta delle castagne, che di lì a breve poi avrebbero allietato e arricchito il pranzo domenicale.
Senza cadere nella retorica, o quantomeno nei ricordi ciò che però mi rattrista è il vedere due patrimoni stabiesi abbandonati e maltrattati. La foto riprende un rottame abbandonato sul prato dei boschi, muto testimone di quanto la Castellammare odierna sia “sottosopra”, come il marchio capovolto delle Terme di Stabia ormai in disarmo. Nando Fontanella, naturalista sensibile, ha accompagnato questa sua fotografia con poche amare parole, che dovrebbero far riflettere e non poco sull’apatia generale, che oggi si è impossessata della nostra cara Stabiae; ecco il commento di Nando:
“Oggi pomeriggio ai boschi di Quisisana. Un fallimento che inquina un altro fallimento: l’abbandono dei boschi di Quisisana condito con la devastazione delle Terme di Stabia… questa purtroppo, oggi è Castellammare!“.
Non aggiungo altro, mi piange il cuore, è tempo di reagire e non di inutili chiacchiere!!! Buona giornata a tutti da liberoricercatore.it.